Problemi cardiaci o altro?
Gentili dottori, sono un ragazzo di 19 anni, sei mesi fa durante sessione di studio molto intensa prima degli esami di stato e ha seguito di alcuni eventi spiacevoli motivo di stress, provai con pelle quello è il mio medico diagnostico come attacco di panico cioè un senso di pressione a livello toracico improvvisa accompagnata da mancanza di fiato irrequietezza e sudorazione.
Dopo fermi fatto visitare appunto dal dottore e dopo aver ricevuto i risultati delle mie analisi del sangue, questa distanza di qualche settimana se non mese, i sintomi sì attenuaRono per un periodo non sfociando in attacchi violenti, anche se la perenne una sensazione di vuoto alla testa sbandamento è quasi confusione.
Un paio di mesi fa mi svegliai la notte a distanza di forse uno o due mesi dalla scomparsa sintomi sopra descritti e ebbi appunto una crisi che mi spavento molto. Da quel giorno e per molti giorni la pressione al torace quando più quando meno rimase persistente, senza abbandonarmi mai.
Iniziai delle sedute dallo psicologo che ormai vanno avanti da circa tre o quattro settimane una volta a settimana.
Dopo la seconda seduta durante una normale giornata durante la visione di un film al cinema iniziai a sentire la sensazione di pressione ed irrequietezza che si manifestarono in modo non violento fino la fine del film. Finito quest'ultimo la sensazione si fece più stringente e durante il ritorno, ero con la mia ragazza, in super strada si fece intenso al punto di farmi fermare spaventato a morte, infatti quella sera andai al pronto soccorso e mi fecero un elettrocardiogramma risultato nella norma.
Raccontato il tutto al mio psicologo e visto l'esito dell'elettrocardiogramma iniziai sul serio prendere in siderazione l'idea che potesse essere tutto un problema legato all'ansia nonostante continuassi a provare costantemente sintomi vari tra i quali anche disagio a livello toracico con dolori di ogni tipo, anche alle braccia, intermittenti ma continuativi durante tutta la giornata.
La settimana successiva andò leggermente meglio.Ma mentre andavo dallo psicologo, questo martedì mattina sempre in superstrada sono stato colto di nuovo da un attacco.Mi ha preso quasi all'improvviso, perchè ho provato i sintomi seppur leggermente, per tutto il viaggio ed è stato terribile, sento come un qualcosa che si muove all'interno del petto e si comprime.
dopo essere andato dallo psicologo, la sera stessa sono tornato in pronto soccorso, mi sono svegliato di notte all'improvviso con questa sensazione opprimente, sudorazione e brividi, la mi hanno fatto un elettrocardiogramma e le analisi del santue, tra cui le analisi della troponina, tutto nella norma.
da quel giorno i dolori, il senso di disagio al torace, l'oppressione sono aumentati, sento ogni tanto un battito del cuore, più forte degli altri in gola e la notte mi sveglio che sto malissimo...
Vorrei solo sapere se posso escludere problemi cardiaci o di origine organica...o se sarebbe opportuno fare altri esami...
Dopo fermi fatto visitare appunto dal dottore e dopo aver ricevuto i risultati delle mie analisi del sangue, questa distanza di qualche settimana se non mese, i sintomi sì attenuaRono per un periodo non sfociando in attacchi violenti, anche se la perenne una sensazione di vuoto alla testa sbandamento è quasi confusione.
Un paio di mesi fa mi svegliai la notte a distanza di forse uno o due mesi dalla scomparsa sintomi sopra descritti e ebbi appunto una crisi che mi spavento molto. Da quel giorno e per molti giorni la pressione al torace quando più quando meno rimase persistente, senza abbandonarmi mai.
Iniziai delle sedute dallo psicologo che ormai vanno avanti da circa tre o quattro settimane una volta a settimana.
Dopo la seconda seduta durante una normale giornata durante la visione di un film al cinema iniziai a sentire la sensazione di pressione ed irrequietezza che si manifestarono in modo non violento fino la fine del film. Finito quest'ultimo la sensazione si fece più stringente e durante il ritorno, ero con la mia ragazza, in super strada si fece intenso al punto di farmi fermare spaventato a morte, infatti quella sera andai al pronto soccorso e mi fecero un elettrocardiogramma risultato nella norma.
Raccontato il tutto al mio psicologo e visto l'esito dell'elettrocardiogramma iniziai sul serio prendere in siderazione l'idea che potesse essere tutto un problema legato all'ansia nonostante continuassi a provare costantemente sintomi vari tra i quali anche disagio a livello toracico con dolori di ogni tipo, anche alle braccia, intermittenti ma continuativi durante tutta la giornata.
La settimana successiva andò leggermente meglio.Ma mentre andavo dallo psicologo, questo martedì mattina sempre in superstrada sono stato colto di nuovo da un attacco.Mi ha preso quasi all'improvviso, perchè ho provato i sintomi seppur leggermente, per tutto il viaggio ed è stato terribile, sento come un qualcosa che si muove all'interno del petto e si comprime.
dopo essere andato dallo psicologo, la sera stessa sono tornato in pronto soccorso, mi sono svegliato di notte all'improvviso con questa sensazione opprimente, sudorazione e brividi, la mi hanno fatto un elettrocardiogramma e le analisi del santue, tra cui le analisi della troponina, tutto nella norma.
da quel giorno i dolori, il senso di disagio al torace, l'oppressione sono aumentati, sento ogni tanto un battito del cuore, più forte degli altri in gola e la notte mi sveglio che sto malissimo...
Vorrei solo sapere se posso escludere problemi cardiaci o di origine organica...o se sarebbe opportuno fare altri esami...
[#1]
Carissimo,
La descrizone degli attacchi è davvero tipoca degli attacchi di panico. Indagare insistendo sul cuore rischia di essere furviante.
Piuttosto, ha provato a chiedere allo psicologo se non ritenga opportuno inviarla anche a uno psichiatra che potrebbe prescrivere una terapia farmacologica da utilizzare magari quando ha attacchi più forti, in attesa che il percorso psicoterapico dia risultati stabili?
Le faccio tanti auguri,
La descrizone degli attacchi è davvero tipoca degli attacchi di panico. Indagare insistendo sul cuore rischia di essere furviante.
Piuttosto, ha provato a chiedere allo psicologo se non ritenga opportuno inviarla anche a uno psichiatra che potrebbe prescrivere una terapia farmacologica da utilizzare magari quando ha attacchi più forti, in attesa che il percorso psicoterapico dia risultati stabili?
Le faccio tanti auguri,
Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)
[#3]
Credo che sia no una manifestazione di un substrato di ansia continua. Del tutto comprensibile, perealtro.
Gli attacchi di panico sono una situazioen assolutamente angosciante, e tra un attacco e l'altro è normale che uno stia "all'erta" nel timore di un nuovo episodio. Abbia fiducia, comunque: si possono curare, una volta trovata la chiave giusta.
Gli attacchi di panico sono una situazioen assolutamente angosciante, e tra un attacco e l'altro è normale che uno stia "all'erta" nel timore di un nuovo episodio. Abbia fiducia, comunque: si possono curare, una volta trovata la chiave giusta.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 906 visite dal 19/02/2018.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.