Recenti risultati ecodoppler tronchi epiaortici - rischi per il futuro

Gentili dottori,
ho 56 anni e dopo un infarto miocardico occorsomi il 2014 sono rigorosamente costantemente e periodicamente sotto controllo sia cardiologico che farmacologico; il mio principio infatti (anche se può apparire ossessivo a tanti) è la "prevenzione" . Ritengo di aver infatti diritto di sperare di poter vivere al sicuro ancora per vari anni . Non è sicuramente mia intenzione essere eterno o a rrivare a 100 anni . . . . ma non morire domani o tra un anno causa ictus improvviso.
Concludendo : oltre a visite cardiologiche periodiche di tutti i tipi seguo la terapia farmacologica appropriata (Metoprololo, Pantoprazolo, Statine (da poco addirittura il farmaco molto efficace Cholocomb 10 che mi ha portato a ridurre il colesterolo totale fino a circa 140....), Cardioaspirina 100.
Sei mesi fa facendo un ecodoppler mi allarmai scoprendo , sia pur l'ecografista mi rassicurasse data al regolarita dei flussi e la non significatività dei valori .....50 per cento a sinistra e 66 per cento a destra di placche.
le cure che sto facendo e l'assenza totale da 4 anni di fumo di sigarette, alcolici e di cibi dannosi (ho solo un lieve sovrappeso e faccio poco movimento) stanno anzi riducendo sempre più il valore di colesterolo totale rilevato. Tuttavia, ripetendo l'esame l'altro ieri (dopo sei mesi) non solo non ho riscontrato, come speravo, una riduzione delle placche (date le serie cure) ma ul lieve aumento a sinistra da 50 a 55 e a destra da 66 a 67.
Tutto ciò premesso mi chiedo il perchè di tale situazione : concludendo, devo pensare che , di questo passo, tra pochi anni mi ritroverò ad avere una percentuale molto maggiore di ostruzione ad alto rischio per la mia vita oppure posso avere la speranza che tale processo (non dico si riduca ...) quanto meno si arresti e stabilizzi ? e poi, perchè nel commento l'ecografista non ha rilevato alcun pericolo attuale ed imminente e neppure prescritto altri tipi ulteriori di esami ritenendo anzi "non significatifìva " la situazione attuale ?
Ringrazio per la Vs. attenzione e porgo cordiali saluti:
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
I farmaci purtroppo non. Fanno regredire le,placche ma possono rallentarne l accrescimento.
In realta l aumento segnalato è insignificante ....
Sta di fatto che dovrà eseguire un controllo annuale di tali alterazioni ed eventualmente provvedere ad altra terapia quando sarà necessario

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Gentile dott. Cecchini, mi fa piacere risentirla ed i suoi rapidi, precisi e puntuali pareri mi confortano sempre. Mi rendo conto di esser spesso un pò ossessivo ed ansioso (sono infatti a volte costretto a prender Alprazolam al bisogno....) e pochi comprendono tale mio atteggiamento minimizzandolo e a volte , spesso criticandolo; ma io credo nella prevenzione e non voglio abbassare la guardia . In effetti il controllo dell'ecografista mi è stato consigliato dal medesimo nuovamente tra sei mesi e sicuramente lo farò senza indugio. Temo solo che non si stabilizzi la situazione e pertanto la stessa possa degenerare rapidamente in pochi anni. Non vorrei ritrovarmi improvvisamente vittima di un ictus senza poterlo prevenire.
Per contro non riesco a spiegarmi da un punto di vista scientifico-medico quest
i dati poichè (pur facendo scarsa attività fisica e subendo notevole stress lavorativo,,,) seguo scrupolosamente le cure, mi trovo sotto protezione farmacologica e , come scrivevo sopra, anzi, il livello di colesterolo (totale) è quest'anno notevolmente diminuito fino ad arrivare a 140. Perchè allora le precche, sia pur lievemente sono aumentate ? Ciò non avrebbe dovuto (a mio avviso) accadere in soli sei mesi .....Grazie.
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Perché se lei non avesse assunto la,terapia sarebbero peggiorate molto di più.

