Tachicardia e strascichi ormai insopportabili

Salve a tutti,

sono un uomo di 33 anni con un lavoro stabile e una vita serena che, finora, non ha mai avuto gravi problemi di salute.

Durante un periodo di forte stress (stavo preparando per la seconda volta un esame di stato) ho affrontato due situazioni difficili in rapida sequenza, un intervento all'intestino per mia madre e, nove giorni dopo, la morte di mia nonna.

Il giorno del lutto, era il 25 marzo, ho avuto un primo episodio di tachicardia che mi ha spaventato molto nel mentre, ma che ho lucidamente ridimensionato poi, per la sua evidente relazione con quanto stavo vivendo. Sei giorni dopo, inaspettato, è arrivato il secondo e ho iniziato a preoccuparmi.

Durante il mese di aprile, purtroppo, ho ceduto di schianto: gli episodi diurni sono spariti, ma nell'arco di tre settimane avrò avuto almeno tre risvegli notturni con tachicardia e palpitazioni, accompagnati dal terrore di morire di attacco cardiaco. Nelle ultime due settimane, grazie a un ritorno alla normalità, i disturbi sono un po' diminuiti, eccezion fatta per la notte scorsa, quando ho avuto un nuovo risveglio con la sensazione della palpitazione, per quanto più leggera delle altre.

Ora la situazione è la seguente: il mio ritmo cardiaco, perfetto da sdraiato e da seduto (circa 70 battiti), sale immediatamente anche a 100 ogni volta che assumo la posizione eretta, e non scende finché non mi adagio di nuovo. Inoltre, tutto il lato sinistro del torace, specialmente dopo le palpitazioni, è pervaso da un bruciore che raggiunge la schiena, e risente di fitte alle costole ormai da una settimana. Talvolta un leggero fastidio si irradia alla spalla e al bicipite sinistri.

Nel corso di questo mese ho effettuato un ecocardiogramma color doppler dove tutto viene definito "normale", risulta una valvola aortica "tricuspidata", un "minimo rigurgito privo di significato" della valvola mitrale, un "rigurgito tricuspidale dal quale si si stima normale pressione sistolica polmonare". Il cardiologo che mi ha visitato mi ha suggerito, come eventuali approfondimenti, un controllo del TSH e un ECG Holter 24 h.

Nel primo caso, il valore è risultato nella norma (0,944, range da 0,25 a 5,00) come tutti gli altri parametri delle completissime analisi del sangue che ho fatto.

Nel secondo risultano frequenze massima, minima e media di 125 (stavo svolgendo un'attività fisica leggera), 39 (dormivo) e 73 battiti al minuto; tre ectopie sopraventricolari e sei ventricolari (definite "sporadiche e isolate") sui 98.954 battiti registrati; una pausa massima di 1,73 secondi durante il sonno; ritmo sinusale; normale conduzione atrio-ventricolare; nessuna pausa patologica; nessuna variazione "del tratto ST" di significato ischemico; nessuna anomalia in corrispondenza di quanto riportato sul diario.

Come giudicate questi esami? C'è necessità di altri approfondimenti, anche alla luce dell'attuale sintomatologia toracica? La variazione del ritmo quando mi alzo è preoccupante?

Un sincero grazie per il consulto.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.5k 3.7k
sono tutti esami normali ed i suoi disturbi sono tipici degli attacchi di panico.
Che vanno curati

arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Grazie dottore.

Quale percorso terapeutico mi suggerisce di seguire per curare questi attacchi?

Le chiedo, inoltre, se ha qualche indicazione anche sui sintomi (bruciori, fitte, incremento della frequenza con l'attività fisica) che sto avvertendo in questo periodo.

La ringrazio di nuovo.
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.5k 3.7k
lo,specialista per gli attacchi di panico è lo psichiatra

senta cosa ne pensano i Colleghi qui sul sito

arrivederci
[#4]
Utente
Utente
Molto bene, esporrò il mio problema nell'altra sezione.

Le rinnovo soltanto quest'ultima richiesta di chiarimento: una differenza così ampia e sistematica tra la frequenza cardiaca in posizione di riposo (65-70) e quella in piedi (95-100) è davvero da considerare del tutto normale?

Mantenere la posizione perfettamente eretta a lungo mi provoca fastidio, e non le nego che questa situazione mi preoccupa abbastanza.

Grazie ancora.
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