Lieve insufficienza
Gentile Dottore,
vorrei raccontare quello che mi è successo, poichè ha del paradossale.
La settimana scorsa avverto dei dolori al petto, lato sinistro, con dolore al braccio SX. Preoccupato, mi reco all'Ospedale, dove viene eseguito un elettrocardiogramma, risultato nella norma, ed un ecocardiogramma che riporta le seguenti conclusioni:
"Flusso aortico - insufficienza di grado lieve (1+/4+). Nella norma le dimensioni della cavità (aorta ascendente 36 mm). Nei limiti lo spessore e la cinesi parietale. Assenti deficit della cinesi segmentaria. Funzione ventricolare sinistra conservata. Insufficienza aortica di grado lieve, pericardio normale".
Sulla base di questi esami, mi si dice a voce che il dolore era di origine muscolo-scheletrico, si escludono problemi cardiaci, si autorizza una normale attività fisica, ma soprattuto mi si invita a fare nuova visita dopo un anno, perchè avrei l'aorta bicuspide. Questo ultimo particolare mi viene detto a voce, ma non risulta dal referto.
Il giorno successivo, mi reco dal mio cardiologo di fiducia, il quale esegue nuovamente l'ecocardiogramma. Faccio presente che mi era stato detto che avrei un'aorta bicuspide e la dottoressa che esegue materialmente l'esame con la supervisione del mio cardiologo, prima sembra smentire che è così, poi è titubante, infine conferma che, secondo lei, l'aorta è tricuspide. Mi viene inoltre confermata l'insufficienza. Questo il referto:
"Ventricolo sinistro con normali dimensioni, spessori parietali ed efficienza contrattile globale conservata (FE 64%).
Radice aortica di normali dimensioni. Aorta ascendente (36 mm).
Valvola aortica VEROSIMILMENTE tricuspide con lembi valvolari ispessiti, specie nei punti di coaptazione condizionante insufficienza di grado lieve.
Atrio sinistro nei limiti.
Sezioni destre nella norma.
Assenza di versamento pericardico in atto".
Prendo questo referto ed il mio cardiologo mi dice testualmente:
"In effetti, l'aorta può sembrare bicuspide, questo spiega perchè le è stato detto così nel precedente esame, ma secondo noi è tricuspide. Se fosse stata bicuspide le avrei detto di non svolgere più attività fisica, ma secondo noi è tricuspide, quindi non posso dirle di non svolgere attività fisica.
Per quanto riguarda l'insufficienza cardiaca, è lieve. Allo stato il suo cuore funziona normalmente, quindi non c'è tecnicamente un motivo per variare le sue abitudini di vita. PERO' SE POSSO DARLE UN CONSIGLIO, SE PRIMA FACEVA TRE PARTITE A PALLONE CON GLI AMICI ALLA SETTIMANA, ADESSO SE NE FACCIA UNA SOLA".
A quel punto rimango sbigottito. Io ho 30 anni, faccio attività fisica a livello amatoriale (jogging, partita a scquash, partita a calcio con gli amici, etc), quindi sentirmi consigliare di ridurre la mia attività fisica, senza indicarmi un criterio preciso ("una partita a calcio si, ma se vuole la corsetta senza sforzo anche ogni giorno") mi ha lasciato senza parole.
Domani andrò da un terzo cardiologo, che mi dirà una terza cosa. Ma cosa deve fare una persona per non rischiare di morire in campo? Deve ascoltare il primo medico che lo autorizzava a non mutare le proprie abitudini? Deve seguire il secondo che gli dice di cambiare le proprie abitudini, senza indicargli come e quando?
Scusate se sono amareggiato, ma alla mia età è più che comprensibile. Grazie.
vorrei raccontare quello che mi è successo, poichè ha del paradossale.
