Installazione pacemaker in 80enne
Buongiorno, a seguito di alcuni episodi di perdita di coscienza verificatisi a luglio, a distanza di poche ore l'uno dall'altro, mio padre, di anni 79, a seguito di indagini diagnostiche multiple (TAC, ECG, Elettroencefalogramma, visita neurologica e cardiologica, nonchè monitoraggio notturno presso unità OBI del PS ) non hanno evidenziato nessuna causa organica.per cui hanno prescritto ulteriori esami quali l'Ecg Holter
e, in caso di esito negativo, il Tilt Test, entrambi sono stati effettuati e, a seguito di risultati non allarmanti.
A livello precauzionale gli è stato impiantato un monitor cardiaco interno; ieri pomeriggio sono stati scaricati i dati registrati sul monitor dai quali è emerso che si sono verificati due brevi episodi di arresto cardiaco, 10 secondi cadauno, in data 25/08 e 19/11, durante le ore di riposo notturno; pertanto il cardiologo avrebbe consigliato la rimozione del monitor e l'inserimento di un pacemaker per aiutare il battito cardiaco, che pare essere anche un po' rallentato.
Mio padre per ora gode di buona salute, guida l'automobile, è assolutamente lucido e vitale, svolge addirittura attività di volontariato presso l'Associazione Malati Oncologici, con funzione di controllo e verifica delle cartelle cliniche, essendo un ex farmacista; compirà però 80 anni il prossimo giugno, per cui io sono un po' preoccupata per eventuali rischi connessi all'intervento, e per eventuali ripercussioni sul suo stile di vita (potrà continuare a guidare l'automobile?) per cui chiedo a voi se la mia preoccupazione può essere fondata o meno e se condividete la proposta del cardiologo.
Vi ringrazio per l'attenzione e per un'eventuale risposta.
Grazie e cordiali saluti.
Cecilia
e, in caso di esito negativo, il Tilt Test, entrambi sono stati effettuati e, a seguito di risultati non allarmanti.
A livello precauzionale gli è stato impiantato un monitor cardiaco interno; ieri pomeriggio sono stati scaricati i dati registrati sul monitor dai quali è emerso che si sono verificati due brevi episodi di arresto cardiaco, 10 secondi cadauno, in data 25/08 e 19/11, durante le ore di riposo notturno; pertanto il cardiologo avrebbe consigliato la rimozione del monitor e l'inserimento di un pacemaker per aiutare il battito cardiaco, che pare essere anche un po' rallentato.
Mio padre per ora gode di buona salute, guida l'automobile, è assolutamente lucido e vitale, svolge addirittura attività di volontariato presso l'Associazione Malati Oncologici, con funzione di controllo e verifica delle cartelle cliniche, essendo un ex farmacista; compirà però 80 anni il prossimo giugno, per cui io sono un po' preoccupata per eventuali rischi connessi all'intervento, e per eventuali ripercussioni sul suo stile di vita (potrà continuare a guidare l'automobile?) per cui chiedo a voi se la mia preoccupazione può essere fondata o meno e se condividete la proposta del cardiologo.
Vi ringrazio per l'attenzione e per un'eventuale risposta.
Grazie e cordiali saluti.
Cecilia
[#1]
La scelta di mettere un PM e' inevitabile: suo padre e' a rischio per se' e per gli altri.
Non gli faccia guidare l'auto fino all'impianto.
Una volta posizionato il PM potra' condurre un regime di vita perfettamente normale e sicuro.
Arrivederci
cecchini
Non gli faccia guidare l'auto fino all'impianto.
Una volta posizionato il PM potra' condurre un regime di vita perfettamente normale e sicuro.
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Grazie dottore,
poiché mio padre russa nel sonno, il medico di base gli avrebbe prescritto, prima dell'impianto un'indagine pneumologica, che indaghi eventuali apnee notturne, per la quale tuttavia vi sono tempi di attesa intorno ai 4 mesi, mi interrogo sull'opportunità di tale visita che rallenterebbe l'installazione del PM, consigliata dal cardiologo per fine mese di febbraio...potrebbe darmi un parere in merito? Grazie e buona serata
poiché mio padre russa nel sonno, il medico di base gli avrebbe prescritto, prima dell'impianto un'indagine pneumologica, che indaghi eventuali apnee notturne, per la quale tuttavia vi sono tempi di attesa intorno ai 4 mesi, mi interrogo sull'opportunità di tale visita che rallenterebbe l'installazione del PM, consigliata dal cardiologo per fine mese di febbraio...potrebbe darmi un parere in merito? Grazie e buona serata
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 7.5k visite dal 06/02/2018.
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