Infarto dopo cambio piano terapeutico.
Buonasera, sono qui a scrivervi per un dubbio sulla scomparsa di mio nonno di 70 anni, da anni era affetto da una cardiomiopatia dilatativa, nell'ultimo anno la situazione si era aggravata, con frequenti bradicardie e pressione alle stelle, così abbiamo deciso di portarlo all'ospedale dove hanno riscontrato il seguente quadro clinico: PA 135/78 mm Hg FC 58/min supino FC in orto 66 bpm, dopo marcia veloce 88 bpm con sporadici battiti prematuri. SatO2 97%. Ritmo sinusale con FC 58 bpm, BBSB con durata del qrs di 140 ms; extrasistole ventricolari isolate con brevi tratti di bigeminismo; extrasistole sopraventricolari isolate.
Ecoscopia: Ventricolo sn dilatato (DTD 70 mm) con funzione sistolica ridotta EF ispettiva 35-40% - atrio sn dilatato - sezioni dx nella norma. Ectasia della radice aortica 41 mm, ascendente 36-38 mm; arco 34 mm- IAO +1-2/+4 - VCI piccola e collassante - Pattern mitralico da alterato rilasciamento con pressioni di riempimento ai limiti alti E/E' 13 - IT non campionabile.
Terapia precedente: ramipril 10 mg 1 cp - bisoprololo 1.25 mg 1 cp - fusoremide 25 mg 1 cp x 2- amlodipina 5 mg.
Variazione terapeutica: bisoprololo da 1.25 a 2.5 per 1 settimana, a seguito di nuova visita a 0.75 per 3 giorni poi stop.
La mia domanda è rivolta a questo cambio terapeutico, dato che l'infarto è avvenuto a 2 giorni dal cambio, mi chiedevo se magari potesse essere questo cambio la causa.
Il dottore di PS che ne ha constatato il decesso ha detto trattarsi di una probabile rottura cardiaca data l'assenza di onde dopo la tentata defibrillazione. Rcp cominciata dopo circa 5 min dall'evento. Grazie mille del gentile riscontro.
Ecoscopia: Ventricolo sn dilatato (DTD 70 mm) con funzione sistolica ridotta EF ispettiva 35-40% - atrio sn dilatato - sezioni dx nella norma. Ectasia della radice aortica 41 mm, ascendente 36-38 mm; arco 34 mm- IAO +1-2/+4 - VCI piccola e collassante - Pattern mitralico da alterato rilasciamento con pressioni di riempimento ai limiti alti E/E' 13 - IT non campionabile.
Terapia precedente: ramipril 10 mg 1 cp - bisoprololo 1.25 mg 1 cp - fusoremide 25 mg 1 cp x 2- amlodipina 5 mg.
Variazione terapeutica: bisoprololo da 1.25 a 2.5 per 1 settimana, a seguito di nuova visita a 0.75 per 3 giorni poi stop.
La mia domanda è rivolta a questo cambio terapeutico, dato che l'infarto è avvenuto a 2 giorni dal cambio, mi chiedevo se magari potesse essere questo cambio la causa.
Il dottore di PS che ne ha constatato il decesso ha detto trattarsi di una probabile rottura cardiaca data l'assenza di onde dopo la tentata defibrillazione. Rcp cominciata dopo circa 5 min dall'evento. Grazie mille del gentile riscontro.
[#1]
Purtroppo la morte aritmica e' la causa terminale frequentissima dei pazienti come suo nonno, con cardiomiopatia dilatativa.
La causa non e' certo nel cambio terapeutico, anzi perfettaemnte in accordo con le linee guida.
Un caro saluto
cecchini
La causa non e' certo nel cambio terapeutico, anzi perfettaemnte in accordo con le linee guida.
Un caro saluto
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#3]
Utente
Mi scusi dottore se la disturbo di nuovo ma la cosa che mi aveva messo questo dubbio è uno studio in cui veniva evidenziato che la sospensione improvvisa del beta bloccante poteva portare ad un infarto nei giorni seguenti, dunque mi chiedevo se il passaggio dai suoi soliti 1.25 poi a 2.50 ed infine drasticamente a 0.75 poteva aver creato uno squilibrio nel cuore. Le chiedo scusa per l'insistenza e le auguro una buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.3k visite dal 08/06/2018.
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