Incapacità di fare respiri profondi a 15 anni

Buonasera, scrivo perché in famiglia siamo preoccupati per mia sorella di 15 anni.
In breve, due giorni fa ha accusato difficoltà respiratorie piuttosto lievi (si sentiva in affanno e non riusciva a fare respiri profondi). È stata sottoposta dal medico ad ecocardio, elettrocardiogramma, esami del sangue completi e tutto è risultato nella norma, ad eccezione dei valori della sideremia e della ferritina, bassi. L’emoglobina invece è normale. Le sono stati auscultati i polmoni, anche qui normale.
Ora sta assumendo Ferrograd per l’anemia, di cui comunque ha sempre sofferto, ma in parole povere i medici sono giunti alla conclusione che si tratta di asma dovuta al grave reflusso gastroesofageo in cura col Nexium (da 20 mg) di cui soffre, terapia che era stata sospesa e adesso iniziata di nuovo.
Ora lei, tra alti e bassi, non riesce a fare respiri profondi pur non sentendosi più in affanno. O meglio spiega di riuscire a farli ma non molto spesso, a volte ha la sensazione di non riuscire a riempire abbastanza i polmoni.
Lei comunque ammette di essersi “fissata” sulla cosa, è un po’ ansiosa ed apprensiva e teme di smettere di riuscire a respirare improvvisamente.
Secondo voi gli esami fatti sono sufficienti per escludere problemi cardiaci? So che non potete dire molto a distanza, ma la diagnosi fatta è compatibile con la sintomatologia? Consigliereste ulteriori analisi? Possiamo rasserenarla? Scusate per le troppe domande e grazie di cuore!
Cordiali saluti.
Dr.ssa Chiara Lestuzzi Cardiologo 1.5k 64
Direi che ha fatto sufficienti esami. Tra l'altro il tipo di dispnea che descrive fa pensare più a un'origine primitivamente polmonare che cardiaca.

Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)

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Risposta utile
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Mi scusi se la disturbo di nuovo, ma è possibile si tratti di reflusso come detto?
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Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
Salve,
le scrivo a distanza di tempo malgrado la situazione del respiro si sia completamente risolta.
Il problema attuale della ragazza è il terrore della morte improvvisa, iniziato ieri pomeriggio quando ha iniziato ad accusare un lieve senso di costrizione al petto, come solletico, ma il battito è nella norma e il medico curante non ritiene necessario approfondire con accertamenti. Purtroppo però mia sorella ora teme che possa accadere a lei come ad altre persone, risultate apparentemente sane e poi morte all'improvviso, mi rendo conto che è solo ansia ma non ho modo di tranquillizzarla.
Anch'io sono ipocondriaca come lei e mi sto curando, vorrei che anche lei potesse essere portata da uno psicologo e così sarà, però nel frattempo vorrei un parere esterno (anche se a distanza è impossibile dare risposte). Siamo cresciute entrambe in una famiglia di persone molto apprensive per le malattie e forse è per questo che entrambe siamo così ansiose!
Detto questo, è veramente possibile ciò che la ragazza teme? Dopo essersi sottoposta a quegli esami e senza sintomi eclatanti? Grazie di cuore.
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