La tachicardia era sempre sui 120- 130
Egregi Dottori, vi scrivo per avere un vostro gentile parere.Sono una ragazza di 26 anni, non bevo, non fumo. Sono un pò ansiosa e legermente tachicardica, soffro di esofagite da reflusso.L'altro giorno impprovvisamente, senza che ci fosse motivo, ho iniziato a sentire come una morsa, un peso alla bocca dello stomaco e sono entrata in uno stato di agitazione profonda.ho misurato la pressione era sui 13591 e i battiti a 135. Cosi il mio medico mi ha mandato al pronto soccorso dove mi hanno fatto un ecg, risultato tachicardia sinusale.Mi hanno dato delle gocce tranquillanti ma nn mi hanno fatto nessuno effetto, la tachicardia era sempre sui 120- 130.Mi hanno ripetuto l'ecg a distanza di un paio d'ore, mi hanno fatto un emocromo e il siero, risultato tutto negativo.Cosi mi hanno dato altre gocce e sono tornata a casa. L'indomani sono stata dal mio medico curante,la pressione era buona ma i battiti sempre accellerati 104, 123.Cosi mi ha prescritto delle compresse di atenol da prenderne solo un quarto.Vi chiedo da cosa potrebbe dipendere la tachicardia?da qualcosa di grave al cuore?Quali esami sono opportuni per diagnosticare la causa esatta?La terapia del mio medico è corretta (ho paura che mi possa creare danni al cuore)? Spero che possiate gentilmente rispondere alle mie domande quanto prima e nell'attesa vi ringrazio sentitamente!
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Gentile utente, la tachicardia sinusale è la più semplice forma, quasi sempre benigna, di alterazione elettrocardiografica, spesso dovuta a semplice stato ansioso/emotivo, ma anche ad alterazioni della funzionalità tiroidea, disionie, anemia.
Le consiglio pertanto di praticare un controllo della funzionalità tiroidea, della sideremia e degli elettroliti sierici. La terapia prescrittale è corretta in quanto indicata nelle lievi forme di tachicardia sintomatica. Al ripristino della normalità del battito potrà, dietro consiglio medico, soprassedere all'utilizzo del farmaco.
Cordialmente,
Le consiglio pertanto di praticare un controllo della funzionalità tiroidea, della sideremia e degli elettroliti sierici. La terapia prescrittale è corretta in quanto indicata nelle lievi forme di tachicardia sintomatica. Al ripristino della normalità del battito potrà, dietro consiglio medico, soprassedere all'utilizzo del farmaco.
Cordialmente,
Dr. Vincenzo MARTINO
[#2]
Utente
Egregio Dott. MArtino la ringrazio per la sua tempestività nel rispondemi. Quindi posso prendere il farmaco tranquillamente?é indicato piu alla mattina o alla sera? stomaco vuoto o pieno? Per quanto riguarda gli esami sopra indicati gli ho fatti quest'estate perchè avevo dei tremori all'altezza della bocca delllo stomaco e sono risultati tutti negativi. Secondo lei è opportuno ripeterli visto che sono trascorsi diversi mesi o dovrebbero bastare quei risultai? Secondo lei la tachicardia è legata ad un fattore ansioso o ci potrebbe essere altro dietro?
La ringrazio infinitamente e spero in una sua cordiale risposta.
Distinti saluti.
La ringrazio infinitamente e spero in una sua cordiale risposta.
Distinti saluti.
[#3]
Utente
Egregio Dottore, La ringrazio per avermi risposto e per avermi dedicato il suo tempo. Volevo informarla che con il beta bloccante i battiti sono diminuiti, anche se ci sono stati alcuni giorni che comunque sono arrivati a 109. Le chiedo ma da dove può dipendere tutto ciò? Devo fare degli esami piu approfonditi? La mia cardiologa( l'ho consultata solo ieri) si è incazzata perchè ho preso i beta bloccani secondo lei sarebbe piu opportuno il loblivon. Adesso oltre l panico si è aggiunta una gran confusione. La prego Dottore mi illumini lei quale strada è piu corretta da seguire? Mi dia un suo cortese parere. Spero in un suo cortese riscontro. Distinti saluti.
[#4]
Gentile utente,
non trovo controindicazioni all'utilizzo del farmaco prescritto dalla collega, sebbene sia anch'esso un blando betabloccante. E' probabile, invece, che la collega si sia alterata perchè lei ha ssunto un farmaco diverso da quello che le aveva prescritto e soprattutto senza conoscere il suo parere.
Stia tranquilla, e continui pure la terapia, seguendo i consigli della sua cardiologa.
Saluti,
non trovo controindicazioni all'utilizzo del farmaco prescritto dalla collega, sebbene sia anch'esso un blando betabloccante. E' probabile, invece, che la collega si sia alterata perchè lei ha ssunto un farmaco diverso da quello che le aveva prescritto e soprattutto senza conoscere il suo parere.
Stia tranquilla, e continui pure la terapia, seguendo i consigli della sua cardiologa.
Saluti,
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.5k visite dal 20/01/2009.
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