Extrasistolia
Egregi Dott.ri
Sono un uomo di 45 anni da qualche tempo soffro di extrasistolia, dagli esami da me fatti non risulta nessuna patologia (pertanto sono benigne).
Pratico attività sportiva, 3 volte a settimana Jogging e 3 volte mi alleno con i pesi in palestra.
Problema: Quando vado a correre teoricamente le extrasistoli dovrebbero scomparire invece per me non è così, anzi le sento di più.
I medici da me consultati, mi dicono che è strano, ma mai nessuno mi ha detto se è il caso di appprofondire il caso con degli esami più approfonditi.
Esami da me fatti: Ecocardiografia, prova da sforzo, holter.
Desidero avere un parere in merito.
Ringraziando anticipatamente, porgo
Distinti Saluti
Gianfranco I.
Sono un uomo di 45 anni da qualche tempo soffro di extrasistolia, dagli esami da me fatti non risulta nessuna patologia (pertanto sono benigne).
Pratico attività sportiva, 3 volte a settimana Jogging e 3 volte mi alleno con i pesi in palestra.
Problema: Quando vado a correre teoricamente le extrasistoli dovrebbero scomparire invece per me non è così, anzi le sento di più.
I medici da me consultati, mi dicono che è strano, ma mai nessuno mi ha detto se è il caso di appprofondire il caso con degli esami più approfonditi.
Esami da me fatti: Ecocardiografia, prova da sforzo, holter.
Desidero avere un parere in merito.
Ringraziando anticipatamente, porgo
Distinti Saluti
Gianfranco I.
[#1]
Egregio Sig. Gianfranco, il problema da lei posto non può essere completamente discusso tramite una cosi generica descrizione degli esami da lei effettuati.
Per poter effettuare una diagnosi almeno orientativa è necessario descrivere i referti degli esami effettuati.
Non è possibile orientarsi sulla problematica aritmica se non si conosce almeno il tipo e la frequenza di tali alterazioni.
Consiglio, inoltre, il dosaggio degli ormoni della tiroide che talvolta possono giustificare la comparsa del suo quadro clinico.
Esami più approfonditi esistono, ma può essere solamente il suo cardiologo di fiducia a porre l'indicazione se dovesse ritenerene il caso.
La saluto
Dott. IADANZA A.
Per poter effettuare una diagnosi almeno orientativa è necessario descrivere i referti degli esami effettuati.
Non è possibile orientarsi sulla problematica aritmica se non si conosce almeno il tipo e la frequenza di tali alterazioni.
Consiglio, inoltre, il dosaggio degli ormoni della tiroide che talvolta possono giustificare la comparsa del suo quadro clinico.
Esami più approfonditi esistono, ma può essere solamente il suo cardiologo di fiducia a porre l'indicazione se dovesse ritenerene il caso.
La saluto
Dott. IADANZA A.
Dr. Alessandro IADANZA
[#2]
Salve Signor Gianfranco. Mi permetto di interferire con il Collega che le ha già risposto, nel tentativo di apportare qualche elemento nuovo.
A quanto pare lei ha effettuato i controlli più opportuni per verificare che il suo sistema cardiovascolare funzioni alla perfezione. E risulta che non esiste alcuna patologia "fisica-organica" che sia dimostrabile dagli accertamenti da lei stesso effettuato.
Il Collega Iadanza ha giustamente suggerito la necessità di verificare il funzionamento del suo stato metabolico-endocrino (vedi il suggerimento riferito al controllo degli ormoni tiroidei).
Tuttavia mi permetto di dire la mia.
La domanda che le pongo è la seguente: <ha problemi di digestione?>.
Talvolta disturbi esofago-gastro-duodenali possono essere la causa dell'insorgenza delle extrasistoli.
Altra domanda: <Mi, e le, chiedo: che tipo di caratterialità lei suppone di avere?>.
Mi spiego meglio. Spesso una persona che ha una "personalità emotiva", se non francamente ansiosa, soffre esattamente dei disturbi che lei riferisce. Capita, in questi casi, che il nostro organismo produca adrenalina e cortisolo in eccesso. Ed ecco che si potrebbe far rientrare la causa delle sue extrasistoli nel quadro della sfera emotiva. Ed anche disturbi dell'apparato digerente.
Pensa che possa essere il suo caso?
Se vuole, sono pronto ad ascoltarla (vedi leggerla) per poter indivuividuare insieme la causa dei suoi problemi.
Cordialmente
Marco Marilungo
A quanto pare lei ha effettuato i controlli più opportuni per verificare che il suo sistema cardiovascolare funzioni alla perfezione. E risulta che non esiste alcuna patologia "fisica-organica" che sia dimostrabile dagli accertamenti da lei stesso effettuato.
Il Collega Iadanza ha giustamente suggerito la necessità di verificare il funzionamento del suo stato metabolico-endocrino (vedi il suggerimento riferito al controllo degli ormoni tiroidei).
Tuttavia mi permetto di dire la mia.
La domanda che le pongo è la seguente: <ha problemi di digestione?>.
Talvolta disturbi esofago-gastro-duodenali possono essere la causa dell'insorgenza delle extrasistoli.
Altra domanda: <Mi, e le, chiedo: che tipo di caratterialità lei suppone di avere?>.
Mi spiego meglio. Spesso una persona che ha una "personalità emotiva", se non francamente ansiosa, soffre esattamente dei disturbi che lei riferisce. Capita, in questi casi, che il nostro organismo produca adrenalina e cortisolo in eccesso. Ed ecco che si potrebbe far rientrare la causa delle sue extrasistoli nel quadro della sfera emotiva. Ed anche disturbi dell'apparato digerente.
Pensa che possa essere il suo caso?
Se vuole, sono pronto ad ascoltarla (vedi leggerla) per poter indivuividuare insieme la causa dei suoi problemi.
Cordialmente
Marco Marilungo
Dr. Marco Marilungo
marcomarilungo@hotmail.it
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 11.6k visite dal 17/04/2003.
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