La settimana scorsa avverto dei dolori al petto, lato sinistro, con dolore al braccio SX. Preoccupato, mi reco all'Ospedale, dove viene eseguito un elettrocardiogramma, risultato nella norma, ed un ecocardiogramma che riporta le seguenti conclusioni:
"Flusso aortico - insufficienza di grado lieve (1+/4+). Nella norma le dimensioni della cavità (aorta ascendente 36 mm). Nei limiti lo spessore e la cinesi parietale. Assenti deficit della cinesi segmentaria. Funzione ventricolare sinistra conservata. Insufficienza aortica di grado lieve, pericardio normale".
Sulla base di questi esami, mi si dice a voce che il dolore era di origine muscolo-scheletrico, si escludono problemi cardiaci, si autorizza una normale attività fisica, ma soprattuto mi si invita a fare nuova visita dopo un anno, perchè avrei l'aorta bicuspide. Questo ultimo particolare mi viene detto a voce, ma non risulta dal referto.
Il giorno successivo, mi reco dal mio cardiologo di fiducia, il quale esegue nuovamente l'ecocardiogramma. Faccio presente che mi era stato detto che avrei un'aorta bicuspide e la dottoressa che esegue materialmente l'esame con la supervisione del mio cardiologo, prima sembra smentire che è così, poi è titubante, infine conferma che, secondo lei, l'aorta è tricuspide. Mi viene inoltre confermata l'insufficienza. Questo il referto:
"Ventricolo sinistro con normali dimensioni, spessori parietali ed efficienza contrattile globale conservata (FE 64%).
Radice aortica di normali dimensioni. Aorta ascendente (36 mm).
Valvola aortica VEROSIMILMENTE tricuspide con lembi valvolari ispessiti, specie nei punti di coaptazione condizionante insufficienza di grado lieve.
Atrio sinistro nei limiti.
Sezioni destre nella norma.
Assenza di versamento pericardico in atto".
Prendo questo referto ed il mio cardiologo mi dice testualmente:
"In effetti, l'aorta può sembrare bicuspide, questo spiega perchè le è stato detto così nel precedente esame, ma secondo noi è tricuspide. Se fosse stata bicuspide le avrei detto di non svolgere più attività fisica, ma secondo noi è tricuspide, quindi non posso dirle di non svolgere attività fisica.
Per quanto riguarda l'insufficienza cardiaca, è lieve. Allo stato il suo cuore funziona normalmente, quindi non c'è tecnicamente un motivo per variare le sue abitudini di vita. PERO' SE POSSO DARLE UN CONSIGLIO, SE PRIMA FACEVA TRE PARTITE A PALLONE CON GLI AMICI ALLA SETTIMANA, ADESSO SE NE FACCIA UNA SOLA".
A quel punto rimango sbigottito. Io ho 30 anni, faccio attività fisica a livello amatoriale (jogging, partita a scquash, partita a calcio con gli amici, etc), quindi sentirmi consigliare di ridurre la mia attività fisica, senza indicarmi un criterio preciso ("una partita a calcio si, ma se vuole la corsetta senza sforzo anche ogni giorno") mi ha lasciato senza parole.
Domani andrò da un terzo cardiologo, che mi dirà una terza cosa. Ma cosa deve fare una persona per non rischiare di morire in campo? Deve ascoltare il primo medico che lo autorizzava a non mutare le proprie abitudini? Deve seguire il secondo che gli dice di cambiare le proprie abitudini, senza indicargli come e quando?
Scusate se sono amareggiato, ma alla mia età è più che comprensibile. Grazie.
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Gentile utente, a volte si danno consigli in maniera un pò approssimativa, ma sempre a fin di bene. Comunque, ricapitoliamo: lei ha praticato due distinti esami ecocardiografici con l'assoluta certezza che presenta una insufficienza valvolare lieve e un sospetto quasi nullo di bicuspidia aortica. Allo stato, la sua situazione funzionale cardiaca è nella norma, tale a mio avviso da non ridurre la sua attività fisica, sebbene però le consigli di effettuare un Holter ECG ed almeno una volta l'anno una visita cardiologica con ecocardiogramma e test da sforzo.
Saluti
Saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 10.4k visite dal 27/01/2009.
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