Tachicardia sinusale in wpw
Gentili medici iscritti,
sono un pz psichiatrico in tp con Efexor 225 rp, Daparox 20, Tavor 1,0 x 3, Sonirem la sera per dormire. Sono un soggetto aspramente ansioso-depressivo.
Sono portatore di WPW ma rarissimamente ho crisi di quella che penso essere TPSV, mai documentata, della durata di pochi secondi. Purtroppo invece mi porto dietro una tachicardia sinusale (apprezzata molte volte in PS) che è andata peggiorando negli ultimi mesi. Ho fatto l'errore di sentire 3 cardiologi diversi (sono molto ipocondriaco) e ho le idee molto confuse.
Di concerto con i loro pareri avevo cominciato a prendere metoprololo 25 mg, dopo un tentativo con bisoprololo andato male per diarrea. Anche il metoprololo mi ha dato diarrea forte e molto fastidiosa. Nessun medico mi ha spiegato se questa diarrea è semplicemente funzionale oppure se il farmaco possa effettivamente danneggiare l'intestino.
A questo punto uno dei tre cardiologi mi ha consigliato di non trattare la tachicardia, specialmente se non mi dà fastidio, un altro di passare a atenololo e il terzo di eventualmente provare nadololo o anche non trattare.
La frequenza cardiaca a riposo varia fra i 105-110 della mattina e i 90-95 della sera in media, con variazioni notevoli fra una misurazione e l'altra. Il problema è che appena faccio un minimo sforzo i battiti schizzano a 130 circa (non ho un cardiofrequenzimetro). Come sforzo intendo anche attendere alle faccende domestiche o lavarsi i denti. Questa estrema suscettibilità diminuisce di molto la sera, in cui il mio cuore sembrerebbe quasi normale.
Dopo tentativi maldestri di attività fisica i tempi di rientro del ritmo sono lunghissimi, e mi possono rimanere a 120 anche per ore. A me non darebbe nessun fastidio, niente affanno eccetera, ma solo la paura che non vada bene in generale e l'ossessione per misurarmi il battito in continuazione (il che lo fa aumentare ancora di frequenza).
Con 1/4 di metoprololo ottengo una frequenza di circa 85, e la sera anche sui 70.
Il medico di base non vuole segnarmi né il Verapamil né l'ivibradina, che sarebbero alternative valide.
Se potete darmi un parere. Grazie,
sono un pz psichiatrico in tp con Efexor 225 rp, Daparox 20, Tavor 1,0 x 3, Sonirem la sera per dormire. Sono un soggetto aspramente ansioso-depressivo.
Sono portatore di WPW ma rarissimamente ho crisi di quella che penso essere TPSV, mai documentata, della durata di pochi secondi. Purtroppo invece mi porto dietro una tachicardia sinusale (apprezzata molte volte in PS) che è andata peggiorando negli ultimi mesi. Ho fatto l'errore di sentire 3 cardiologi diversi (sono molto ipocondriaco) e ho le idee molto confuse.
Di concerto con i loro pareri avevo cominciato a prendere metoprololo 25 mg, dopo un tentativo con bisoprololo andato male per diarrea. Anche il metoprololo mi ha dato diarrea forte e molto fastidiosa. Nessun medico mi ha spiegato se questa diarrea è semplicemente funzionale oppure se il farmaco possa effettivamente danneggiare l'intestino.
A questo punto uno dei tre cardiologi mi ha consigliato di non trattare la tachicardia, specialmente se non mi dà fastidio, un altro di passare a atenololo e il terzo di eventualmente provare nadololo o anche non trattare.
La frequenza cardiaca a riposo varia fra i 105-110 della mattina e i 90-95 della sera in media, con variazioni notevoli fra una misurazione e l'altra. Il problema è che appena faccio un minimo sforzo i battiti schizzano a 130 circa (non ho un cardiofrequenzimetro). Come sforzo intendo anche attendere alle faccende domestiche o lavarsi i denti. Questa estrema suscettibilità diminuisce di molto la sera, in cui il mio cuore sembrerebbe quasi normale.
Dopo tentativi maldestri di attività fisica i tempi di rientro del ritmo sono lunghissimi, e mi possono rimanere a 120 anche per ore. A me non darebbe nessun fastidio, niente affanno eccetera, ma solo la paura che non vada bene in generale e l'ossessione per misurarmi il battito in continuazione (il che lo fa aumentare ancora di frequenza).
Con 1/4 di metoprololo ottengo una frequenza di circa 85, e la sera anche sui 70.
Il medico di base non vuole segnarmi né il Verapamil né l'ivibradina, che sarebbero alternative valide.
Se potete darmi un parere. Grazie,
[#1]
La ivabradina sarebbe un farmaco molto adatto a lei e privo si effetti collaterali.
Non è il suo meeixo a presceiverla ma il suo cardiologo..
arrivederci
Non è il suo meeixo a presceiverla ma il suo cardiologo..
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Ex utente
La ringrazio; il problema è che ormai i cardiologi mo hanno scaricato: uno non mi vuole più sentire, uno mi ha detto di andare al ps delle Molinetto e farmi togliere ogni dubbio è l'altro di rivolgermi a un centro di aritmologia. Comunque la prescrizione alla fine non passa attraverso il medico di base?
[#3]
Ex utente
Gentile Dr. Cecchini, mi scusi se replico. Ho cercato di prenotare una visita cardiologica da un professionista di cui mi fido, da cui sono andato in passato. Mi hanno detto però purtroppo non c'è posto fino praticamente a luglio. Nel frattempo ho una visita dal medico di base (martedì), ma "so già" che non vorrà prescrivermi ivabradina; accamperà dei motivi tecnici che sono al di fuori della mia portata, a cui quindi non potrò ribattere. Posso attendere fino a luglio o è pericoloso, per il cuore o per altri organi? Oggi ad esempio non ho tachicardia a riposo (84-88), nonostante non abbia preso il metoprololo. Anche da in piedi il cuore dopo un po' si attesta sui 100-105. Strano perché era da mesi che avevo il cuore in tachicardia. Dagli Ecg non risultavano anomalie per cui fosse pericoloso tenere la frequenza alta, altrimenti me lo avrebbero detto. Quindi volevo chiederle se nell'attesa della visita specialistica posso usare solo metoprololo al bisogno, tenendo presente che mi dà una diarrea profusa.
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 1.6k visite dal 23/05/2018.
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