BEV frequente da un giorno qualsiasi
Salve,
da quasi una settimana, improvvisamente, ho iniziato a sentire delle “extrasistole”, che ogni tanto mi capitava di avvertire (un paio di volte al mese), molto frequentemente durante la giornata. Con frequenza intendo che passano magari diversi minuti in cui non sento niente e a volte sento più extrasistole anche ravvicinate nel giro di pochi secondi. Ho notato che la notte prima di addormentarmi, di solito, non avverto questi episodi.
Avevo fatto lo scorso anno una visita cardiologica completa di eco per controllo visto che a mio babbo e stata diagnosticata la sindrome di brugada (anche se tutti i cardiologi che ha visto non sono esattamente concordi). Tutto nella norma tranne un minimo prolasso mitralico che lo specialista ha detto di ignorare tranquillamente.
Un mesetto o due dopo visita sportiva per attività non agonistica con tracciato (non sotto sforzo) nella norma.
Oggi mi reco dal dottore (visto che la cosa ha iniziato a preoccuparmi) che mi fa fare ECG urgente e intanto prescrive visita cardiologica e Holter.
Dal tracciato risultano:
- Tachicardia sinusale 101 (ero piuttosto agitato, di norma, anche in questi giorni, ho 60-70);
- ventricologramma nei limiti;
- recuperi nei limiti;
- QTC bella norma;
- BEV 1 plate (mi pare sia scritto così).
Il dottore mi aveva detto che se fossero state BESV potevo dormire sonni tranquilli, mentre in questo caso fare gli accertamenti già prescritti e in caso di tachicardia o comunque se sento extrasistole continue ravvicinate tipo cuore che galoppa andare al pronto soccorso.
Inoltre di fare esami del sangue per la funzionalità tiroidea.
Mi sto davvero preoccupando, non avendo mai avuto problemi prima... E avendo BEV piuttosto che BESV... a ogni sussulto del cuore mi agito. È un periodo di forte stress psicologico e fisico per me, dormo anche relativamente poco (6 ore a notte) e sono sempre di corsa. Poco più di due settimane fa ho perso mio nonno e forse l’evento mi si sta metabolizzando ora. Lo stress può essere una causa o può scatenare solo BESV?
Nel frattempo è meglio se sospendo ogni tipo di sport (corro sporadicamente e adesso sono fermo da tre mesi per una piccola frattura a un dito di un piede)?
Se penso che potrei rischiare qualcosa di infausto mi agito, sia per me che per mia mamma che sta affrontando il lutto di suo padre.
Grazie infinite.
da quasi una settimana, improvvisamente, ho iniziato a sentire delle “extrasistole”, che ogni tanto mi capitava di avvertire (un paio di volte al mese), molto frequentemente durante la giornata. Con frequenza intendo che passano magari diversi minuti in cui non sento niente e a volte sento più extrasistole anche ravvicinate nel giro di pochi secondi. Ho notato che la notte prima di addormentarmi, di solito, non avverto questi episodi.
Avevo fatto lo scorso anno una visita cardiologica completa di eco per controllo visto che a mio babbo e stata diagnosticata la sindrome di brugada (anche se tutti i cardiologi che ha visto non sono esattamente concordi). Tutto nella norma tranne un minimo prolasso mitralico che lo specialista ha detto di ignorare tranquillamente.
Un mesetto o due dopo visita sportiva per attività non agonistica con tracciato (non sotto sforzo) nella norma.
Oggi mi reco dal dottore (visto che la cosa ha iniziato a preoccuparmi) che mi fa fare ECG urgente e intanto prescrive visita cardiologica e Holter.
Dal tracciato risultano:
- Tachicardia sinusale 101 (ero piuttosto agitato, di norma, anche in questi giorni, ho 60-70);
- ventricologramma nei limiti;
- recuperi nei limiti;
- QTC bella norma;
- BEV 1 plate (mi pare sia scritto così).
Il dottore mi aveva detto che se fossero state BESV potevo dormire sonni tranquilli, mentre in questo caso fare gli accertamenti già prescritti e in caso di tachicardia o comunque se sento extrasistole continue ravvicinate tipo cuore che galoppa andare al pronto soccorso.
