Introduzione stent non riuscita

Buongiorno, vi scrivo per sottoporvi un problema sorto a mio suocero e relativo all'inserimento di uno stent al cuore, 6 mesi fa. Premetto di non essere ferrata in materia e di parlare in seconda persona, quindi mi scuso per eventuali strafalcioni o errori di linguaggio tecnico. 6 mesi fa, ha subito inserimento di uno stent per una coronoria occlusa. In realtà ne hanno messi due, poichè dopo l'inserimento del primo si sono accorti che non era sufficiente alla rivascolarizzazione del sangue. Ieri si è sottoposto all'esame (credo si dica "sottosforzo") ed è risultato peggiorato addirittura più di prima dell'intervento.
Non sto' a dirvi il suo stato d'animo, poichè ha subito nel frattempo altre operazioni ed è veramente demoralizzato, anche perchè chiedendo al chirurgo spiegazioni gli è stato detto che questa cosa succede a 1 persona su 10...(è una proporzione inaccettabile...?!), aggiungendo che comunque gli stent non si possono rimuovere e alla sua domanda : "E quindi, cosa si può fare, spiegatemi cosa mi farete...?!", c'è stato un silenzio sconcertante. Vi scrivo quindi per capire un po' di più, per potergli dare un conforto in più e potergli dire che la cosa è risolvibile, ma non ho la specializzazione nel campo e un "stai tranquillo...si risolve..." non gli basta. Potete aiutarmi a capire un po' di più?. Grazie infinite!
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Dr. Luigi Marino Cardiochirurgo 6
Qualche volta l'angioplastica coronarica con impianto di stent può non dare i risultati sperati. Non bisogna spaventarsi. La cosa migliore da fare è sottoporsi a una nuova coronagrafia e a un consulto cardiochirurgico. Nella maggior parte delle volte è possibile con un bypass ovviare al problema in maniera ottimale.
Disponibile per ulteriori spiegazioni, cordiali saluti.

Dr. Luigi Marino

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Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
Ecco, per l'appunto, forse una risposta del genere avrebbe ovviato allo stato emotivo di mio suocero...La ringrazio, e vista la sua gentilezza ne approfitto...
lui non verrà sottoposto a nessuna visita, poichè gli è stato detto che lo riopereranno tra un mesetto , lei consiglierebbe comunque una visita da qualcun altro nel frattempo? Il chirurgo che lo ha operato non ha parlato di bypass, a quanto so' devono vedere cosa è successo e valutare, mi chiedevo se solo rioperandolo si può vedere cosa è avvenuto...so' che fra medici c'è una sorta di sotentamento reciproco, ma ho il terrore che sia in brutte mani e naturalmente non dirò mai il nome del chirurgo in questione...
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Dr. Luigi Marino Cardiochirurgo 6
Soltanto con una nuova coronarografia si potrà stabilire il grado della situazione. Non si può escludere in assoluto la possibilità di poter reintervenire o con una angioplastica o con un intervento prima di vedere il risultato della coronarografia. Penso che nel caso della persona che le appartiene stiano facendo i "passaggi" consueti, ossia far seguire a un ECG DA SFORZO positivo per ischemia un nuovo ricovero per CORONAROGRAFIA. Non le hanno parlato ancora della possibilità di un bypass perché è una eventualità e non una diretta conseguenza del problema. Per quanto riguarda la necessità di una visita potrebbe non essere necessaria mentre potrebbe essere importante, per dare un consiglio tecnico, poter vedere la coronarografia dell'angioplastica coronarica.
Le rinnovo i saluti.
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Attivo dal 2007 al 2011
Ex utente
La ringrazio per il tempo dedicatomi.
Tra l'altro mi chiedevo anche come mai non è stato usato uno stent medicato, che forse avrebbe aiutato nel suo caso...ma leggevo che l'utilizzo di uno piuttosto che un altro è oggetto di discussione, forse il fatto che lui usi il Comaudin ha escluso il medicato...?
La saluto e ancora grazie dell'attenzione concessami.