Pericardite con versamento cronico e porzione di tessuto pericardico fibroso oltre a lieve insuffici
Buongiorno. Nel 2015 ebbi un forte dolore al petto non irradiato e senza le caratteristiche di quello da infarto che durò pochi minuti. Feci subito una visita cardiologica e mi fu prescritto un ecocardiogramma dal quale risultò: "uno spazio ecoprivo circonferenziale, scollamento pericardico in sede anteriore e versamento pericardico di 20 mm di estensione massima in sede postero-inferiore con segni di parziale organizzazione in corrispondenza della parete libera del ventricolo destro."
Mi venne prescritto Brufen cp. 1 cp al giorno. Dopo la cura non ci fu un sensibile miglioramento, rimase il versamento, leggermente ridotto e la presenza di quota fibrinica sulla parete libera del ventricolo destro. Mi fu prescritta quindi una cura a base di cortisone (non ricordo in quali dosaggi e per quanto tempo). Al controllo successivo (dopo 2 mesi) non vennero rilevati cambiamenti nella presenza di liquido e di tessuto fibroso. Furono rilevate lievi insufficienze della valvola tricuspidale. Essendo ipertesa da anni in trattamento, mi venne modificata la terapia e da allora prendo Coaprovel 300/12.5 (sostituito poi con Coaprovel 300/25) Norvasc 5 mg e Cardura cp 1.25.
Dal primo episodio ho problemi di dispnea per mimini sforzi, con intensa sudorazione e a volte affanno anche a riposo, faccio spesso controlli con ecocardio che presentano le medesime condizioni con l'aggiunta di una insufficienza lieve della valvola tricuspide e una dilatazione dell'atrio sinistro. Ultimamente ho avuto, dopo uno sforzo, un nuovo attacco doloroso molto forte che da un punto a sinistra dello sterno arrivava al dorso, come se una punta fosse inserita davanti e uscisse dietro.
Al controllo, a 2 settimane dall'evento, le condizioni sono: solito versamento, insufficienze valvolari e tessuto fibroso. Precedentemente il cardiologo mi aveva parlato di una leggera compromissione dei polmoni dovuta a tanti anni di ipertensione. Infatti ho potuto constatare che la saturazione dell'O2 è un po' bassa, varia da 89 a 94, più spesso è 91 o 92. Mi ha consigliato di effettuare una spirometria per verificare la funzionalità respiratoria. Il problema è che non posso stare a riposo senza fare sforzi, come mi è stato consigliato, per non affaticare il cuore, perché ho un marito di 80 anni (io 60) che ha bisogno del mio aiuto ma che si rifiuta di trasferirsi nella mia città di origine dove potremmo avvalerci dell'aiuto delle mie 3 figlie, avute dal primo matrimonio, una sarebbe disposta a vivere con noi.
Ora io Le chiedo: a cosa potrei andare incontro continuando a svolgere attività che mi affaticano, provocandomi affanno e intensa sudorazione, come occuparmi del marito, del cane, fare la spesa alimentare che mi costringe a portare borse molto pesanti, considerando che ho anche problemi di deambulazione a causa una protesi dolorosa al ginocchio per cui uso una stampella? Sinceramente temo di morire lontano dalle mie figlie. Grazie per l'attenzione.
Mi venne prescritto Brufen cp. 1 cp al giorno. Dopo la cura non ci fu un sensibile miglioramento, rimase il versamento, leggermente ridotto e la presenza di quota fibrinica sulla parete libera del ventricolo destro. Mi fu prescritta quindi una cura a base di cortisone (non ricordo in quali dosaggi e per quanto tempo). Al controllo successivo (dopo 2 mesi) non vennero rilevati cambiamenti nella presenza di liquido e di tessuto fibroso. Furono rilevate lievi insufficienze della valvola tricuspidale. Essendo ipertesa da anni in trattamento, mi venne modificata la terapia e da allora prendo Coaprovel 300/12.5 (sostituito poi con Coaprovel 300/25) Norvasc 5 mg e Cardura cp 1.25.
