Cardioaspirina

Salve,

Chiedo cortesemente un consulto per mia madre del 1954.
Assume Micardis e Lobivon per ipertensione, 2 compresse al giorno di Esapent 1000, gli è stato prescritto Cardioaspirina 75 mg dopo pranzo in prevenzione primaria dato che ha un ipertrigliciredia, obesità di I grado e sindrome metabolica.
Il farmaco gli ha fastidioso lo stomaco, può assumere metà compressa di Cardioaspirina oppure il dosaggio è troppo basso come prevenzione?

La seconda domanda , non assume gastroprotettore , ma gli IPP possono danneggiare i reni (insufficienza renale ) almeno così ho letto di uno studio di nefrologia ?


Grazie
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Minscusi ma la cardioaspirina da 75 mg min mi risulta essere sul mercato...

Mi faccia Capire

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Grazie per la rapida riposta, Mia madre mi ha detto che lo ha spezzato con il taglia pillole ?

Se ha fatto un errore , da 50 mg metà compresse va bene lo stesso come prevenzione?

Grazie
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Non
Tutti gli studi si basano su 100 mg al giorno
Arrivederci
[#4]
Utente
Utente
Va bene, tre ultime informazioni cortesemente, le metto in ordine così evito di disturbarLa la seconda volta.

Domanda 1) può assumere Pantorc o crea danni renali ?

2) se deve assumere per un mal di denti OKI, la Tachipirina non le fa effetto, puo prenderlo per pochi giorni se assume Cardioaspirina?

3) la Cardioaspirina e da sospendere 4-5 giorni prima di procedure odontoiatriche è corretto e in che altri casi ?

Grazie dottore
[#5]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
1) nin vedo perche il,pantoprazolo debba creare danni renali con l aspirina

2)in caso did odlore acuto puo assumere anche oki assieme all aspirina

3) in realta non ce ne sarebbe bisogno di sospendere l aspirina prima di pratiche odontoiatriche, ma I Colleghim desiderano che sia interrotta una settimana prima

arrivederci
[#6]
Utente
Utente
Gentile Dr. Cecchini,
La ringrazio per il consiglio.
Su Corriere della Sera - salute avevo letto l' articolo.

Si consiglia di controllare spesso la creatina e magnesio.
Faccio copia e incolla, se ha modo può leggere l' articolo
grazie

Di sicuro chi soffre di bruciori di stomaco, di dispepsia, di ulcera o di reflusso gastro-esofageo li utilizza. E anche i cardiopatici che prendono l’aspirina come antiaggregante piastrinico per prevenire emorragie gastro-intestinali. Parliamo dell’omeprazolo e dei suoi cugini (cinque o sei, come per esempio pantoprazolo o esomeprazolo, più altri due o tre non ancora sul mercato). Adesso una ricerca pubblicata sulla rivista americana Jama Internal Medicine ci dice che questi farmaci (appartengono alla classe dei cosiddetti inibitori della pompa protonica – Ipp - e funzionano riducendo l’acidità dello stomaco) possono provocare danni al rene. Meglio, “anche” danni al rene, perché di effetti collaterali ne hanno e parecchi. Come già si sa.

Magnesio
Secondo quest’ultimo studio, firmato da ricercatori americani e australiani, i pazienti che assumono questi antiacidi possono andare incontro a insufficienza renale cronica: il rischio, per loro, aumenta del 50 rispetto a chi non li usa. In che modo? Attraverso due meccanismi, spiegano gli autori. Primo perché provocano casi ripetuti di insufficienza renale acuta; secondo perché determinano una perdita di magnesio (un oligoelemento importante per molte funzioni dell’organismo) che danneggia il rene.


