Battito doloroso e formicolio alle mani
Salve dottori,
vi scrivo poiché non riesco dopo anni a capire la natura dei miei "problemi" cardiaci. Ho una storia da agonista alle spalle, terminata intorno ai 20 anni, quindi con i conseguenti esami medici superati ogni anno. Da allora sono sopraggiunti in taluni periodi problemi di natura cardiaca. Inizio a dire che nel tempo mi sono un po' ingrassato, soprattutto in un periodo di circa 7 anni sotto antidepressivi e ansiolitici (soffro tutt'ora di attacchi di panico, ma utilizzo lo Xanax al bisogno, non avendo invece più episodi di depressione da circa 6 anni, dunque avendo abbandonato la terapia farmacologica grazie alla psicoterapia). Il peso forma in ogni caso va e viene, a seconda dei periodi di lavoro (lavoro molto stressante che mi costringe a stare spesso molto sedentario sulla sedia, anche per 9-10 ore al giorno), senza orari (ci sono giorni in cui arrivo a lavorare anche 14 ore). In tutto questo quando sto bene (lo stare bene è legato soprattutto a un'ernia L5-S1 per cui 7 anni fa fui costretto a effettuare anche l'elettromiografia che rivelò un leggero danno al nervo spinale. Nessuno mi ha voluto mai operare, dunque solo con osteopatia e posturale riesco, salvo alcuni periodi come le stagioni fredde e umide, a fare sport con continuità. Quando riesco anche 4-5 volte a settimana, 1-2 ore a seduta (calcio a 11)). Fatte queste premesse, vi espongo il mio problema. Da quell'età a quella di oggi (32 appena compiuti), ho avvertito nel tempo cardiopalmi molto fastidiosi, o per meglio dire dei non identificati battiti "dolorosi", più intensi, ma a sensazione più lenti e profondi. Ciò avveniva spesso e volentieri dopo pasti abbondanti (soffro di un leggero problema al cardias con un leggero reflusso episodico, ma ingoio molta aria mangiando a ritmi assurdi, fra un lavoro e un altro), e infatti dopo tali battiti avveniva eruttazioni, oppure durante il sesso o la masturbazione, oppure in campo ma mai durante la fase intensa, quanto durante gli attimi di riposo, e sempre in inverno, con temperature molto basse. Saltuariamente avvengono a riposo, così, senza motivo. Il mio saltuariamente indica che complessivamente l'episodio avviene in certi periodi 3-4 volte in un mese, altre volte 1 volta ogni 3 mesi. Solo in rare occasioni i battiti sono stati 2-3 di fila, che mi hanno generato anche formicolio alle mani e fiato corto.
A 25 anni per questi episodi ho fatto il primo ECG a distanza dagli anni dell'agonistica che non ha rivelato nulla.
A 28 un altro, ancora nulla.