Dal primo episodio ho problemi di dispnea per mimini sforzi, con intensa sudorazione e a volte affanno anche a riposo, faccio spesso controlli con ecocardio che presentano le medesime condizioni con l'aggiunta di una insufficienza lieve della valvola tricuspide e una dilatazione dell'atrio sinistro. Ultimamente ho avuto, dopo uno sforzo, un nuovo attacco doloroso molto forte che da un punto a sinistra dello sterno arrivava al dorso, come se una punta fosse inserita davanti e uscisse dietro.
Al controllo, a 2 settimane dall'evento, le condizioni sono: solito versamento, insufficienze valvolari e tessuto fibroso. Precedentemente il cardiologo mi aveva parlato di una leggera compromissione dei polmoni dovuta a tanti anni di ipertensione. Infatti ho potuto constatare che la saturazione dell'O2 è un po' bassa, varia da 89 a 94, più spesso è 91 o 92. Mi ha consigliato di effettuare una spirometria per verificare la funzionalità respiratoria. Il problema è che non posso stare a riposo senza fare sforzi, come mi è stato consigliato, per non affaticare il cuore, perché ho un marito di 80 anni (io 60) che ha bisogno del mio aiuto ma che si rifiuta di trasferirsi nella mia città di origine dove potremmo avvalerci dell'aiuto delle mie 3 figlie, avute dal primo matrimonio, una sarebbe disposta a vivere con noi.
Ora io Le chiedo: a cosa potrei andare incontro continuando a svolgere attività che mi affaticano, provocandomi affanno e intensa sudorazione, come occuparmi del marito, del cane, fare la spesa alimentare che mi costringe a portare borse molto pesanti, considerando che ho anche problemi di deambulazione a causa una protesi dolorosa al ginocchio per cui uso una stampella? Sinceramente temo di morire lontano dalle mie figlie. Grazie per l'attenzione.
[#1]
Sinceramente a me pare che ei non abbia alcun versamento , almeno da cio' che descrive.
Lo spazio anteriore al ventricolo destro e' verosimilmente solo grasso epicardico.
Questo le dico perche' il liquido pericardico, proprio perche' liquido per forza di gravita' sarebbe prima a sede inferiore e POI eventualmente a sede anteriore .
Questo spiega perche' lei non sia asolutamente migliorata con le terapie antiinfiammatorie.
Gli stessi dolori che lei riferisce non hanno niente a che vedere con la pericardite ne' per tipo ne' per durata.
I sintomi di affanno da sforzo sono legati al suo marcato sovrappeso
Arrivederci
Lo spazio anteriore al ventricolo destro e' verosimilmente solo grasso epicardico.
Questo le dico perche' il liquido pericardico, proprio perche' liquido per forza di gravita' sarebbe prima a sede inferiore e POI eventualmente a sede anteriore .
Questo spiega perche' lei non sia asolutamente migliorata con le terapie antiinfiammatorie.
Gli stessi dolori che lei riferisce non hanno niente a che vedere con la pericardite ne' per tipo ne' per durata.
I sintomi di affanno da sforzo sono legati al suo marcato sovrappeso
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
La ringrazio per il tempo, scarso, che ha dedicato al mio caso.
Ma, se avesse letto il mio post con attenzione - non metto in dubbio la sua professionalità - avrebbe rilevato che un versamento ci sia e stia lì dal 2015 come dicono i referti stilati dai cardiologi sulla base di esami strumentali, che mi fanno ripetere con regolarità.
Al primo ecocardiocolordoppler il cardiologo rilevò: "uno spazio ecoprivo circonferenziale, scollamento pericardico in sede anteriore e VERSAMENTO PERICARDICO DI 20 mm DI ESTENSIONE MASSIMA IN SEDE POSTERO-INFERIORE con segni di parziale organizzazione in corrispondenza della parete libera del ventricolo destro." Quindi nessuno ha mai scritto che la raccolta di liquido fosse anteriore, ma è ben specificato che era in sede postero-inferiore, mentre anteriormente c'era uno scollamento pericardico. Dopo le cure, che il secondo cardiologo ritenne troppo blande (Brufen 400 1 cp al dì)
un miglioramento ci fu, ma non risolutivo e col passare del tempo la "parziale organizzazione" fibrinica si stabilizzò e rimase a livello del ventricolo dx. Così come il versamento che si ridusse ma non sparì.
