Dolore petto sinistro, tachicardia dopo sforzi lievi e recupero lento dopo test da sforzo
Buonasera dottori,
Vi scrivo per un secondo parere sull'esito della prova da sforzo eseguita qualche giorno fa.
Maschio, 27 anni, non fumatore vita prevalentemente sedentaria.
Sintomi: dolore toracico e senso di oppressione soprattutto sul lato sinistro presente da quasi un anno. Tachicardia dopo qualche piano di scale o camminate veloci/ corsa leggera. Mi ero iscritto in palestra l'anno scorso ma sono sempre andato poco per via del fatto che i battiti rimanevano elevati, dopo 10/15 min di corsa sul tapis roulant, per anche 2 ore/ 2 ore e mezza.
La prova da sforzo mi era stata suggerita dopo un ecocardiocolordoppler. L'unica cosa segnalata era un "piccolo prolasso della valvola mitrale con insufficienza triviale". Dato però che manifesto anche tachicardia dopo sforzi lievi e lento recupero dopo lo sforzo mi sono sottoposto alla prova da sforzo.
Durata totale 17:42 min, carico 7:31 min e recupero 9:42 min. Velocità max 8km/h. E pendenza max 18 gradi.
Il referto dice: "test interrotto al V stadio (95% FC Max teorica) e condotto in assenza di sintomi e modificaziono ECG di significato patologico. Adeguato adattamento pressorio allo sforzo. No aritmie. Si segnala lenta riduzione della frequenza cardiaca in fase di recupero che permane maggiore di 100 bpm Per oltre 10 minuti dal termine dell'esercizio (tale riscontro non è indicativo di patologia cardiaca)."
Come prossimo step mi è stato suggerito di fare un test cardio/polmonaro da sforzo per valutare le cause del rapido aumento dei battiti e della permanenza di frequenza cardiaca elevata.
Sono preoccupato per il raggiungimento del 95% della frequenza max teorica, può essere pericoloso? Ero notevolmente in affanno a fine test e leggermente nauseato e con leggeri capogiri per una ventina di minuti a seguire.
Può il mantenimento dei battiti alti essere stato causato da uno stato ansioso? In tal caso prima del prossimo test potrebbe aiutarmi assumere un tranquillante?
Disponibile a inviare il referto per mail qualora servisse.
Resto in attesa di un vostro gentile riscontro.
Buona serata
Vi scrivo per un secondo parere sull'esito della prova da sforzo eseguita qualche giorno fa.
Maschio, 27 anni, non fumatore vita prevalentemente sedentaria.
Sintomi: dolore toracico e senso di oppressione soprattutto sul lato sinistro presente da quasi un anno. Tachicardia dopo qualche piano di scale o camminate veloci/ corsa leggera. Mi ero iscritto in palestra l'anno scorso ma sono sempre andato poco per via del fatto che i battiti rimanevano elevati, dopo 10/15 min di corsa sul tapis roulant, per anche 2 ore/ 2 ore e mezza.
La prova da sforzo mi era stata suggerita dopo un ecocardiocolordoppler. L'unica cosa segnalata era un "piccolo prolasso della valvola mitrale con insufficienza triviale". Dato però che manifesto anche tachicardia dopo sforzi lievi e lento recupero dopo lo sforzo mi sono sottoposto alla prova da sforzo.
Durata totale 17:42 min, carico 7:31 min e recupero 9:42 min. Velocità max 8km/h. E pendenza max 18 gradi.
Il referto dice: "test interrotto al V stadio (95% FC Max teorica) e condotto in assenza di sintomi e modificaziono ECG di significato patologico. Adeguato adattamento pressorio allo sforzo. No aritmie. Si segnala lenta riduzione della frequenza cardiaca in fase di recupero che permane maggiore di 100 bpm Per oltre 10 minuti dal termine dell'esercizio (tale riscontro non è indicativo di patologia cardiaca)."
Come prossimo step mi è stato suggerito di fare un test cardio/polmonaro da sforzo per valutare le cause del rapido aumento dei battiti e della permanenza di frequenza cardiaca elevata.
Sono preoccupato per il raggiungimento del 95% della frequenza max teorica, può essere pericoloso? Ero notevolmente in affanno a fine test e leggermente nauseato e con leggeri capogiri per una ventina di minuti a seguire.
Può il mantenimento dei battiti alti essere stato causato da uno stato ansioso? In tal caso prima del prossimo test potrebbe aiutarmi assumere un tranquillante?
Disponibile a inviare il referto per mail qualora servisse.
Resto in attesa di un vostro gentile riscontro.
Buona serata
[#1]
Assolutamente non pericoloso ma
Inutile
Alla sua giovane età
Cammini un’ ora al giorno
Tutto lì
Inutile
Alla sua giovane età
Cammini un’ ora al giorno
Tutto lì
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 2.3k visite dal 27/01/2019.
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