Attacco di panico o di cuore?
Buonasera,
vi scrivo molto allarmata in quanto oggi mi è successa una cosa che non mi succedeva da 6/7 anni, amplificata nei sintomi.
Intorno alle 14, mentre ero in metro apparentemente rilassata e stavo leggendo, sento una forte stretta allo stomaco, una sensazione di "restringimento" della gola e mi sento soffocare, nel senso che inspiro molta aria affannosamente ma è come se non entrasse. Comincio naturalmente a sentire battiti accelerati, mi pervade una profonda angoscia e convinzione che qualcosa di molto grave e potenzialmente mortale stia accadendo nel mio corpo. La sensazione che più mi ha spaventato è stata quella di soffocamento e di stretta allo stomaco, insieme alla conseguente consapevolezza di impotenza (successivamente al PS mi consiglieranno di controllare il respiro in quei casi).
Mi sono recata in farmacia per farmi misurare la pressione: 127/83, 143 battiti (ero molto agitata). Il farmacista ha detto che la pressione andava bene, ma essendo i battiti troppi, mi ha consigliato di farmi controllare al Pronto Soccorso. Lì mi hanno fatto subito un elettrocardiogramma: tutto nella norma, a parte i battiti, troppi al minuto (ecg controllato due volte, anche dal cardiologo). Mi hanno consigliato della psicoterapia (che ho già fatto in passato) e delle gocce di ansiolitico, ma mi hanno altresì specificato che "L'ecg è nella norma in questo momento, poi non so dire come starà nelle prossime ore" (cosa che mi ha spaventato molto) e che se volevo potevo farmi registrare e aspettare le canoniche 5/6 ore al Pronto Soccorso per essere visitata dal cardiologo. La sensazione di mancanza di respiro è durata tutto il giorno e dura tuttora (sera inoltrata), soprattutto se fisso l'attenzione sul sintomo e temo di avere un altro attacco.
Ora, io di solito credo di soffrire persino di pressione bassa (a volte quando mi alzo dalla sedia o dal letto per qualche secondo vedo nero), soffro di extrasistoli da anni, e i miei battiti al minuto sono spesso oltre i 70/80 in media.
A ottobre 2018, siccome lamentavo mancanza di respiro costante (o a volte solo quando coricata) e soprattutto fiatone dopo i minimi sforzi, mi hanno prescritto un holter, il cui commento del dottore recita così:
"Ritmo sinusale con fisiologica riduzione della FC nelle ore notturne; FC media 86/min, conduzione AV nella norma, non pause patologiche. Rare extrasistoli atriali, 4 coppie. Non anomalie del tratto ST-T a significato ischemico acuto."
Aggiungo anche che in passato (da bambina) avevo fatto altri esami al cuore (ecg, elettrocardiogramma, test da sforzo nella norma, forse con un lieve soffio, ma questo non ricordo bene).
In conclusione, vi scrivo per sapere da voi (che potete solo giustamente ipotizzare, dato che non mi avete visitata):
1) c'è la possibilità che io stia correndo qualche rischio concreto a carico del sistema circolatorio?
2) è utile che faccia altri esami di accertamento?
3) come mi devo comportare se mi dovesse ricapitare?
Vi ringrazio davvero molto!!
vi scrivo molto allarmata in quanto oggi mi è successa una cosa che non mi succedeva da 6/7 anni, amplificata nei sintomi.
Intorno alle 14, mentre ero in metro apparentemente rilassata e stavo leggendo, sento una forte stretta allo stomaco, una sensazione di "restringimento" della gola e mi sento soffocare, nel senso che inspiro molta aria affannosamente ma è come se non entrasse. Comincio naturalmente a sentire battiti accelerati, mi pervade una profonda angoscia e convinzione che qualcosa di molto grave e potenzialmente mortale stia accadendo nel mio corpo. La sensazione che più mi ha spaventato è stata quella di soffocamento e di stretta allo stomaco, insieme alla conseguente consapevolezza di impotenza (successivamente al PS mi consiglieranno di controllare il respiro in quei casi).
