Profilassi antibiotica pre-intervento chirurgico per paziente con pregressa pericardite

Buongiorno,
scrivo in quanto mi devo sottoporre domani ad un intervento dermatologico per l'asportazione di due nevi sospetti (uno ascellare ed uno toracico) in anestesia locale.
Il problema è che 12 anni fa mi è stata diagnosticata una pleuro-pericardite idiopatica con versamento pleurico da cui sono uscito faticosamente e lentamente, curata inizialmente con prednisone e successivamente con colchicina e indometacina ad alto dosaggio (circa 150-200 mg/di), tale terapia è durata numerosi mesi lasciandomi molto spossato.
Nel corso degli anni ho avuto delle lievi recidive (1 ogni 1 o 2 o anche 3 anni), tutte rientrate con l'uso di fans e a volte di colchicina per periodi variabili da 2 settimane a 1-2 mesi. Tali recidive corrispondevano ad infreddature invernali (inalazione di aria fredda direttamente dalla bocca) o locali fortemente climatizzati che ho sempre evitato quanto possibile.
A novembre scorso, dopo essere stato operato al setto nasale per un aspergillus ad una fossa nasale, ho avuto una lieve recidiva subito bloccata sul nascere (sicuramente mi ha creato problemi il freddo in sala operatoria e l'insuflaggio con la maschera, essendo in anestesia generale). Essa si è riacutizzata a dicembre dopo una lunga passeggiata, dopo di che ho usato fans e colchicina per circa 40 gg con ottima prognosi, mi sono recato ad una visita cardiologica con ecg e ecocardiografia e risultavano solo esiti da pericardite pregressa (scollamento ubiquitario) e ves e pcr quasi completamente normali.
Ora il problema è se, nel mio caso, è conveniente una profilassi antibiotica per scongiurare una eventuale endocardite o comunque il fatto di avere avuto una pericardite idiopatica non mi rende più a rischio di un soggetto sano . Sarei grato per una tempestiva risposta.
Cordiali saluti.