Sospetto forame ovale pervio
Buongiorno gentile dottore,
scrivo per avere un parere ed un orientamento sulla mia situazione di salute. Premetto che non sono un soggetto particolarmente ansioso.
Lo scorso 5 dicembre attorno alle 11 del mattino, recandomi a fare la spesa, ho avuto una sensazione di fastidio alla testa sulla parte destra frontale, una sorta di sbandamento, una sensazione che avevo già provato in passato (le due volte precedenti pensavo fosse imputabile alla stanchezza) ma in questa circostanza mi accorsi che non riuscivo a camminare in modo normale; ho continuato a camminare a fatica, finché ho percepito che facevo fatica a inspirare, quindi mi sono fermato e seduto ai piedi di un ponte; continuavo a far fatica nel respirare finché ho avuto delle forti palpitazioni (il battito del cuore era accelerato), la mano sinistra e l'avambraccio sinistro si erano informicolati cosi come ambo le gambe (per quanto fossi seduto) risultavano deboli ed intorpidite.
In quei minuti, le accelerazioni del battito cardiaco sono state tre, alla terza ho sentito una forte fitta-scossa alla testa sulla parte destra nella zona temporale. Oltre al dolore notevole, la sensazione fu quella che quel qualcosa che aveva coinvolto la circolazione, avesse trovato sfogo nella testa. Mentre succedevano questi fatti, interagii con delle persone e riuscii, con impaccio, a chiamare il 118, quindi venni portato al Pronto Soccorso. In ambulanza mi misurarono la PA 160/100 mmHg FC120 x %sO2 in aa 100%.
Una considerazione: nei giorni che precedettero tale evento avevo notato delle anomalie:
- la notte del 4/12 e del 5/12 adormentandomi avevo notato dei fastidi al cuore, come degli sbuffi, dei battiti un po' lunghi e densi (non saprei come descriverli meglio)
- da almeno un mese, sempre quando ero a letto sentivo degli strani impulsi che si sviluppavano orizzontalmente a livello della parte alta dello stomaco
Ambedue le sensazioni erano assolutamente una novità; ad oggi non le ho più avvertite.
Giunto al Pronto Soccorso mi sentivo debole, notevolmente frastornato e nel tratto che feci a piedi prima di essere messo su un lettino, mi accorsi che non riuscivo a camminare bene perché strascinavo la gamba destra che rimaneva come bloccata rispetto all'impulso di procedere. Al Pronto Soccorso ebbi un quarto ed ultimo episodio di palpitazione più tenue delle tre precedenti.
Il primario del Pronto Soccorso mi congedò con:
eame obiettivo: PA 134/74 mmHg %sO2 in aa 98% FC 90, polso ritmico.
Prima di essere congedato feci notare le mie difficoltà a camminare, ciò non venne scritto nella "Relazione sanitaria di Pronto Soccorso" che recita: "Paziente vigile, orientato, collaborante, attendibile, non presenta turbe della marcia, non evidenti deficit focali. Aspetto ansioso."
diagnosi: Turbe della cenestesi in alcalosi respiratoria su base ansiosa. Si consiglia relativo riposo, dosaggio ormoni tiroidei. Si somministra Lorazepam 15 gtt.
Giunto a casa dormii per molte ore, anche nei giorni successivi, quando appoggiavo al testa sul cuscino mi dava fastidio, la parte destra posteriore e centrale della testa, avvertivo strane sensazioni irrorarsi fino alle ginocchia; nel corso della notte, quando mi svegliavo e volevo muovere le gambe avvertivo un rallentamento tra l'impulso di muovere le ginocchia (da desta a sinistra orizzontamente) e l'effettivo movimento, idem per le braccia. Mi sentivo strano. Quando provavo, con fatica a muovermi, il problema della gamba destra si ripresentava, avvertivo dei disordini nella camminata.
Dopo qualche giorno decisi di andare dal mio medico curante con la relazione sanitaria del pronto soccorso, il quale riscontrando le difficoltà nella marcia mi disse che poteva essere stata un'ischemia (micro ischemia) e mi fece l'impegantiva per un EEG e annessa visita neurologica.
Feci gli esami del sangue che risultarono nella norma tranne Eosinofili 7,6 (0,43), S COLESTEROLO 211 mg/dL (S-HDL-COLESTEROLO 50 mg/dL); mentre la tireotropina (TSH) met.CLIA - Dxi Beckman 2,414 mUI/L.