Mi sono recata in farmacia per farmi misurare la pressione: 127/83, 143 battiti (ero molto agitata). Il farmacista ha detto che la pressione andava bene, ma essendo i battiti troppi, mi ha consigliato di farmi controllare al Pronto Soccorso. Lì mi hanno fatto subito un elettrocardiogramma: tutto nella norma, a parte i battiti, troppi al minuto (ecg controllato due volte, anche dal cardiologo). Mi hanno consigliato della psicoterapia (che ho già fatto in passato) e delle gocce di ansiolitico, ma mi hanno altresì specificato che "L'ecg è nella norma in questo momento, poi non so dire come starà nelle prossime ore" (cosa che mi ha spaventato molto) e che se volevo potevo farmi registrare e aspettare le canoniche 5/6 ore al Pronto Soccorso per essere visitata dal cardiologo. La sensazione di mancanza di respiro è durata tutto il giorno e dura tuttora (sera inoltrata), soprattutto se fisso l'attenzione sul sintomo e temo di avere un altro attacco.
Ora, io di solito credo di soffrire persino di pressione bassa (a volte quando mi alzo dalla sedia o dal letto per qualche secondo vedo nero), soffro di extrasistoli da anni, e i miei battiti al minuto sono spesso oltre i 70/80 in media.
A ottobre 2018, siccome lamentavo mancanza di respiro costante (o a volte solo quando coricata) e soprattutto fiatone dopo i minimi sforzi, mi hanno prescritto un holter, il cui commento del dottore recita così:
"Ritmo sinusale con fisiologica riduzione della FC nelle ore notturne; FC media 86/min, conduzione AV nella norma, non pause patologiche. Rare extrasistoli atriali, 4 coppie. Non anomalie del tratto ST-T a significato ischemico acuto."
Aggiungo anche che in passato (da bambina) avevo fatto altri esami al cuore (ecg, elettrocardiogramma, test da sforzo nella norma, forse con un lieve soffio, ma questo non ricordo bene).
In conclusione, vi scrivo per sapere da voi (che potete solo giustamente ipotizzare, dato che non mi avete visitata):
1) c'è la possibilità che io stia correndo qualche rischio concreto a carico del sistema circolatorio?
2) è utile che faccia altri esami di accertamento?
3) come mi devo comportare se mi dovesse ricapitare?
Vi ringrazio davvero molto!!
[#1]
Lei ha presentato un attacco di panico.
Non deve eseguire alcun accertamento .
Se si ripetesse occorre che lei si metta nelle mani di uno specialista psichiatra.
Arrivederci
Non deve eseguire alcun accertamento .
Se si ripetesse occorre che lei si metta nelle mani di uno specialista psichiatra.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Ex utente
Buonasera dottore,
Intanto la ringrazio per la rapidissima risposta.
Seguirò certamente il suo consiglio e mi rivolgerò al più presto ad uno psicoterapeuta in collaborazione con uno psichiatra (sono laureata in Psicologia e posso immaginare il percorso che mi attende da questo punto di vista).
Tuttavia vorrei chiederle ancora un'ultima 'rassicurazione', diciamo così. La cosa che più mi ha atterrito è stata l'improvvisa sensaizone 'a ciel sereno' di vampata di calore alla gola e stretta alla gola, che ha cominciato a non farmi respirare e a innescare l'attacco.
Anche questo sintomo quindi è riconducibile all'attacco di panico o può essere dovuto a qualche problema fisico?
La ringrazio ancora molto!
Intanto la ringrazio per la rapidissima risposta.
Seguirò certamente il suo consiglio e mi rivolgerò al più presto ad uno psicoterapeuta in collaborazione con uno psichiatra (sono laureata in Psicologia e posso immaginare il percorso che mi attende da questo punto di vista).
Tuttavia vorrei chiederle ancora un'ultima 'rassicurazione', diciamo così. La cosa che più mi ha atterrito è stata l'improvvisa sensaizone 'a ciel sereno' di vampata di calore alla gola e stretta alla gola, che ha cominciato a non farmi respirare e a innescare l'attacco.
Anche questo sintomo quindi è riconducibile all'attacco di panico o può essere dovuto a qualche problema fisico?
La ringrazio ancora molto!
[#5]
Ex utente
Buongiorno,
vi scrivo di nuovo in quanto dal 10 gennaio purtroppo ho avuto altri due attacchi di panico, se davvero di questo si tratta.