Inoltre di fare esami del sangue per la funzionalità tiroidea.
Mi sto davvero preoccupando, non avendo mai avuto problemi prima... E avendo BEV piuttosto che BESV... a ogni sussulto del cuore mi agito. È un periodo di forte stress psicologico e fisico per me, dormo anche relativamente poco (6 ore a notte) e sono sempre di corsa. Poco più di due settimane fa ho perso mio nonno e forse l’evento mi si sta metabolizzando ora. Lo stress può essere una causa o può scatenare solo BESV?
Nel frattempo è meglio se sospendo ogni tipo di sport (corro sporadicamente e adesso sono fermo da tre mesi per una piccola frattura a un dito di un piede)?
Se penso che potrei rischiare qualcosa di infausto mi agito, sia per me che per mia mamma che sta affrontando il lutto di suo padre.
Grazie infinite.
[#1]
Guardi se lei avverte extrasistoli la cosa piu' intelligente da fare e' programmare un Holter cardiaco delle 24 ore per valutare tipo ed incidenza delle aritmie.
Non vedo tuttavia motivo di preoccupazione
Arrivederci
cecchini
Non vedo tuttavia motivo di preoccupazione
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Salve,
grazie mille per la risposta.
Ho appuntamento per l’holter i primi di aprile, spero non sia troppo in là, altrimenti cercherò una via privata.
Con lo specialista di fiducia la prima disponibilità in intramoenia è a fine mese.
Cercherò di trovare una visita prima, sperando di riuscirci, nel frattempo non so come comportarmi, se continuare la vita di sempre o se adottare alcune cautele.
Grazie.
grazie mille per la risposta.
Ho appuntamento per l’holter i primi di aprile, spero non sia troppo in là, altrimenti cercherò una via privata.
Con lo specialista di fiducia la prima disponibilità in intramoenia è a fine mese.
Cercherò di trovare una visita prima, sperando di riuscirci, nel frattempo non so come comportarmi, se continuare la vita di sempre o se adottare alcune cautele.
Grazie.
[#5]
Utente
Salve,
ho effettuato la visita cardiologica qualche giorno fa dallo specialista di fiducia (fiducia che ripongono anche la maggior parte dei medici della zona e oltre) che mi aveva visitato anche due anni fa (visto che avevo iniziato a fare un po' di sport - corsetta 2-3 volte alla settimana, nuoto) da una vita normalmente sedentaria e circa 6-7 anni fa (per un controllo generale perché il curante aveva trovato un leggero soffio durante una visita).
La visita (ECG, ecodoppler) non ha rilevato anomalie, se non un lieve prolasso mitralico (peraltro già rilevato nelle visite precedenti, rimasto immutato) al quale il cardiologo non ha mai dato importanza (la valvola chiude perfettamente) e mi ha sempre detto che non ci sarebbe stato neanche bisogno di ulteriori controlli in futuro.
Durante la visita ha rilevato uno stato tachicardico e pressione rialzata dovuta all'ansia (di norma ho 60-70 battiti al minuto, ero agitato ed ero intorno ai 100), che mi ha ricontrollato a fine visita una volta tranquillizzato.
Durante la visita non sono state rilevate aritmie (mentre le ho avute durante la giornata sia prima che dopo).
Le conclusioni sono state che non vede problemi, posso riprendere a fare attività fisica (non sono agonista, mi piace correre sui 5 km a passo tranquillo, da un anno ho iniziato equitazione), non ritiene necessario eseguire test ergometrico e Holter. Casomai mi consigliava di verificare eventuale reflusso gastroesofageo, che potrebbe dare questi sintomi. In caso i sintomi mi avessero dato fastido, in ogni caso, di ricontattarlo per procedere ad una terapia con betabloccanti esclusivamente per alleviare i sintomi, poi da rivalutare ed eventualemnte interrompere.
Gli ho anche spiegato che ultimamente è stato un periodo di stress, tensione, ho anche avuto purtroppo una perdita in famiglia (circa due settimana prima dell'inizio delle aritmie).