Limiti dello studio
«La ricerca ha qualche limite – commenta Giuseppe Remuzzi, Direttore dell’Istituto farmacologico Mario Negri e del Dipartimento di Medicina all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo - perché riguardava persone con età media di 63 anni e con malattie come ipertensione e obesità. E si sa che con gli anni la funzionalità renale diminuisce fisiologicamente. Tuttavia la differenza c’è: chi usa questi farmaci ha una funzionalità renale ridotta del 17 per cento rispetto a una riduzione del 13 per cento in chi non li usa». La faccenda preoccupa perché gli Ipp sono molto usati: fra i primi trenta principi attivi prescritti in Italia (in classe A), almeno la metà sono Ipp; al primo posto c’è il pantoprazolo, al quarto il lansoprazolo, al quinto l’omeprazolo, all’ottavo l’esomeprazolo, con costi enormi per il servizio sanitario (i dati Aifa sono aggiornati al luglio del 2015). Ma i possibili effetti collaterali dell’uso di Ipp non si fermano al rene. Altri studi hanno già segnalato un maggiore rischio, per chi li utilizza, di andare incontro a infezioni gastrointestinali da Clostridium difficile, a polmoniti, a problemi cardiovascolari (se si assume contemporaneamente un antiaggregante come il clopidogrel: quest’ultimo infatti verrebbe distrutto più rapidamente dal fegato per un effetto di induzione enzimatica), a fratture ossee (perché questi farmaci riducono l’assorbimento di calcio da parte dell’intestino). Contro tutti questi rischi sia l’Fda americano (l’ente che controlla i farmaci) sia la nostra Aifa (l’agenzia del farmaco) hanno già messo in guardia.




Farmaci importanti
Il problema, però è che in molti casi questi medicinali sono davvero utili, persino indispensabili . La sfida è, dunque, valutare caso per caso il rapporto rischi-benefici ed evitare prescrizioni inutilI. «È vero, l’abuso esiste – conferma Alessandro Repici responsabile dell’Unità di Endoscopia all’Istituto Humanitas di Milano – a volte generato dai pazienti stessi che si sentono sicuri se possono disporre di un “gastroprotettore” (come vengono definiti questi composti, ndr) per qualsiasi evenienza. E’ indispensabile una razionalizzazione del loro uso che deve partire da un dialogo fra specialisti e medici di base». Spesso, infatti, questi farmaci vengono prescritti da cardiologi, in pazienti che assumono aspirina come antiaggregante piastrinico, da ortopedici o reumatologi per “tamponare” a livello gastrico gli effetti negativi degli antinfiammatori utilizzati come antidolorifici. «Se una terapia con antinfiammatoria o antidolorifica è limitata nel tempo – precisa Repici – non è indispensabile prescrivere gastroprotettori. Gli Ipp sono invece d’obbligo in caso di reflusso gastroesofageo, soprattutto con esofago di Barrett (che può portare al tumore dell’esofago, ndr), di gastriti sintomatiche accompagnate da infezione da Helicobacter pylori, nei trattamenti anti-Helicobacter e nei pazienti cardiopatici che utilizzano a lungo termine l’aspirina. Da limitare invece in casi di cattiva digestione dove possono essere impiegati, in alternativa, antiacidi come i composti a base di idrossido di alluminio o magnesio o protettori della mucosa gastrica come le nuove formulazioni di acido ialuronico o gli alginati»

Controlli
E per evitare danni al rene, quando questi farmaci sono d’obbligo? «Il suggerimento – precisa Remuzzi - è quello di misurare la creatininemia (cioè la creatinina nel sangue, una sostanza che dà un’idea della funzionalità renale, ndr) e il magnesio, sempre nel sangue, all’inizio del trattamento con Ipp (se dovrà essere protratto nel tempo, ndr) e poi di ripetere questi esami una volta all’anno. Non solo. Siccome un terzo delle persone sono ipersensibili agli Ipp e manifestano da subito danni renali acuti, è bene comunque misurare la creatininemia anche un mese dopo l’inizio del trattamento: se è alterata si deve sospendere il medicinale».
[#7]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Sono cose arcinote ....
L aspirina ad esempio essendo un inibitore delle prostaglandine indice vasocostrizione renale

Di fatto non c è assoluta necessità di uancontemporanea somministrazione di IPP

Il segreto sta nell idratarsi quotidianamente con almeno 1,5-2 litri di acqua al giorno

Arrivederci
[#8]
Utente
Utente
Va bene , allora evita di assumere il Pantorc.
Il Medico di base, gli ha riferito che va bene anche da 75, mia madre compra la Cardioaspirina da 100 , la divide a metà e una parte la divide cosi prende 50+25 mg .

Per fortuna beve 2L di acqua al giorno, gli e stato consigliato anche perché assume micardis.

La ringrazio.
Buona Domenica
[#9]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Bene, arrivederci
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