Mi sto già muovendo per chiedere la consulenza di uno psicoterapeuta e di uno psichiatra, ma nel frattempo mi sono anche documentata. Ho appreso che l'attacco di panico di solito si scatena all'improvviso e raggiunge il picco in 10 minuti, per poi gradualmente scemare. Quello che però accade a me, e che mi lascia un po' perplessa, è che è vero che c'è un picco, ma la sensazione di mancanza d'aria e di stretta allo stomaco alcune volte si presenta anche durante l'ora successiva al picco, anche se un po' meno intensa. La mia domanda quindi è: è possibile che si tratti di "strascichi" del principale attacco di panico o potrebbe essere qualcos'altro? Inoltre poi durante tutta la giornata permane una certa agitazione e tachicardia di fondo. Specifico, infine, che ogni attacco mi è venuto la mattina, in particolare durante un tragitto sui mezzi (anche se non sono né sono mai stata claustrofobica).
Vi ringrazio ancora molto per le consulenze e l'aiuto!
vi scrivo di nuovo in quanto dal 10 gennaio purtroppo ho avuto altri due attacchi di panico, se davvero di questo si tratta.
Mi sto già muovendo per chiedere la consulenza di uno psicoterapeuta e di uno psichiatra, ma nel frattempo mi sono anche documentata. Ho appreso che l'attacco di panico di solito si scatena all'improvviso e raggiunge il picco in 10 minuti, per poi gradualmente scemare. Quello che però accade a me, e che mi lascia un po' perplessa, è che è vero che c'è un picco, ma la sensazione di mancanza d'aria e di stretta allo stomaco alcune volte si presenta anche durante l'ora successiva al picco, anche se un po' meno intensa. La mia domanda quindi è: è possibile che si tratti di "strascichi" del principale attacco di panico o potrebbe essere qualcos'altro? Inoltre poi durante tutta la giornata permane una certa agitazione e tachicardia di fondo. Specifico, infine, che ogni attacco mi è venuto la mattina, in particolare durante un tragitto sui mezzi (anche se non sono né sono mai stata claustrofobica).
Vi ringrazio ancora molto per le consulenze e l'aiuto!
[#7]
Ex utente
La ringrazio per il consiglio, infatti mi sto già muovendo in tal senso, programmando a breve una consulenza psichiatrica (immagino i farmaci di elezione in questo caso siano gli ansiolitici o gli antidepressivi).
Tuttavia la mia domanda era rivolta ad accertare la natura psicologica (escludendo quindi quella organica) del disturbo nonostante si presentasse in forme meno classiche di quelle descritte sui libri.
Tuttavia la mia domanda era rivolta ad accertare la natura psicologica (escludendo quindi quella organica) del disturbo nonostante si presentasse in forme meno classiche di quelle descritte sui libri.
[#9]
Ex utente
Buongiorno,
Mi rivolgo ancora a lei perché, nonostante sia andata dallo psichiatra e lo stesso mi abbia prescritto un ansiolitico al bisogno, stamattina alle 6 (mentre dormivo) ho avuto -sembra- un altro attacco di panico, questa volta partito dal cuore (forte tachicardia senza essere precedentemente agitata) più diversi altri sintomi, tra cui tremori molto forti e incapacità di alzarmi dal letto.
Al pronto soccorso mi hanno fatto un elettrocardiogramma e mi hanno diagnosticato un 'blocco parziale di branca destra'. Ho letto che 'Chi soffre di un blocco di branca destra può sviluppare una complicanza dall'esito letale, nota come morte cardiaca improvvisa'.
Io qualche volta infatti sentendomi l battito percepisco che è irregolare (fa, ad esempio, tre battiti di fila, poi sta fermo, poi riprende a battere ecc).
Quindi, avendo io tra l'altro anche diverse extrasistole da anni (quelle le riconosco dal 'tuffo' al cuore), vorrei chiederle se devo fare ulteriori esami e se mi potrei davvero trovare in futuro in una condizione di pericolo di vita.
La ringrazi di nuovo molto!
Mi rivolgo ancora a lei perché, nonostante sia andata dallo psichiatra e lo stesso mi abbia prescritto un ansiolitico al bisogno, stamattina alle 6 (mentre dormivo) ho avuto -sembra- un altro attacco di panico, questa volta partito dal cuore (forte tachicardia senza essere precedentemente agitata) più diversi altri sintomi, tra cui tremori molto forti e incapacità di alzarmi dal letto.
