Extrasistoli ventricolari frequenti
Buongiorno, ho già fatto una richiesta di consulto in merito al mio problema, ma ci sono degli aggiornamenti per cui ne inserisco uno nuovo. Il 13 agosto 2018 dall'ecg holter 24ore risultano 8053 extrasistoli ventricolari (8,8%), isolate monomorfe, nessuna bigemina, qualcuna trigemina (187), distribuite nelle 24 ore, non ci sono coppie. Il 31 agosto e il 6 settembre accuso forte aritmia, vado al ps, gli enzimi miocardiospecifici risultano negativi, mi fanno un ecocardio da cui non risulta nulla di patologico,dall'ecg in ingresso risulta bigeminismo extrasistolico ventricolare, alle dimissioni l'ecg migliora m sempre extrasistoli.Giorno 8 settembre faccio un test ergometrico su tapis routant, negativo, le extrasistoli scompaiono durante lo sforzo e nel recupero.Faccio eco addominale negativa, faccio una gastroscopia dalla quale risulta solo una gastrite banale. Faccio un altro test da sforzo ed ecocardio il 20 settembre, vanno bene, solo che il test ergometrico viene svolto su cicloergometro, le extrastistoli all'inizio del test a riposo ci sono, non sono bigemine, appare una ogni tanto, durante lo sforzo scompaiono, ma nel recupero ricompaiono, come all'inizio del test. Inizio dal 23 settembre una dieta senza glutine, l'aritmia cambia: il polso ora è regolare,però mentre nei primi 8 giorni dal 23 settembre sentivo sporadiche extrasistoli (4, 5 al giorno),poi, pur continuando a sentire al polso nella maggior parte del tempo sempre ritmo regolare, ho accusato quasi ogni giorno più crisi di extrasistoli,cioè una serie di extrasitoli ravvicinate che sono riuscito a interrompere correndo sul posto due tre minuti e camminando due minuti. Ieri sono stato visitato da un altro cardiologo, perché non sono sicuro che possa essere lo stress la causa del mio problema. Questi mi dice che devo fare una risonanza cardiaca, perché potrei avere una "cicatrice" dovuta a una miocardite, oppure avere un problema di coronaria. I test da sforzo mi ha detto che sono statistici, non escludono un possibile problema ischemico. Dopo aver fatto l'ecocardio però, pur confermando la necessità della risonanza, mi dice anche lui che la causa potrebbe essere lo stress, più precisamente ha parlato di ipertono simpatico; gli ho detto che mi sembra strano, perché non ho i battiti accelerati, sono bradicardico perché fino a un mese fa circa correvo regolarmente (running amatoriale, corro da quando avevo 5 anni, da giovane agonismo poi amatoriale); lui mi ha detto che proprio perché ero uno sportivo ho la frequenza bassa e l'ipertono simpatico non mi fa aumentare la frequenza ma fa partire le extrasistoli (però non capisco come di notte pure mentre dormo l'ecg holter mostra extrasistoli come di giorno, questo lo sto pensando adesso). Vi chiedo per favore un Vostro parere, vorrei capire la causa del mio problema, siete d'accordo sul dover fare la risonanza cardiaca? Inoltre, come posso aver preso una miocardite non avendo avuto febbre alta negli ultimi anni? Grazie, cordiali saluti
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Sincferamente non vedo necessita' alcuna di eseguire una RM cardiaca.