Il cardiologo che mi segue da un paio di anni, con regolari "controlli in versamento pericardico" oltre a rilevare la lieve insufficienza di 2 valvole, ha rilevato nel tempo, che i 20 mm di raccolta di liquido, si sono ridotti a un versamento di 8 mm, come cita nel referto del maggio '18: "Falda di versamento pericardico circonferenziale con raccolta fibrinica a livello del ventricolo destro di 8 mm, stabile rispetto al controllo del novembre 2017".
Nessuno ha mai rilevato grasso pericardico.
Inoltre inizialmente il mio peso, inizialmente, era inferiore di 18 kg ca.
Capisco che non sia facile, non avendo davanti tutte le visite e tutti i referti dei 3 diversi cardiologi che mi hanno visitata e sottoposta a ecocardio, fare una diagnosi precisa, ma a me pare che lei non abbia nemmeno letto tutto ciò che ho riportato e che mi consideri una ipocondriaca che crede di avere una pericardite cronica. Purtroppo i problemi del mio cuore sono reali, altrimenti chi mi segue non mi farebbe fare controlli frequenti e non mi avrebbe consigliato di effettuare una visita pneumologica con spirometria per valutare la capacità respiratoria avendo rilevato una compromissione polmonare dovuta ai tanti anni di ipertensione. Grazie comunque.
Ma, se avesse letto il mio post con attenzione - non metto in dubbio la sua professionalità - avrebbe rilevato che un versamento ci sia e stia lì dal 2015 come dicono i referti stilati dai cardiologi sulla base di esami strumentali, che mi fanno ripetere con regolarità.
Al primo ecocardiocolordoppler il cardiologo rilevò: "uno spazio ecoprivo circonferenziale, scollamento pericardico in sede anteriore e VERSAMENTO PERICARDICO DI 20 mm DI ESTENSIONE MASSIMA IN SEDE POSTERO-INFERIORE con segni di parziale organizzazione in corrispondenza della parete libera del ventricolo destro." Quindi nessuno ha mai scritto che la raccolta di liquido fosse anteriore, ma è ben specificato che era in sede postero-inferiore, mentre anteriormente c'era uno scollamento pericardico. Dopo le cure, che il secondo cardiologo ritenne troppo blande (Brufen 400 1 cp al dì)
un miglioramento ci fu, ma non risolutivo e col passare del tempo la "parziale organizzazione" fibrinica si stabilizzò e rimase a livello del ventricolo dx. Così come il versamento che si ridusse ma non sparì.
Il cardiologo che mi segue da un paio di anni, con regolari "controlli in versamento pericardico" oltre a rilevare la lieve insufficienza di 2 valvole, ha rilevato nel tempo, che i 20 mm di raccolta di liquido, si sono ridotti a un versamento di 8 mm, come cita nel referto del maggio '18: "Falda di versamento pericardico circonferenziale con raccolta fibrinica a livello del ventricolo destro di 8 mm, stabile rispetto al controllo del novembre 2017".
Nessuno ha mai rilevato grasso pericardico.
Inoltre inizialmente il mio peso, inizialmente, era inferiore di 18 kg ca.
Capisco che non sia facile, non avendo davanti tutte le visite e tutti i referti dei 3 diversi cardiologi che mi hanno visitata e sottoposta a ecocardio, fare una diagnosi precisa, ma a me pare che lei non abbia nemmeno letto tutto ciò che ho riportato e che mi consideri una ipocondriaca che crede di avere una pericardite cronica. Purtroppo i problemi del mio cuore sono reali, altrimenti chi mi segue non mi farebbe fare controlli frequenti e non mi avrebbe consigliato di effettuare una visita pneumologica con spirometria per valutare la capacità respiratoria avendo rilevato una compromissione polmonare dovuta ai tanti anni di ipertensione. Grazie comunque.
