Diabete, ipertensione e ipercolesterolemia

Salve, mi scuso se la mia richiesta di consulto sembri attinente a quelle precedenti ma il mio bisogno di chiarezza mi divora.
Mia madre soffre da anni di ipertensione, ipercolesterolemia e diabete mellito di tipo 2. Segue una terapia farmacologica specifica ma io temo in un infarto in quanto sembra che questi siano i fattori che la portano ad essere maggiormente a rischio. Ciò mi causa malessere fisico e psicologico poiché vorrei aiutarla in qualche modo. Se è vero che non è possibile ridurre le possibilità d'infarto, mi chiedo se sia possibile sopravvivere a lungo e ancor di più, cosa posso suggerirle di attuare? Ringrazio anticipatamente per eventuali risposte.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Dipende molto da altri fattori di rischio che sua madre presenti : è sovrappeso? È fumatrice?
Altri pressori?
Che esami ha eseguito? ( prova da sforzo? Ecografia?)

Ovviamente questi sono parametri importante per una stratificazione del rischio

Ovviamente sua madre ha un discreto rischio cardiovascolare dato cio che lei dice. Tale rischio si riduce controllando tutti i fattori di rischio con farmaci appropriati e misure igienico dietetiche .

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Utente
Utente
La ringrazio per la risposta.
Mia madre non fuma, è in sovrappeso purtroppo anche se tiene sotto controllo la pressione e la glicemia, controllandola ogni giorno e assumendo i farmaci. È seguita da un centro diabetico e da un cardiologo in seguito ad un episodio in cui svenne e avvertiva un dolore al petto. In seguito a ciò è stata attuata una coronografia che non ha evidenziato particolari rischi se non un ostruzione di una delle coronarie del 30% presente dalla nascita. Non è anziana, ha appena 53 anni. Inoltre nella sua prima visita fu evidenziata anche una cardiopatia ischemica cronica, ciò è dovuto alle patologie che ha o ciò aumenta relativamente il rischio? La ringrazio.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Il fatto che abbia una coronarografia sostanzialmente negativa è un dato importante ma spesso nei diabetici si h una malattia dei piccoli vado non visibili con tale esame
Eventualmente una terapia con ranolazina a giudizio del cardiologo curante potrebbe essere utile

Arrivederci
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Utente
Utente
Dottore per permetterle un consulto più specifico ed attendibile, ho recuperato il risultato dei suoi esami. Dal primo al più recente, le allego qui la descrizione:
Ventricolo sinistro di normali dimensioni.
Atrio sinistro non dilatato.
Aneurisma del SIA tipo 4 LR senza evidenza di shunt.
Apparato miltralico con normale escursione dei lembi che appaiono fibrotici. Valvola aortica tricuspide con semilunari con normali escursioni. Atrio destro non dilatato, Ventricolo con buona funzione di pompa. Vena cava inferiore non dilatata. Insufficienza miltralica di grado lieve, insufficienza tricuspidale lieve con paps normale.


La ringrazio per la disponibilità e le chiedevo se noi familiari possiamo attuare qualche prevenzione. L'aneurisma è pericoloso?
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Utente
Utente
Qualcuno può rispondermi? Ringrazio
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
L aneurisma del setto interatriale non comporta complicanze , è solo opportuno assumere piccole dosi di aspirina giornaliere,.

Sì tranquillizzi

Cecchini
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Utente
Utente
La ringrazio dottore, mi scusi per aver insistito. Le auguro una buona serata.
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