Esami per modifica inibitori pde5

Gentili, vi ringrazio in anticipo
Assumo, da 2 anni, Viagra all'occorrenza e da 1 faccio terapia con counselor sessuologo per effettivo deficit erettile di natura psicogena (per quanto il mio andrologo non sia pienamente convinto poiché i farmaci mi procurano reazione ottimale, ma agli esami andrologici standard tutto negativo)
Ora, per occorse diverse condizioni, sono riuscito a farmi prescrivere il cialis (non giornaliero).
Col Viagra non ho mai avuto effetti avversi se non i classici calore, mal di schiena e muscolare etc.
Tuttavia, soffrendo da qualche anno (circa 4) di un disparato corredo di disturbi ancor non ben identificati (I principali: Vertigini di probabile natura Otoneurologica, reflusso con parziale dispepsia di probabile natura infiammativa non batterica, anticorpi tiroide leggermente fuori misura, prostatite abatterica recidivante, salturaria sensazione di EXTRASISTOLE) e avendo sempre accusato una leggere ipotensione ortostatica (ma non so se può definirsi tale se non diagnosticata ufficialmente), sto meditando di fare qualche esame cardiologico propedeutico a rassicurarmi sull'assunzione del Cialis.
Alla luce di ciò, e con una prospettiva esclusivamente di suggerimento ed opinione scientifico-accademica, e non di "sostituzione" visita:
-Ritenete l'idea della visita utile o superflua, dato che non ho mai avuto problemi col Viagra ? In caso affermativo, quali esami consigliate ? Elettrocardio, con sforzo, Ecocardio, Ecodoppler ? Vorrei davvero evitare l'holter 24/48, se possibile
-La sensazione di extrasistole e i leggeri capogiri in passaggio da sdraiato/accovacciato ad in piedi possono essere spie di disturbo cardiologico ? Se non approfondite immediatamente, teoricamente e statisticamente potrebbero rappresentare un pericolo ?
-Cialis e simili sono pericolosi anche per chi, ad esempio, possa soffrire di un disturbo cardiaco minore ed asintomatico (parlo in generale, non me ne intendo) e non assuma nitrati ?

Vi ringrazio davvero per l'attenzione.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Diciamo innanzitutto che e' il medico che deve prescriverle il taladafil e non lei di sua ponte.

Detto questo gli inibitori della 5PDE sono benefici per il cuore e la vascolatura, specie quella polmonare. Le controindicazioni assolute sono pochissime in ambito cardiologico, tra le quali l'uso contemporaneo di nitrati anche per os.


arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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