Fibrillazione atriale, tachicardia ventricolare. apnee notturne
Mio padre, 63 anni, alto 1,91 metri e pesa 90kg, da un paio di anni soffre di fibrillazioni atriali. Dopo due cardioversioni non riuscite, ha continuato a prendere Coumadin, Metoprololo, Lasix e Lanoxin.
Nonostante la cura, aveva sempre il respiro affannoso, senza considerare il fatto che sentiva il suo cuore impazzire.
Decidiamo dunque di andare da un altro specialista in un altro ospedale. Poco prima di iniziare l'elettrocardiogramma sotto sforzo, con gli elettrodi già applicati, viene immediatamente fermato poiché stava avendo un episodio di tachicardia ventricolare non sostenuta.
Viene ricovero per 7 giorni, dove oltre agli esami di routine, viene sottoposto ad una coronarografia, che per fortuna non rileva nulla. Fa anche ad una risonanza magnetica per valutare eventuali miocarditi o tumori, ma anche in questo caso per fortuna l'esame non rileva nulla.
Alla fine di questo ricovero a mio padre viene dunque detto che oltre alla fibrillazioni atriali, ormai permanenti, soffre di tachicardie ventricolari non sostenute, ha qualche extrasistole e infine che ha 4 valvole su 4 che vanno dal grado III al grado IV (ora non riesco ad essere molto precisa sulle valvole poiché non ho le carte qui con me in ogni caso sulle valvole i dottori stessi sono stati poco chiari, non spiegandoci bene se la situazione fosse grave tale da pensare ad una operazione a breve termine o meno).
Lo dimettono lasciandogli come cura: Metoprololo, Lasix e Eliquis.
Con la paura che avessero trascurato lo stato delle valvole e con il fatto che mio padre stava sempre peggio, abbiamo deciso di andare da un altro specialista ancora e quindi in un altro ospedale (specialista n°3 ospedale n°3).
Quest'ultimo Dottore dove siamo stati è stato molto scrupoloso e oltre al Holter (che fino ad ora nessuno gli aveva fatto fare) gli ha prescritto l'esame della polisonnografia e le nostre domande hanno avuto risposta.
Inoltro il referto: Sindrome da Apnea Notturna di grado grave. Eventi respiratoria di tipo prevalentemente ostruttivo associati ad episodi di desaturazione di grado medio-grave. Si segnalano episodi di bradicardia notturna.
Vorrei chiedervi se con l'aiuto della CPAP si possono contenere le aritmie e quindi arrestare questo declino del cuore di mio padre o se è inutile la CPAP poiché i danni sono già stati fatti al cuore e sono irreversibili. Se, nonostante l'anticoagulante e tutte le medicine che prende per contenere le aritmie, rischia comunque l'infarto o l'ictus a causa delle apnee. Infine vi chiedo se mi consigliate una visita da un Neurologo. Grazie per l'attenzione.
Nonostante la cura, aveva sempre il respiro affannoso, senza considerare il fatto che sentiva il suo cuore impazzire.
Decidiamo dunque di andare da un altro specialista in un altro ospedale. Poco prima di iniziare l'elettrocardiogramma sotto sforzo, con gli elettrodi già applicati, viene immediatamente fermato poiché stava avendo un episodio di tachicardia ventricolare non sostenuta.
Viene ricovero per 7 giorni, dove oltre agli esami di routine, viene sottoposto ad una coronarografia, che per fortuna non rileva nulla. Fa anche ad una risonanza magnetica per valutare eventuali miocarditi o tumori, ma anche in questo caso per fortuna l'esame non rileva nulla.
Alla fine di questo ricovero a mio padre viene dunque detto che oltre alla fibrillazioni atriali, ormai permanenti, soffre di tachicardie ventricolari non sostenute, ha qualche extrasistole e infine che ha 4 valvole su 4 che vanno dal grado III al grado IV (ora non riesco ad essere molto precisa sulle valvole poiché non ho le carte qui con me in ogni caso sulle valvole i dottori stessi sono stati poco chiari, non spiegandoci bene se la situazione fosse grave tale da pensare ad una operazione a breve termine o meno).
Lo dimettono lasciandogli come cura: Metoprololo, Lasix e Eliquis.
Con la paura che avessero trascurato lo stato delle valvole e con il fatto che mio padre stava sempre peggio, abbiamo deciso di andare da un altro specialista ancora e quindi in un altro ospedale (specialista n°3 ospedale n°3).
Quest'ultimo Dottore dove siamo stati è stato molto scrupoloso e oltre al Holter (che fino ad ora nessuno gli aveva fatto fare) gli ha prescritto l'esame della polisonnografia e le nostre domande hanno avuto risposta.
Inoltro il referto: Sindrome da Apnea Notturna di grado grave. Eventi respiratoria di tipo prevalentemente ostruttivo associati ad episodi di desaturazione di grado medio-grave. Si segnalano episodi di bradicardia notturna.
Vorrei chiedervi se con l'aiuto della CPAP si possono contenere le aritmie e quindi arrestare questo declino del cuore di mio padre o se è inutile la CPAP poiché i danni sono già stati fatti al cuore e sono irreversibili. Se, nonostante l'anticoagulante e tutte le medicine che prende per contenere le aritmie, rischia comunque l'infarto o l'ictus a causa delle apnee. Infine vi chiedo se mi consigliate una visita da un Neurologo. Grazie per l'attenzione.
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Cerco di risponderle con ordine:
1- se il paziente ha presentato f.a. parossistiche ed un episodio di TV in terapia con metoprololo significa che questo famaco non lo protegge da tali aritmie e forse il piu' indicato sarebbe l'amiodarone.
2- sarebbe importante avere il referto dell'ecocolordoppler cardiaco per sapere sia la reale situazione delle valvole che altrio parametri indispensabili per poter espirimere una opinione corretta
3 la CPAP non crea grossi problemi cardiaci e quindi la puo' impiegare
4 la possibilita' di una embolia in terapia con Coumadi e' estremamente remota , ma occorre che l' INR sia attentamente controllato e mantenuto tra 2,5 e 3.
Arrivederci
cecchini
1- se il paziente ha presentato f.a. parossistiche ed un episodio di TV in terapia con metoprololo significa che questo famaco non lo protegge da tali aritmie e forse il piu' indicato sarebbe l'amiodarone.
2- sarebbe importante avere il referto dell'ecocolordoppler cardiaco per sapere sia la reale situazione delle valvole che altrio parametri indispensabili per poter espirimere una opinione corretta
3 la CPAP non crea grossi problemi cardiaci e quindi la puo' impiegare
4 la possibilita' di una embolia in terapia con Coumadi e' estremamente remota , ma occorre che l' INR sia attentamente controllato e mantenuto tra 2,5 e 3.
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 2.9k visite dal 17/04/2018.
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