Fibrillazione striale parossistica dopo parecchi anni
All'età di 36 anni ho iniziato a soffrire di FA parossistica, dopo alcuni medici non molto competenti ho trovato il cardiologo giusto che mi ha sottoposto a terapia con flecainide 100 +100 (Almarytm) e extrasistoli e FA non sono più comparse. Tentativo di interrompere dopo due anni a cui ha fatto seguito un anno senza problemi ed un altro con 4 episodi. Ripreso Almarytm nessun problema futuro. Ho 53 anni ora e faccio sport soprattutto in estate. Quest'ultima ho notato che il mio battito a riposo lentamente è diminuito arrivando a circa 40/45 di notte. Ho avuto quindi un episodio. Poi di nuovo nessun problema. Quest'inverno però ho cominciato a camminare 3-4 volte alla settimana e in seguito anche a correre per 2-3 volte e fare esercizi addominali. Ho ernia iatale e gli esercizi addominali credo l'abbiano accentuata poiché ho cominciato ad avere frequenti pause/extrasistoli. In questo periodo anche reflusso gastrico.che ho poi cominciato a curare.Il mio battito notturno è tornato a scendere (circa 40 di notte fino a 31 documentato da Holter) e da li ho avuto 2 episodi. Tornando dal cardiologo (cui facevo visite ogni 2 anni) mi ha cambiato terapia con Frequil 100, diminuendo quindi la quantità di principio attivo per contrastare la bradicardia, dicendomi di evitare di correre. Extrasistoli sono terminate ma ho avuto altri 2 episodi. Si è deciso quindi di portare Frequil a 150 con il risultato di avere un ulteriore episodio dopo 3 giorni e battito notturno sotto i 40 spesso. Ho visto sul foglio illustrativo che Frequil non va bene con bradicardia grave. Non so più come uscirne e vorrei tornare alla situazione di prima dove con 2 pasticchette ho condotto na vita normalissima per oltre 10 anni. Vorrei evitare l'ablazione a causa di alcuni rischi che comunque si corrono.
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Innanzitutto lei dovrebbe essere già da tempo sotto anticoagulante orale per il rischio tromboembolico che lei ha elevato.
Per ciò che riguarda la profilassi antiaritmica è verosimile che invecchiando anche il suo sistema di conduzione peggiori nel senso che ciò che era tollerato prima come frequenza oggi lo sia di meno.
Può eventualmente provare a cambiare antiaritmico ma riterrei indispensabile , per la sua sicurezza, una terapia anticoagulante orale
Arrivederci
Per ciò che riguarda la profilassi antiaritmica è verosimile che invecchiando anche il suo sistema di conduzione peggiori nel senso che ciò che era tollerato prima come frequenza oggi lo sia di meno.
Può eventualmente provare a cambiare antiaritmico ma riterrei indispensabile , per la sua sicurezza, una terapia anticoagulante orale
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.4k visite dal 19/03/2018.
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