Gli ho comunicato che il curante mi aveva prescritto di effettuare l'Holter e visto che avevo preso l'appuntamento di farlo e di rivederci una volta effettuato.
Più tranquillo, sono andato dal curante che ha piena fiducia nel cardiologo, che aveva già contattato e col quale condivide. Chiedo se è il caso di sentire anche un aritmologo, ma mi dice che non ci vede nessuna urgenza.
Nel frattempo faccio esami del sangue che risultano perfetti, tra i quali VES, emocromo, CPK, protidogramma, funzionalità renale, TSH, glicemia, colesterolo. Non mi ha fatto eseguire elettroliti. Le urine invece evidenziano elettroforesi altissima e tracce di cellule epiteliali squamose e non, quindi terapia con Monuril e controllo con urinocoltura e ecografia addome completo.
Durante la stessa visita riprende il discorso BEV e mi dice che non è normale, comunque, averne a 35 anni e che quindi farebbe la visita aritmologica (che avrò a metà marzo), l'Holter che lo vede necessario, mi dice che lo stress non c'entra niente con le BEV (mentre potrebbe essere un fattore scatenante in caso di extrasistole sopraventricolari), nel frattempo di stare tranquillo, ma di non fare sforzi e di limitare al massimo l'attività fisica (così dovrò saltare un paio di escursioni già programmate, suppongo anche riprendere equitazione), e che se l'Holter riporta meno di 760 extrasistole va bene, mentre se sono superiori devo prendere i betabloccanti.
Queste parole, in discordanza con quanto mi aveva detto precedentemente, mi hanno fatto allarmare non poco... e a questo punto non so più come comportarmi, specialmente prima di visita aritmologica e Holter.
Non so neanche, a questo punto, se consultare un altro cardiologo e se indirizzarmi a qualcuno, nella scelta, che abbia esperienza anche di medicina dello sport ed abbia in ambulatorio un cicloergometro.
Scusi il lungo messaggio, ma sono completamente disorientato.
Grazie mille.
ho effettuato la visita cardiologica qualche giorno fa dallo specialista di fiducia (fiducia che ripongono anche la maggior parte dei medici della zona e oltre) che mi aveva visitato anche due anni fa (visto che avevo iniziato a fare un po' di sport - corsetta 2-3 volte alla settimana, nuoto) da una vita normalmente sedentaria e circa 6-7 anni fa (per un controllo generale perché il curante aveva trovato un leggero soffio durante una visita).
La visita (ECG, ecodoppler) non ha rilevato anomalie, se non un lieve prolasso mitralico (peraltro già rilevato nelle visite precedenti, rimasto immutato) al quale il cardiologo non ha mai dato importanza (la valvola chiude perfettamente) e mi ha sempre detto che non ci sarebbe stato neanche bisogno di ulteriori controlli in futuro.
Durante la visita ha rilevato uno stato tachicardico e pressione rialzata dovuta all'ansia (di norma ho 60-70 battiti al minuto, ero agitato ed ero intorno ai 100), che mi ha ricontrollato a fine visita una volta tranquillizzato.
Durante la visita non sono state rilevate aritmie (mentre le ho avute durante la giornata sia prima che dopo).
Le conclusioni sono state che non vede problemi, posso riprendere a fare attività fisica (non sono agonista, mi piace correre sui 5 km a passo tranquillo, da un anno ho iniziato equitazione), non ritiene necessario eseguire test ergometrico e Holter. Casomai mi consigliava di verificare eventuale reflusso gastroesofageo, che potrebbe dare questi sintomi. In caso i sintomi mi avessero dato fastido, in ogni caso, di ricontattarlo per procedere ad una terapia con betabloccanti esclusivamente per alleviare i sintomi, poi da rivalutare ed eventualemnte interrompere.
Gli ho anche spiegato che ultimamente è stato un periodo di stress, tensione, ho anche avuto purtroppo una perdita in famiglia (circa due settimana prima dell'inizio delle aritmie).
