Violenta tachicardia

Gentili dottori, mi rivolgo a voi sempre quando sono alla disperazione. Oggi ad ora di pranzo ho avuto una forte discussione con la mia compagna. Subito dopo mi sono messo in macchina per tornare a casa. Avrei dovuto fare una quarantina di km di autostrada. Ho avvertito fin da subito i classici sintomi di ansia (di cui soffro) e, per evitare problemi, ho preso un milligrammo di xanax. Senonchè, dopo un quarto d'ora, ho trovato un blocco del traffico. In quel momento si è attivata una tachicardia tremenda. Ne avevo avute altre prima, ma mai così violente. Assolutamente non esagero ma avrò certamente superato i 200 battiti (sono stato uno sportivo e conosco molto bene cosa significa un cuore che arriva a 160-170 battiti e sono fermamente certo che fossi ben al di sopra). Mi sono sentito malissimo. Una forte oppressione fra il petto e lo stomaco ed un violento senso di svenimento. Sono riuscito ad arrivare ad un pronto soccorso entro un quarto d'ora e tutto era già rientrato, tranne il senso di forte malessere. Mi hanno fatto un elettrocardiogramma e tutto è risultato nella norma. Mi ha detto il cardiologo che il battito era sinusale e non fibrillante. Mi ha consigliato un holter delle 24 ore, pur reputando che si sia trattato di un forte attacco di panico. È stato davvero solo questo? Un cuore di 43 anni può arrivare a ritmi così elevati? Era talmente veloce che ho provato a contare i battiti ma era impossibile farlo. Era troppo veloce anche per provare a contarli. Vi prego, ditemi cosa è successo. Non sto vivendo in queste ore. Grazie di cuore e buona domenica a tutti.