Effettuai l'EEG, descrizione: "Ritmo di fondo di banda alfa a circa 10-11 Hz, bilaterale ad espressione sulle regioni medio posteriori, di medio voltaggio, sincrono, simmetrico, reagente all'apertura degli occhi. Sulle regioni fronto-temporali e temporo-parietali, b.te si impostano frequenti sequenze di attività lento aguzze e frammiste figure di punta-onda, con dubbia prevalenza a sinistra. L'iperpnea e la SLI non modificano il tracciato."
Conclusioni: "Anomalie lento-epilettiche sulle regioni, prevalentemente, fronto-temporali b.li, su un tracciato di fondo nella norma.
Utile inquadramento clinico ed eventuale approfondimento mediante EEG in deprivazione di sonno."
A cui seguì l'annessa visita neurologica, nella quale la dottoressa mi consigliò di prendere:
"pr/Keppra cp 500 mg (1 cp al mattino, 1 cp la sera)
Dosaggio Levetiracetam fra 20 giorni"
e mi disse che il mio era un caso di epilessia, assenze, nell'età adulta individuata subito. inoltre mi disse che non serviva fare l'EEG con deprivazione in quanto poteva essere doloroso, quindi decisi di seguire le sue indicazioni.
Il Keppra da subito peggiorò il mio stato di salute perché oltre al mal di testa, la debolezza agli arti, il disordine nella camminata si erano aggiunti improvvisi episodi di mancanza d'aria per qualche istante, battiti a livello carotideo e cardiopalmo (mai provati prima di quel periodo) oltre ad un certo gonfiore delle gengive e sanguinamento non ancora sparito ad oggi.
Tale situazione mi ha portato a chiamare diverse volte il pronto soccorso perché stavo oggettivamente male. Mi venne prescritta una RM celebrale senza e con Mdc, il cui esito recita:
"Esame eseguito prima e dopo somministrazione e.v. di MdC, in parte limitato da artefatti da movimento del paziente. Focale areola di iperintensità di segnale in FLAIR si apprezza in adiacenza del corno occipitale del ventricolo laterale destro, compatibile con areola di sofferenza vascolare-gliosi.
Non evidenti significative aree di enhancement nel parenchima cerebrale in sede sovra e sottotentoriale. Nei limiti l'ampiezza delle cavità ventricolari e degli spazi liquorali periencefalixi. In asse le strutture della linea mediana".
Effettuai una visita cardiologica con esito:
obiettività cardiovascolare: "decubito indifferente, toni ritmici validi pause libere. MV normale. Non soffi carotidei. Non turgore giugulare. Non edemi declivi. Polsi distali presenti. Non soffi periombelicali. circonfertenza vit: normale"
PAO:127/78
Elettrocardiogramma: rs normale
ecocardiogramma: rs normale
ecocardioscopia: nulla di rilevante
conclusioni:
1. non segni di cardiopatia
2. Possibili episodi di FAP
Nessuna terapia per il momento.
Effettuai anche:
- l'Holter 48 h: "Ritmo sinsuale durante tutta la registrazionie, non frequenti BESV, assenti BEV, una piccola pausa sinusale
- test ergometrico: negativo
Il cardiologo mi consigliò una visita presso un medico esperto in malattie neurovascolari. intanto il cammino era sempre difficoltoso, con vertigini e pseudo zoppia soprattutto all'aperto.
Mi recai dal neurologo per visita di controllo dopo RM e visita cardiologica, la dottoressa mi ridusse il dosaggio di keppra a 250 2 volte al dì (agli esami del sangue il dosaggio Levetiracetam risultava in range) e Xanax.
Nel mentre mi recai presso il primario di neurologia dell'ospedale di un'altra città, il quale riscontrò:
- "obiettività neurologica: evidenzia: sveglio, lucido, fasico. Marcia regolare, possibile sulle punte sui talloni e in tandem. Romberg negativo. Non deficit di lato sensitivi o motori. Forza ben estrinsecata in tutti i distretti esplorati. Magazzini I e II ben tenuti. ROT diffusamente torpidi ed achillei assenti. Plantare in flessione bilat. Sensibilità indenne. Prove cerebellari ben eseguite. Nervi cranici indenni.
In conclusione: quadro congriuo con epilessia di tipo temporale per cui ripeterei EEG e proverei ad aumentare Keppra a 750 mg x 2/die poi a 1000 mg x 2/die se altri episodi. La simantologia è però polimorfa con fenomenologia in parte variabile e associata a paura di uscire e ipersonnia per cui era stato anche prescritto alprazolam che proverei eventualmente dopo aver aumentato il keppra. Da rivedere e risentire"
Effettuai la visita presso il medico di malattie neuro vascolari, le conclusioni furono:
"Non fuma più da circa due mesi (prima 20 sigarette al dì). Non altre patologie degne di nota in passato. L'obiettività neurologica al momento evidenzia ROT diffusamente torpidi. Conclusioni: quanto riscontrato alla RMN cerebrale è aspecifico; si consiglia di eseguire RMN cerebrale di controllo tra sei mesi. Consiglio di ridurre progressivamente lo Xanax e di eseguire EEG di controllo in vista di possibile modifica della terapia antiepilettica."