[#3]
Gentile utente
Forse non mi sono spiegato bene
Non ho certo detto ne pensato minimamente che lei sia ipocondriaca ..!
Ponevo dei quesiti sulla diagnosi di pericardite .
Ad esempio il dosaggio seriato degli anticorpi anti virus echo coxackie adenovirus....il quale permette di capire se lei abbia davvero unanpericardite recidivante e se quindi una terapia farmacologica sia necessaria ed inutile assieme al dosaggio deflinundici di flogosi
Mi spiace del franteindimento
Un caro saluto
Cecxhini
Forse non mi sono spiegato bene
Non ho certo detto ne pensato minimamente che lei sia ipocondriaca ..!
Ponevo dei quesiti sulla diagnosi di pericardite .
Ad esempio il dosaggio seriato degli anticorpi anti virus echo coxackie adenovirus....il quale permette di capire se lei abbia davvero unanpericardite recidivante e se quindi una terapia farmacologica sia necessaria ed inutile assieme al dosaggio deflinundici di flogosi
Mi spiace del franteindimento
Un caro saluto
Cecxhini
[#4]
Utente
Dr. Cecchini, non prendiamoci in giro, tra l'altro non sono una povera sprovveduta, ho studi di medicina alle spalle anche se non ho potuto, per motivi familiari, arrivare alla laurea. Lei ha esordito, nella sua risposta dicendo che non credeva affatto che io avessi alcun versamento, smentendo così 3 suoi colleghi che hanno avuto modo di esaminarmi e di sottopormi a ecocardiocolordoppler (a meno che non si voglia affermare che sia un esame non attendibile). Dice che i dolori che io riferisco non hanno niente a che fare con la pericardite. Sempre i suoi 3 colleghi mi hanno anche spiegato come si origina quel tipo di dolore e che corrispondeva perfettamente a quanto da me descritto, anche in un sito medico trovo: " Nella pericardite gli strati di tessuto si infiammano e fanno attrito contro il cuore, si origina così il dolore toracico, un sintomo frequente della pericardite." E ne spiega i sintomi che non sto a riportare ma che coincidono perfettamente con quanto da me provato.
Ma non fa nulla, anche se non mi pare che abbia posto quesiti sulla pericardite. Ha affermato, senza alcun fondamento, che ciò che i colleghi di Roma hanno diagnosticato come "spazio ecoprivo circonferenziale, scollamento pericardico in sede anteriore e versamento pericardico di 20 mm di estensione massima in sede postero-inferiore con segni di parziale organizzazione in corrispondenza della parete libera del ventricolo destro." in realtà fosse "verosimilmente solo grasso epicardico." Nessuno di loro ha mai parlato di grasso epicardico.
In ogni caso la finisco qui, le mie figlie insistono perché io mi rechi a Milano e mi faccia visitare, con tutta la documentazione, al Monzino, cosa che verosimilmente farò in primavera.
Le auguro buone feste!
Ma non fa nulla, anche se non mi pare che abbia posto quesiti sulla pericardite. Ha affermato, senza alcun fondamento, che ciò che i colleghi di Roma hanno diagnosticato come "spazio ecoprivo circonferenziale, scollamento pericardico in sede anteriore e versamento pericardico di 20 mm di estensione massima in sede postero-inferiore con segni di parziale organizzazione in corrispondenza della parete libera del ventricolo destro." in realtà fosse "verosimilmente solo grasso epicardico." Nessuno di loro ha mai parlato di grasso epicardico.
In ogni caso la finisco qui, le mie figlie insistono perché io mi rechi a Milano e mi faccia visitare, con tutta la documentazione, al Monzino, cosa che verosimilmente farò in primavera.
Le auguro buone feste!
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 4.3k visite dal 14/12/2018.
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Approfondimento su Ipertensione
L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.