Gli ho comunicato che il curante mi aveva prescritto di effettuare l'Holter e visto che avevo preso l'appuntamento di farlo e di rivederci una volta effettuato.
Più tranquillo, sono andato dal curante che ha piena fiducia nel cardiologo, che aveva già contattato e col quale condivide. Chiedo se è il caso di sentire anche un aritmologo, ma mi dice che non ci vede nessuna urgenza.
Nel frattempo faccio esami del sangue che risultano perfetti, tra i quali VES, emocromo, CPK, protidogramma, funzionalità renale, TSH, glicemia, colesterolo. Non mi ha fatto eseguire elettroliti. Le urine invece evidenziano elettroforesi altissima e tracce di cellule epiteliali squamose e non, quindi terapia con Monuril e controllo con urinocoltura e ecografia addome completo.
Durante la stessa visita riprende il discorso BEV e mi dice che non è normale, comunque, averne a 35 anni e che quindi farebbe la visita aritmologica (che avrò a metà marzo), l'Holter che lo vede necessario, mi dice che lo stress non c'entra niente con le BEV (mentre potrebbe essere un fattore scatenante in caso di extrasistole sopraventricolari), nel frattempo di stare tranquillo, ma di non fare sforzi e di limitare al massimo l'attività fisica (così dovrò saltare un paio di escursioni già programmate, suppongo anche riprendere equitazione), e che se l'Holter riporta meno di 760 extrasistole va bene, mentre se sono superiori devo prendere i betabloccanti.
Queste parole, in discordanza con quanto mi aveva detto precedentemente, mi hanno fatto allarmare non poco... e a questo punto non so più come comportarmi, specialmente prima di visita aritmologica e Holter.
Non so neanche, a questo punto, se consultare un altro cardiologo e se indirizzarmi a qualcuno, nella scelta, che abbia esperienza anche di medicina dello sport ed abbia in ambulatorio un cicloergometro.
Scusi il lungo messaggio, ma sono completamente disorientato.
Grazie mille.
[#6]
Cerchiamo di non drammatizzare.
Il limite poi de3lle 760 extra non so dove il cardiologo l'abbia studiato , forse sui BAci Perugina...
Un cuore normale puo' avere migliaia di extrasistoli.
Lei non deve fare alcuna ulteriore visita cardiologica ma applicare un banalissimo HOlter cardiaco senza rinunciare ad alcuna escursione
Arrivederci
Il limite poi de3lle 760 extra non so dove il cardiologo l'abbia studiato , forse sui BAci Perugina...
Un cuore normale puo' avere migliaia di extrasistoli.
Lei non deve fare alcuna ulteriore visita cardiologica ma applicare un banalissimo HOlter cardiaco senza rinunciare ad alcuna escursione
Arrivederci
[#7]
Utente
Buongiorno,
aggiorno la mia situazione.
Effettuata anche visita aritmologica inviato dal curante, lo specialista mi conferma che per attività fisica non agonistica non ci sono problemi e che la vede casomai salutare, a patto che nel test ergometrico non ci siano problemi sotto sforzo.
Mio babbo ha un sindrome di Brugada di tipo 2 (converta a tipo 1 dopo test ajmalina), quindi mi esegue ECG normale e al 2°-3° spazio intercostale dove compare RrR' senza pattern.
Ci rivedremo con i risultati di Holter e test ergometrico tra un mesetto, mi consiglia di eseguire dopo che ci saremo rivisti test alla flecanide giusto per stare tranquilli e chiudere il quadro (perché non all'ajmalina a questo punto?), prevedendo un inquadramento comunque a basso rischio anche se dovesse essere positivo.
Risultato test ergometrico:
"Test ergometrico massimale negativo per ischemia miocardica inducibile da sforzo. Non sintomi. Tre extrasistoli ventricolari isolate all'inizio dell'esame, poi scomparse con lo sforzo."
(Ho eseguito fino a 210W, a 240W dopo pochi secondi ero troppo stanco).
