Utilità di integratori al Riso rosso.
Egregio dottore, ho 38 anni, e sono da sempre affetto da ipercolesterolemia probabilmente ereditaria (da padre). Nelle ultime analisi i valori sui quali ho posto l'attenzione sono i seguenti:
Colesterolo tot: 205 mg/dL
HDL: 48.2 mg/dL
LDL calcolato: 142 mg/dL
Trigliceridi: 76.4 mg/dL
Data la relativa giovane età, il mio curante non vede il caso di cominciare una terapia a vita con statine di sintesi, anche a basso dosaggio, e mi ha consigliato di assumere degli integratori al riso rosso fermentato (monacolina K), con lo scopo di ridurre il rischio all'apparato cardiocircolatorio. Sto assumendo un integratore che ho acquistato sul web, da un noto sito affidabile, basandomi unicamente sulle opinioni degli utenti e dalle certificazioni del prodotto. Ho deciso di lasciar passare 2 o 3 mesi e di provare a effettuare di nuovo delle analisi del sangue per vedere se i valori migliorano.
La mia domanda è: essendo (probabilmente) un problema genetico, ha senso assumere questi integratori per lunghi(ssimi) periodi, con il rischio di veder di nuovo tornare i valori a livelli preoccupanti non appena si smette? Queste sostanze non curano né risolvono il problema, ma se ho ben capito lo tamponano. Per fare una metafora, mi sembra di stare su una barchetta con un buco sul fondo, e avere in mano un bicchierino con il quale butto fuori l'acqua: certo, resto a galla, ma passo la vita a buttare fuori l'acqua e il buco rimane sempre là.
Una seconda domanda è se secondo lei sono più efficaci integratori al riso rosso, oppure sarebbe meglio optare per quelli contenenti olio di pesce (omega 3, 6, 9), che aiuterebbero il mio problema anche se , immagino, con altri meccanismi.
La ringrazio in anticipo se vorrà dedicare un po' del suo tempo per rispondermi.
Distinti saluti.
Colesterolo tot: 205 mg/dL
HDL: 48.2 mg/dL
LDL calcolato: 142 mg/dL
Trigliceridi: 76.4 mg/dL
Data la relativa giovane età, il mio curante non vede il caso di cominciare una terapia a vita con statine di sintesi, anche a basso dosaggio, e mi ha consigliato di assumere degli integratori al riso rosso fermentato (monacolina K), con lo scopo di ridurre il rischio all'apparato cardiocircolatorio. Sto assumendo un integratore che ho acquistato sul web, da un noto sito affidabile, basandomi unicamente sulle opinioni degli utenti e dalle certificazioni del prodotto. Ho deciso di lasciar passare 2 o 3 mesi e di provare a effettuare di nuovo delle analisi del sangue per vedere se i valori migliorano.
La mia domanda è: essendo (probabilmente) un problema genetico, ha senso assumere questi integratori per lunghi(ssimi) periodi, con il rischio di veder di nuovo tornare i valori a livelli preoccupanti non appena si smette? Queste sostanze non curano né risolvono il problema, ma se ho ben capito lo tamponano. Per fare una metafora, mi sembra di stare su una barchetta con un buco sul fondo, e avere in mano un bicchierino con il quale butto fuori l'acqua: certo, resto a galla, ma passo la vita a buttare fuori l'acqua e il buco rimane sempre là.
Una seconda domanda è se secondo lei sono più efficaci integratori al riso rosso, oppure sarebbe meglio optare per quelli contenenti olio di pesce (omega 3, 6, 9), che aiuterebbero il mio problema anche se , immagino, con altri meccanismi.
La ringrazio in anticipo se vorrà dedicare un po' del suo tempo per rispondermi.
Distinti saluti.
[#1]
Lei NON ha una ipercolesterolemia da trattare con alcun farmaco od integratore
Riduca il suo sovrappeso, cammini a passo svelto un'ora al giorno
Questo si
Arrivederci
cecchini
Riduca il suo sovrappeso, cammini a passo svelto un'ora al giorno
Questo si
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.6k visite dal 06/03/2018.
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