Lo scorso mese ne ho fatto un altro: ancora nulla. Ritmo perfetto, ecg con nessuna anomalia. La cardiologa in questione mi ha suggerito un integratore di aglio e peperoncino perché più che altro ha constatato con 87/138 una pressione un po' alta, sebbene annotandola su un diario in questo inverno, su suo consiglio, cambiava molto nel corso della giornata. Il prossimo mese farò un ECG sotto sforzo. Possibile che però la risposta sia sempre: "Non c'è valenza clinica, il cuore sta bene"
vi scrivo poiché non riesco dopo anni a capire la natura dei miei "problemi" cardiaci. Ho una storia da agonista alle spalle, terminata intorno ai 20 anni, quindi con i conseguenti esami medici superati ogni anno. Da allora sono sopraggiunti in taluni periodi problemi di natura cardiaca. Inizio a dire che nel tempo mi sono un po' ingrassato, soprattutto in un periodo di circa 7 anni sotto antidepressivi e ansiolitici (soffro tutt'ora di attacchi di panico, ma utilizzo lo Xanax al bisogno, non avendo invece più episodi di depressione da circa 6 anni, dunque avendo abbandonato la terapia farmacologica grazie alla psicoterapia). Il peso forma in ogni caso va e viene, a seconda dei periodi di lavoro (lavoro molto stressante che mi costringe a stare spesso molto sedentario sulla sedia, anche per 9-10 ore al giorno), senza orari (ci sono giorni in cui arrivo a lavorare anche 14 ore). In tutto questo quando sto bene (lo stare bene è legato soprattutto a un'ernia L5-S1 per cui 7 anni fa fui costretto a effettuare anche l'elettromiografia che rivelò un leggero danno al nervo spinale. Nessuno mi ha voluto mai operare, dunque solo con osteopatia e posturale riesco, salvo alcuni periodi come le stagioni fredde e umide, a fare sport con continuità. Quando riesco anche 4-5 volte a settimana, 1-2 ore a seduta (calcio a 11)). Fatte queste premesse, vi espongo il mio problema. Da quell'età a quella di oggi (32 appena compiuti), ho avvertito nel tempo cardiopalmi molto fastidiosi, o per meglio dire dei non identificati battiti "dolorosi", più intensi, ma a sensazione più lenti e profondi. Ciò avveniva spesso e volentieri dopo pasti abbondanti (soffro di un leggero problema al cardias con un leggero reflusso episodico, ma ingoio molta aria mangiando a ritmi assurdi, fra un lavoro e un altro), e infatti dopo tali battiti avveniva eruttazioni, oppure durante il sesso o la masturbazione, oppure in campo ma mai durante la fase intensa, quanto durante gli attimi di riposo, e sempre in inverno, con temperature molto basse. Saltuariamente avvengono a riposo, così, senza motivo. Il mio saltuariamente indica che complessivamente l'episodio avviene in certi periodi 3-4 volte in un mese, altre volte 1 volta ogni 3 mesi. Solo in rare occasioni i battiti sono stati 2-3 di fila, che mi hanno generato anche formicolio alle mani e fiato corto.
A 25 anni per questi episodi ho fatto il primo ECG a distanza dagli anni dell'agonistica che non ha rivelato nulla.
A 28 un altro, ancora nulla.
Lo scorso mese ne ho fatto un altro: ancora nulla. Ritmo perfetto, ecg con nessuna anomalia. La cardiologa in questione mi ha suggerito un integratore di aglio e peperoncino perché più che altro ha constatato con 87/138 una pressione un po' alta, sebbene annotandola su un diario in questo inverno, su suo consiglio, cambiava molto nel corso della giornata. Il prossimo mese farò un ECG sotto sforzo. Possibile che però la risposta sia sempre: "Non c'è valenza clinica, il cuore sta bene"
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Riassumendo ...lei ha delle banali e rare extrasistoli.
Ha gia eseguito molti esami tutti risultati negativi
Si tranquillizzi pertanto
Ha gia eseguito molti esami tutti risultati negativi
Si tranquillizzi pertanto
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie dottore,
dunque posso continuare l'attività fisica con tranquillità. Le volevo chiedere una curiosità: questo accentuarsi in inverno e dopo i pasti, e questo "ingoiare" aria, possono essere collegate?
Esempio aria fredda nello stomaco e\o aria durante la digestione ingoiata mangiando? Lo stomaco può magari contraendosi o dilatandosi dare questa tipologia di fastidio? (Sto cercando di utilizzare quanto più possibile la respirazione diaframmatica, ma nei soggetti ansiosi ci vuole un po' più di tempo)
dunque posso continuare l'attività fisica con tranquillità. Le volevo chiedere una curiosità: questo accentuarsi in inverno e dopo i pasti, e questo "ingoiare" aria, possono essere collegate?
Esempio aria fredda nello stomaco e\o aria durante la digestione ingoiata mangiando? Lo stomaco può magari contraendosi o dilatandosi dare questa tipologia di fastidio? (Sto cercando di utilizzare quanto più possibile la respirazione diaframmatica, ma nei soggetti ansiosi ci vuole un po' più di tempo)
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1k visite dal 13/01/2019.
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