Effettuai il secondo EEG e visita neurologica presso un neurologo epilettologo (LICE): "...EEG con figure parossistiche senza chiari aspetti epilettiformi. RM cerebrale con esito periventricolare posteriore a destra.
Al momento escluderei diagnosi di epilessia, continua levetiracetam 250 mg al mattino per 10 giorni quindi sospendere. Programma EEG di controllo entro 3 mesi."
Smettendo il Keppra la situazione è migliorata in modo sensibile e progressivamente la mia condizione di salute è migliorata, ho iniziato a fare piccole corse cosa qualche mese fa impossibile.
Ho ripetuto l'EEG di controllo dopo tre mesi e l'esito recita: "tracciato invariato, persistono attività con aspetti parossistici fronto-centro-temporali".
Il problema è che a momenti ho dei malesseri abbastanza intensi (2 o 3 volte alla settimana), la mia sensazione è che abbiano a che fare con la circolazione; di solito si manifestano dopo sensazioni epigastriche (?) con una sensazione pungente alle ginocchia con dei fastidi al cuore, leggeri ma costanti, qualche decina di secondi e spesso segue debolezza alle braccia ed alle gambe. La marcia è migliorata ma non riesco a camminare in modo sostenuto come prima dell'evento. Quando provo a fare delle corse, dopo qualche ora ho dei fastidi alle ginocchia e un leggero malessere.
A giorni farò un'ecografia addome completo; nel corso della visita di controllo cardiologica, il cardiologo mi ha consigliato di fare l'esame doppler transcranico (bubble test) per vedere se c'è stata un'ischemia, avendo visto che potrebbe esserci un forame ovale pervio (per lui ipotesi remota) ma all'ecocardioscopia: " nulla di rilevante eccetto assottigliamento del setto interatriale".
Dottore come mi consiglia di procedere?
Grazie per l'attenzione
scrivo per avere un parere ed un orientamento sulla mia situazione di salute. Premetto che non sono un soggetto particolarmente ansioso.
Lo scorso 5 dicembre attorno alle 11 del mattino, recandomi a fare la spesa, ho avuto una sensazione di fastidio alla testa sulla parte destra frontale, una sorta di sbandamento, una sensazione che avevo già provato in passato (le due volte precedenti pensavo fosse imputabile alla stanchezza) ma in questa circostanza mi accorsi che non riuscivo a camminare in modo normale; ho continuato a camminare a fatica, finché ho percepito che facevo fatica a inspirare, quindi mi sono fermato e seduto ai piedi di un ponte; continuavo a far fatica nel respirare finché ho avuto delle forti palpitazioni (il battito del cuore era accelerato), la mano sinistra e l'avambraccio sinistro si erano informicolati cosi come ambo le gambe (per quanto fossi seduto) risultavano deboli ed intorpidite.
In quei minuti, le accelerazioni del battito cardiaco sono state tre, alla terza ho sentito una forte fitta-scossa alla testa sulla parte destra nella zona temporale. Oltre al dolore notevole, la sensazione fu quella che quel qualcosa che aveva coinvolto la circolazione, avesse trovato sfogo nella testa. Mentre succedevano questi fatti, interagii con delle persone e riuscii, con impaccio, a chiamare il 118, quindi venni portato al Pronto Soccorso. In ambulanza mi misurarono la PA 160/100 mmHg FC120 x %sO2 in aa 100%.
Una considerazione: nei giorni che precedettero tale evento avevo notato delle anomalie:
- la notte del 4/12 e del 5/12 adormentandomi avevo notato dei fastidi al cuore, come degli sbuffi, dei battiti un po' lunghi e densi (non saprei come descriverli meglio)
- da almeno un mese, sempre quando ero a letto sentivo degli strani impulsi che si sviluppavano orizzontalmente a livello della parte alta dello stomaco
Ambedue le sensazioni erano assolutamente una novità; ad oggi non le ho più avvertite.
Giunto al Pronto Soccorso mi sentivo debole, notevolmente frastornato e nel tratto che feci a piedi prima di essere messo su un lettino, mi accorsi che non riuscivo a camminare bene perché strascinavo la gamba destra che rimaneva come bloccata rispetto all'impulso di procedere. Al Pronto Soccorso ebbi un quarto ed ultimo episodio di palpitazione più tenue delle tre precedenti.