Pero', dal momento che non e' un esame invasivo ne' espone a radiazioni, può' anche farlo se glielo hanno prescritto
arrivederci
Pero', dal momento che non e' un esame invasivo ne' espone a radiazioni, può' anche farlo se glielo hanno prescritto
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Buonasera,
lunedì 15 di pomeriggio ho avuto extrasistoli in continuazione che non sono riuscito a fermare né aumentando la frequenza cardiaca correndo sul posto come facevo prima, né col riposo. Dopo tre ore di continue exrasistoli (bigeminismo) sono andato al ps dove, monitorato per tutta la notte, ho visto al monitor delle coppie di extrasistoli (sempre della stessa morfologia, che mi hanno detto essere ventricolari), spesso bigeminismo e trigeminismo, il giorno dopo in mattinata sempre continue extrasistoli ma sporadico bigeminismo. Mi dimettono e mi rivolgo al mio cardiologo che mi ricovera in ospedale. Mi vengono eseguiti quattro ecocardiogrammi color doppler da 4 medici differenti nella stessa giornata in ospedale, sono tutti negativi tranne uno fatto da una giovane ecografista che riscontra "ventricolo sinistro con marcata ipocinesia della parete inferiore, normale per diametri cavitari ...". In base a questa eco vengono sottoposto a coronarografia (nonostante due test da sforzo negativi per ischemia eseguiti a settembre) che riscontra coronarie angiograficamente normali. Poi vengo sottoposto a risonanza cardiaca il cui referto di seguito riporto:
"Lo studio cine-RM è stato eseguito con sequenze gradient eco "SSFP" lungo i piani quattro camere, asse corto ed asse lungo. Sono state effettuate inoltre scansioni assiali anatomiche T1 "black blood" e scansioni T2 TSE con soppressione del grasso lungo l'asse corto. A completamento sono state effettuate infine scansioni T1 gradient eco IR dopo infusione endovenosa del gadolinio. Normali i volumi telediastolico e telesistolico del ventricolo sinistro, come pure la frazione di elezione (68%), in particolare il volume telediastolico è 90 ml (61-101) ed il telesistolico è 29 ml (18-35). Normali i volumi telediastolico e telesistolico del ventricolo destro, come pure la frazione di elezione (64%); in particolare il volume telediastolico è 93 ml ed il telesistolico è 33 ml. Normale la cinesi parietale. Atri non dilatati. Lieve rigurgito tricupidalico. Dopo gadolinio non si dimostrano focolai di impregnazione miocardica tardiva." Durante la degenza in ospedale inizialmente mi è stato dato inderal 20mg mattina e sera, aumentato a 40 mg mattina e sera, che inizialmente ha calmato le extrastitoli, poi dopo due giorni, visto che le extrasistoli erano ritornate frequenti, è stato aggiunto propafenone 150 mg mattina e sera che è riuscito a calmarle. Alle dimissioni mi è stata data come terapia propafenone 150 mg tre volte al giorno.
Non mi è stata fatta una diagnosi, nel senso non mi è stato detto a cosa sono dovute le extrasistoli ventricolari (ventricolo sinistro). Mi è stato detto, dai tanti ecg fatti durante il ricovero, che sono tutte monomorfe e visto che la coronarografia e la risonanza è negativa, che sono extrasistoli benigne. L'ospedale dove sono stato ricoverato è un'eccellenza per quanto riguarda l'emodinamica, ma per aritmologia lascia molto a desiderare. Il mio cardiologo dice che le mie extrasistoli o sono dovute a stress, oppure sono dovute ad una precedente miocardite che ha lasciato una piccola cicatrice in area aritmogena talmente piccola da non essere visibile alla risonanza. Un aritmologo dell'ospedale, in base ai tracciati ecg, ha detto che sono extrasistoli dovute ad una spina irritativa, del tutto benigne (prima ancora di eseguire la risonanza). Vorrei in consiglio, è il caso di rivolgermi ad un centro di aritmologia? Devo prendere il propafenone a tempo indeterminato? come mai funziona sulle mie extra ventricolari quando invece dovrebbe funzionare solo su quelle sopraventricolari?
lunedì 15 di pomeriggio ho avuto extrasistoli in continuazione che non sono riuscito a fermare né aumentando la frequenza cardiaca correndo sul posto come facevo prima, né col riposo. Dopo tre ore di continue exrasistoli (bigeminismo) sono andato al ps dove, monitorato per tutta la notte, ho visto al monitor delle coppie di extrasistoli (sempre della stessa morfologia, che mi hanno detto essere ventricolari), spesso bigeminismo e trigeminismo, il giorno dopo in mattinata sempre continue extrasistoli ma sporadico bigeminismo. Mi dimettono e mi rivolgo al mio cardiologo che mi ricovera in ospedale. Mi vengono eseguiti quattro ecocardiogrammi color doppler da 4 medici differenti nella stessa giornata in ospedale, sono tutti negativi tranne uno fatto da una giovane ecografista che riscontra "ventricolo sinistro con marcata ipocinesia della parete inferiore, normale per diametri cavitari ...". In base a questa eco vengono sottoposto a coronarografia (nonostante due test da sforzo negativi per ischemia eseguiti a settembre) che riscontra coronarie angiograficamente normali. Poi vengo sottoposto a risonanza cardiaca il cui referto di seguito riporto:
"Lo studio cine-RM è stato eseguito con sequenze gradient eco "SSFP" lungo i piani quattro camere, asse corto ed asse lungo. Sono state effettuate inoltre scansioni assiali anatomiche T1 "black blood" e scansioni T2 TSE con soppressione del grasso lungo l'asse corto. A completamento sono state effettuate infine scansioni T1 gradient eco IR dopo infusione endovenosa del gadolinio. Normali i volumi telediastolico e telesistolico del ventricolo sinistro, come pure la frazione di elezione (68%), in particolare il volume telediastolico è 90 ml (61-101) ed il telesistolico è 29 ml (18-35). Normali i volumi telediastolico e telesistolico del ventricolo destro, come pure la frazione di elezione (64%); in particolare il volume telediastolico è 93 ml ed il telesistolico è 33 ml. Normale la cinesi parietale. Atri non dilatati. Lieve rigurgito tricupidalico. Dopo gadolinio non si dimostrano focolai di impregnazione miocardica tardiva." Durante la degenza in ospedale inizialmente mi è stato dato inderal 20mg mattina e sera, aumentato a 40 mg mattina e sera, che inizialmente ha calmato le extrastitoli, poi dopo due giorni, visto che le extrasistoli erano ritornate frequenti, è stato aggiunto propafenone 150 mg mattina e sera che è riuscito a calmarle. Alle dimissioni mi è stata data come terapia propafenone 150 mg tre volte al giorno.