Holter:
"Ritmo sinusale con normali variazioni cicardiane della frequenza. Assenza di pause. Un solo battito prematuro sopraventricolare. Extrasistolia ventricolare non ripetitiva sintomatica (vedi diario): 275 BEV monomorfi non precoci (morfologia a BBD con asse verticale). Trend ST senza modificazioni di significato patologico."
Ho riportato il tutto al curante il quale sostiene che anche se le extrasistole sono poche (meno di 750 - continua a tirar fuori questa cifra), ma sono di origine ventricolare e quindi potenzialmente pericolose e, comunque, non è un quadro normale perché "se si prende un gruppo di persone della tua età il 99% non ce l'ha", che eviterebbe di fare sforzi (no salite in bicicletta, no partite di calcetto, no sport agonistico... cosa che non faccio) e, soprattutto, non si prende la responsabilità di fari il certificato medico per attività NON agonistica, cosa che praticamente mi preclude tutto, compresa equitazione che ho iniziato da un anno e per la quale ho bisogno di un certifcato. Dice di non fare una vita da malato, ma in pratica non posso di fatto fare una vita normale. E se voglio un certificato andare dal medico dello sport SPERANDO che in quel momento non ce l'abbia durante il tracciato... rimango basito.
Non so più che pesci prendere e come uscire da questa situazione. Non so neanche come mai sono iniziate queste extrasistole e se c'è un qualche modo per mandarle via.
Mi scuso per il messaggio lungo, grazie mille per la pazienza e la cortesia.
aggiorno la mia situazione.
Effettuata anche visita aritmologica inviato dal curante, lo specialista mi conferma che per attività fisica non agonistica non ci sono problemi e che la vede casomai salutare, a patto che nel test ergometrico non ci siano problemi sotto sforzo.
Mio babbo ha un sindrome di Brugada di tipo 2 (converta a tipo 1 dopo test ajmalina), quindi mi esegue ECG normale e al 2°-3° spazio intercostale dove compare RrR' senza pattern.
Ci rivedremo con i risultati di Holter e test ergometrico tra un mesetto, mi consiglia di eseguire dopo che ci saremo rivisti test alla flecanide giusto per stare tranquilli e chiudere il quadro (perché non all'ajmalina a questo punto?), prevedendo un inquadramento comunque a basso rischio anche se dovesse essere positivo.
Risultato test ergometrico:
"Test ergometrico massimale negativo per ischemia miocardica inducibile da sforzo. Non sintomi. Tre extrasistoli ventricolari isolate all'inizio dell'esame, poi scomparse con lo sforzo."
(Ho eseguito fino a 210W, a 240W dopo pochi secondi ero troppo stanco).
Holter:
"Ritmo sinusale con normali variazioni cicardiane della frequenza. Assenza di pause. Un solo battito prematuro sopraventricolare. Extrasistolia ventricolare non ripetitiva sintomatica (vedi diario): 275 BEV monomorfi non precoci (morfologia a BBD con asse verticale). Trend ST senza modificazioni di significato patologico."
Ho riportato il tutto al curante il quale sostiene che anche se le extrasistole sono poche (meno di 750 - continua a tirar fuori questa cifra), ma sono di origine ventricolare e quindi potenzialmente pericolose e, comunque, non è un quadro normale perché "se si prende un gruppo di persone della tua età il 99% non ce l'ha", che eviterebbe di fare sforzi (no salite in bicicletta, no partite di calcetto, no sport agonistico... cosa che non faccio) e, soprattutto, non si prende la responsabilità di fari il certificato medico per attività NON agonistica, cosa che praticamente mi preclude tutto, compresa equitazione che ho iniziato da un anno e per la quale ho bisogno di un certifcato. Dice di non fare una vita da malato, ma in pratica non posso di fatto fare una vita normale. E se voglio un certificato andare dal medico dello sport SPERANDO che in quel momento non ce l'abbia durante il tracciato... rimango basito.
Non so più che pesci prendere e come uscire da questa situazione. Non so neanche come mai sono iniziate queste extrasistole e se c'è un qualche modo per mandarle via.
Mi scuso per il messaggio lungo, grazie mille per la pazienza e la cortesia.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.9k visite dal 05/02/2018.
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