Il primario del Pronto Soccorso mi congedò con:
eame obiettivo: PA 134/74 mmHg %sO2 in aa 98% FC 90, polso ritmico.
Prima di essere congedato feci notare le mie difficoltà a camminare, ciò non venne scritto nella "Relazione sanitaria di Pronto Soccorso" che recita: "Paziente vigile, orientato, collaborante, attendibile, non presenta turbe della marcia, non evidenti deficit focali. Aspetto ansioso."
diagnosi: Turbe della cenestesi in alcalosi respiratoria su base ansiosa. Si consiglia relativo riposo, dosaggio ormoni tiroidei. Si somministra Lorazepam 15 gtt.
Giunto a casa dormii per molte ore, anche nei giorni successivi, quando appoggiavo al testa sul cuscino mi dava fastidio, la parte destra posteriore e centrale della testa, avvertivo strane sensazioni irrorarsi fino alle ginocchia; nel corso della notte, quando mi svegliavo e volevo muovere le gambe avvertivo un rallentamento tra l'impulso di muovere le ginocchia (da desta a sinistra orizzontamente) e l'effettivo movimento, idem per le braccia. Mi sentivo strano. Quando provavo, con fatica a muovermi, il problema della gamba destra si ripresentava, avvertivo dei disordini nella camminata.
Dopo qualche giorno decisi di andare dal mio medico curante con la relazione sanitaria del pronto soccorso, il quale riscontrando le difficoltà nella marcia mi disse che poteva essere stata un'ischemia (micro ischemia) e mi fece l'impegantiva per un EEG e annessa visita neurologica.
Feci gli esami del sangue che risultarono nella norma tranne Eosinofili 7,6 (0,43), S COLESTEROLO 211 mg/dL (S-HDL-COLESTEROLO 50 mg/dL); mentre la tireotropina (TSH) met.CLIA - Dxi Beckman 2,414 mUI/L.
Effettuai l'EEG, descrizione: "Ritmo di fondo di banda alfa a circa 10-11 Hz, bilaterale ad espressione sulle regioni medio posteriori, di medio voltaggio, sincrono, simmetrico, reagente all'apertura degli occhi. Sulle regioni fronto-temporali e temporo-parietali, b.te si impostano frequenti sequenze di attività lento aguzze e frammiste figure di punta-onda, con dubbia prevalenza a sinistra. L'iperpnea e la SLI non modificano il tracciato."
Conclusioni: "Anomalie lento-epilettiche sulle regioni, prevalentemente, fronto-temporali b.li, su un tracciato di fondo nella norma.
Utile inquadramento clinico ed eventuale approfondimento mediante EEG in deprivazione di sonno."
A cui seguì l'annessa visita neurologica, nella quale la dottoressa mi consigliò di prendere:
"pr/Keppra cp 500 mg (1 cp al mattino, 1 cp la sera)
Dosaggio Levetiracetam fra 20 giorni"
e mi disse che il mio era un caso di epilessia, assenze, nell'età adulta individuata subito. inoltre mi disse che non serviva fare l'EEG con deprivazione in quanto poteva essere doloroso, quindi decisi di seguire le sue indicazioni.
Il Keppra da subito peggiorò il mio stato di salute perché oltre al mal di testa, la debolezza agli arti, il disordine nella camminata si erano aggiunti improvvisi episodi di mancanza d'aria per qualche istante, battiti a livello carotideo e cardiopalmo (mai provati prima di quel periodo) oltre ad un certo gonfiore delle gengive e sanguinamento non ancora sparito ad oggi.
Tale situazione mi ha portato a chiamare diverse volte il pronto soccorso perché stavo oggettivamente male. Mi venne prescritta una RM celebrale senza e con Mdc, il cui esito recita:
"Esame eseguito prima e dopo somministrazione e.v. di MdC, in parte limitato da artefatti da movimento del paziente. Focale areola di iperintensità di segnale in FLAIR si apprezza in adiacenza del corno occipitale del ventricolo laterale destro, compatibile con areola di sofferenza vascolare-gliosi.
Non evidenti significative aree di enhancement nel parenchima cerebrale in sede sovra e sottotentoriale. Nei limiti l'ampiezza delle cavità ventricolari e degli spazi liquorali periencefalixi. In asse le strutture della linea mediana".