Al pronto soccorso mi hanno fatto un elettrocardiogramma e mi hanno diagnosticato un 'blocco parziale di branca destra'. Ho letto che 'Chi soffre di un blocco di branca destra può sviluppare una complicanza dall'esito letale, nota come morte cardiaca improvvisa'.
Io qualche volta infatti sentendomi l battito percepisco che è irregolare (fa, ad esempio, tre battiti di fila, poi sta fermo, poi riprende a battere ecc).
Quindi, avendo io tra l'altro anche diverse extrasistole da anni (quelle le riconosco dal 'tuffo' al cuore), vorrei chiederle se devo fare ulteriori esami e se mi potrei davvero trovare in futuro in una condizione di pericolo di vita.
La ringrazi di nuovo molto!
[#11]
Ex utente
Buongiorno dottore, e grazie per la rapidissima risposta, oltre che per la rassicurazione.
Quindi posso stare tranquilla anche se da tempo ormai ho l'affanno (magari dovuto al difetto di conduzione elettrica del cuore) anche dopo aver fatto un minimo di sforzo fisico?
Grazie ancora!!
Quindi posso stare tranquilla anche se da tempo ormai ho l'affanno (magari dovuto al difetto di conduzione elettrica del cuore) anche dopo aver fatto un minimo di sforzo fisico?
Grazie ancora!!
[#13]
Ex utente
La ringrazio nuovamente. Sono consapevole dell'ansia purtroppo, sto cercando di curarla al meglio.
Ho scoperto che anche mio papà soffre del blocco di branca destra: potrebbe essere, il blocco, un sintomo di un difetto del setto interatriale più grave che ho ereditato?
Purtroppo ho letto della sindrome di Brugada (che inizia proprio con il blocco alla branca destra) e ho paura di mostrarne i segni.
Ho scoperto che anche mio papà soffre del blocco di branca destra: potrebbe essere, il blocco, un sintomo di un difetto del setto interatriale più grave che ho ereditato?
Purtroppo ho letto della sindrome di Brugada (che inizia proprio con il blocco alla branca destra) e ho paura di mostrarne i segni.
[#15]
Ex utente
No, quello ho solo temuto di averlo: sul referto compare solo la dicitura 'BBD parziale'.
Siccome ho letto che in letteratura la BBD è stata spesso associata alla sindrome di Brugada, ho cominciato a temere di poterne essere affetta, soprattuto dopo una notte di qualche tempo fa in cui mi sono svegliata con ripetute sensazioni che il cuore battesse troppo lento (nonostante l'agitazione).
Potrebbe essere questo il caso? Occorrerebbero altri accertamenti per saperlo?
Siccome ho letto che in letteratura la BBD è stata spesso associata alla sindrome di Brugada, ho cominciato a temere di poterne essere affetta, soprattuto dopo una notte di qualche tempo fa in cui mi sono svegliata con ripetute sensazioni che il cuore battesse troppo lento (nonostante l'agitazione).
Potrebbe essere questo il caso? Occorrerebbero altri accertamenti per saperlo?
[#16]
Ma scusi lei TEME di avere un PFO che non esiste?
E dice addirittura: "un sintomo di un difetto del setto interatriale più grave che ho ereditato?"
Ma lei sta scherzando?
Con questo la saluto, le ho gia' risposto per 16 volte.
Il mio consulto finisce qui.
cecchini
E dice addirittura: "un sintomo di un difetto del setto interatriale più grave che ho ereditato?"
Ma lei sta scherzando?
Con questo la saluto, le ho gia' risposto per 16 volte.
Il mio consulto finisce qui.
cecchini
[#17]
Ex utente
Mi scusi, ho capito solo ora il malinteso.
Con la frase: 'un sintomo di un difetto del setto interatriale più grave che ho ereditato?' ipotizzavo di aver ereditato il blocco di branca (citato più sopra) inteso poi come sintomo dell'eventuale difetto del setto, e non il difetto del setto stesso.
La ringrazio comunque per la consulenza!
Con la frase: 'un sintomo di un difetto del setto interatriale più grave che ho ereditato?' ipotizzavo di aver ereditato il blocco di branca (citato più sopra) inteso poi come sintomo dell'eventuale difetto del setto, e non il difetto del setto stesso.
La ringrazio comunque per la consulenza!
Questo consulto ha ricevuto 17 risposte e 2.8k visite dal 11/01/2019.
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