Arrivederci

Cecchini
[#4]
Utente
Utente
.....mi rendo però conto dottore, concludendo, che per quanto io possa fare , sono ormai soggetto, da quando quel maledetto 2014 è arrivato, alla cosiddetta "Spada di Damocle" e questo non lo riesco ad accettarlo assolutamente (non fumo piuù da 4 anni, non bevo, non mangio cotechini ......non mi drogo.......mi riempio ogni giorno di farmaci ....eppure son diventato un soggetto più a rischio di qualunque mio coetaneo....) come non riesco ad accettare che all'abbassarsi del colesterolo totale non corrisponda un "direttamente proporzionale" abbassamento o almeno arresto "provvisorio" dell'aumento delle placche ateronomiche nel collo.....
.........se è vero che anche una sola goccia d'acqua al giorno che cade in un catino vuoto dopo non tanto tempo lo riempie d'acqua ...) mi chiedo che sarà di me tra soli 1 o due anni se tale proceso degenarativo quanto meno non di stabilizza ed arresta....beh ... mal che vda arriverà l'ictus d me tanto temuto ....... probabilmente l'unica cosa che io possa fare ora è stipulare al più presto una valida assicurazione in modo tale da non restare senza lavoro, magari demente o paralizzato in mezzo ad una strada senza aiuto di alcuno considerato che non sono neanche sposato e nenache una moglie o figli potranno occurasi della mia assistenza mnma ......lo so che posso apparirle patetico ma non mi vergogno di questo .........
La ringrazo per ora di tutto il suo "ascolto paziente " e la saluto.
[#5]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Lei drammatizza inutilmente.
Ha un problema vascolare e , male che vada dovrà essere operato tra chissà quanto
Tutto li.

Lei prevede un futuro catastrofico che assicuro non è così

Se ne faccia una ragione

Arrivederci
[#6]
Utente
Utente
La ringrazio, come sempre, Dottor Cecchini, della sua paziente disponibiità nei miei confronti . La mai componente ansiogena ma al tempo stesso culturalmente "speculativa" mi accompagna sin da quando ero adolescente (tempo in cui sicuramente la giovinezza mi consentiva di tollerare quasi qualsiasi piccolo vizio o eccesso ....). Ho passato la mia intera vita fin'ora da un lato a vivere intensamente e , a volte , al limite dell'equilibrio psicofisico (in quanto sempre alla ricerca di nuove emozioni e piccoli vizi) dall'altro a studiare molto e , anche in "territori" a me ignoti (i miei studi ufficiali sono stati infatti esclusivamente a carattere "legale" ), ad investigare cercando di capire ciò che non conoscevo e non riuscivo a giustificare da solo......ma SOPRATTUTTO , ho sempre cercato la RISPOSTE , anche se crude e dolorose .......le SPIEGAZIONI alle cose che non comprendevo o accettavo sia a livello razionale (scienza) che "irrazionale" .
Nel campo medico, a prescindere dalla mia (purtroppo innata) ipocondria, in particolare sto ora tentando solo di ricercare la PREVENZIONE. Tutto ciò che posso fare per "salvarmi in tempo" da eventi dannosi per quanto ciò sia possibile è ora il mio obiettivo primario. Continuerò pertanto ad impegnarmi rispettando scrupolosamente le cure, i controlli periodici e gli stili di vita il più possibile salutari..... pur essendo consapevole che il futuro è in fondo imprevedibile e a volte riserva "beffarde sorprese". Mio padre è deceduto l'anno scorso a ben 89 anni e, cinque giorni prima di morire,ancora fumava sigarette. Io , a soli 52 anni, ho già avuto un infarto , lui mai problemi di cuore o polmoni tranne qualche bronchite o disturbi prostatitci dovuti all'età eppure fino ai 50anni consumava 30 sigarette al giorno.
Buona notte, grazie ancora e , alla prossima. ....
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