Non mi è stata fatta una diagnosi, nel senso non mi è stato detto a cosa sono dovute le extrasistoli ventricolari (ventricolo sinistro). Mi è stato detto, dai tanti ecg fatti durante il ricovero, che sono tutte monomorfe e visto che la coronarografia e la risonanza è negativa, che sono extrasistoli benigne. L'ospedale dove sono stato ricoverato è un'eccellenza per quanto riguarda l'emodinamica, ma per aritmologia lascia molto a desiderare. Il mio cardiologo dice che le mie extrasistoli o sono dovute a stress, oppure sono dovute ad una precedente miocardite che ha lasciato una piccola cicatrice in area aritmogena talmente piccola da non essere visibile alla risonanza. Un aritmologo dell'ospedale, in base ai tracciati ecg, ha detto che sono extrasistoli dovute ad una spina irritativa, del tutto benigne (prima ancora di eseguire la risonanza). Vorrei in consiglio, è il caso di rivolgermi ad un centro di aritmologia? Devo prendere il propafenone a tempo indeterminato? come mai funziona sulle mie extra ventricolari quando invece dovrebbe funzionare solo su quelle sopraventricolari?
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A parte che lei dovrebbe ,ovviamente se vuole , inviarmi via mail la lettera di dimissione , le faccio presente che lei non può vedere al monitor aritmie e giudicarle a coppie e ventricolari
La terapia che le è stata prescritta , almeno a quanto lei scrive , non ha alcuna motivazione
Lei pare avere banali extrasistoli come tutti noi ( non c è un holter ...non c è è niente che supporti una terapia farmacologica )
Arrivederci
La terapia che le è stata prescritta , almeno a quanto lei scrive , non ha alcuna motivazione
Lei pare avere banali extrasistoli come tutti noi ( non c è un holter ...non c è è niente che supporti una terapia farmacologica )
Arrivederci
[#4]
Utente
L'unico holter che ho fatto ultimamente è del 13 agosto e come ho scritto riporta circa 8000 BEV e quando l'ho fatto ero asintomatico, cioè non avvertivo aritmia. Svolgevo regolarmente attività fisica senza problemi. Poi, come ho scritto, il 31 agosto ho avuto una crisi, cioè sentivo una forte aritmia che mi ha fatto andare al ps e lì hanno visto che avevo bigeminismo che è continuato fino alla sera quando poi sono stato visitato da un cardiologo privatamente. Poi ho avuto altre crisi, sempre durate tante ore, fino ad arrivare alla scorsa settimana. In ospedale non mi hanno fatto alcun holter perché hanno constatato che avevo queste extrasistoli ventricolari continuamente, spesso bigemine, mi hanno fatto tanti ecg e dato che ero sintomatico mi hanno dato, come ho scritto, la terapia farmacologica. Io non ho le banali extrasistoli che hanno tutti, quando sono andato al ps lunedi 15, ho avuto extrasistoli continuativamente per 24 ore (le sentivo continuamente e ogni volta che mi facevano un ecg venivano rilevate, di ecg ne ho fatti tanti tra il ps e la mattina del giorno dopo di ricovero in ospedale) fino a quando al ricovero in ospedale non mi hanno dato l'inderal. Se avessi avuto un holter addosso avrebbe segnato ben oltre gli 8000 BEV. Non sono un medico, ma se i cardiologi mi spiegano che quella forma d'onda nei miei tracciati ecg rappresenta una extrasistole ventricolare e poi la stessa forma d'onda la vedo al monitor di notte al ps mentre sono monitorato con ecg, credo di essere sicuro se dico di aver visto coppie di extrasistoli ventricolari, ho fatto pure le foto. Ripeto la mia richiesta, vorrei un consiglio, è il caso di rivolgermi ad un centro di aritmologia? Devo prendere il propafenone a tempo indeterminato? come mai funziona sulle mie extra ventricolari quando invece dovrebbe funzionare solo su quelle sopraventricolari?
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 8.2k visite dal 14/10/2018.
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