Effettuai una visita cardiologica con esito:
obiettività cardiovascolare: "decubito indifferente, toni ritmici validi pause libere. MV normale. Non soffi carotidei. Non turgore giugulare. Non edemi declivi. Polsi distali presenti. Non soffi periombelicali. circonfertenza vit: normale"
PAO:127/78
Elettrocardiogramma: rs normale
ecocardiogramma: rs normale
ecocardioscopia: nulla di rilevante
conclusioni:
1. non segni di cardiopatia
2. Possibili episodi di FAP
Nessuna terapia per il momento.
Effettuai anche:
- l'Holter 48 h: "Ritmo sinsuale durante tutta la registrazionie, non frequenti BESV, assenti BEV, una piccola pausa sinusale
- test ergometrico: negativo
Il cardiologo mi consigliò una visita presso un medico esperto in malattie neurovascolari. intanto il cammino era sempre difficoltoso, con vertigini e pseudo zoppia soprattutto all'aperto.
Mi recai dal neurologo per visita di controllo dopo RM e visita cardiologica, la dottoressa mi ridusse il dosaggio di keppra a 250 2 volte al dì (agli esami del sangue il dosaggio Levetiracetam risultava in range) e Xanax.
Nel mentre mi recai presso il primario di neurologia dell'ospedale di un'altra città, il quale riscontrò:
- "obiettività neurologica: evidenzia: sveglio, lucido, fasico. Marcia regolare, possibile sulle punte sui talloni e in tandem. Romberg negativo. Non deficit di lato sensitivi o motori. Forza ben estrinsecata in tutti i distretti esplorati. Magazzini I e II ben tenuti. ROT diffusamente torpidi ed achillei assenti. Plantare in flessione bilat. Sensibilità indenne. Prove cerebellari ben eseguite. Nervi cranici indenni.
In conclusione: quadro congriuo con epilessia di tipo temporale per cui ripeterei EEG e proverei ad aumentare Keppra a 750 mg x 2/die poi a 1000 mg x 2/die se altri episodi. La simantologia è però polimorfa con fenomenologia in parte variabile e associata a paura di uscire e ipersonnia per cui era stato anche prescritto alprazolam che proverei eventualmente dopo aver aumentato il keppra. Da rivedere e risentire"
Effettuai la visita presso il medico di malattie neuro vascolari, le conclusioni furono:
"Non fuma più da circa due mesi (prima 20 sigarette al dì). Non altre patologie degne di nota in passato. L'obiettività neurologica al momento evidenzia ROT diffusamente torpidi. Conclusioni: quanto riscontrato alla RMN cerebrale è aspecifico; si consiglia di eseguire RMN cerebrale di controllo tra sei mesi. Consiglio di ridurre progressivamente lo Xanax e di eseguire EEG di controllo in vista di possibile modifica della terapia antiepilettica."
Effettuai il secondo EEG e visita neurologica presso un neurologo epilettologo (LICE): "...EEG con figure parossistiche senza chiari aspetti epilettiformi. RM cerebrale con esito periventricolare posteriore a destra.
Al momento escluderei diagnosi di epilessia, continua levetiracetam 250 mg al mattino per 10 giorni quindi sospendere. Programma EEG di controllo entro 3 mesi."
Smettendo il Keppra la situazione è migliorata in modo sensibile e progressivamente la mia condizione di salute è migliorata, ho iniziato a fare piccole corse cosa qualche mese fa impossibile.
Ho ripetuto l'EEG di controllo dopo tre mesi e l'esito recita: "tracciato invariato, persistono attività con aspetti parossistici fronto-centro-temporali".
Il problema è che a momenti ho dei malesseri abbastanza intensi (2 o 3 volte alla settimana), la mia sensazione è che abbiano a che fare con la circolazione; di solito si manifestano dopo sensazioni epigastriche (?) con una sensazione pungente alle ginocchia con dei fastidi al cuore, leggeri ma costanti, qualche decina di secondi e spesso segue debolezza alle braccia ed alle gambe. La marcia è migliorata ma non riesco a camminare in modo sostenuto come prima dell'evento. Quando provo a fare delle corse, dopo qualche ora ho dei fastidi alle ginocchia e un leggero malessere.
A giorni farò un'ecografia addome completo; nel corso della visita di controllo cardiologica, il cardiologo mi ha consigliato di fare l'esame doppler transcranico (bubble test) per vedere se c'è stata un'ischemia, avendo visto che potrebbe esserci un forame ovale pervio (per lui ipotesi remota) ma all'ecocardioscopia: " nulla di rilevante eccetto assottigliamento del setto interatriale".
Dottore come mi consiglia di procedere?
Grazie per l'attenzione
[#1]
A parte il romanzo che ha scritto... qual è il suo quesito?
cecchini
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3.3k visite dal 27/06/2018.
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