Embolia polmonare post intervento
Gentili Specialisti,
Chiedo consulto per la situazione che sta attraversando mia nonna di 79 anni.
Anamnesi: Da giovane si ustionó le gambe,che ancora oggi presentano colore violaceo; talvolta indossava calze “restringenti”. Pregressa pericardite curata. Normalmente prendeva farmaci contro l’ipertensione e calcieparina. I problemi iniziano circa 15 giorni fa, quando ha iniziato ad accusare forti dolori intestinali che, dopo opportuna diagnosi, si sono conclusi con un intervento di urgenza in anestesia totale per occlusione intestinale, con rimozione di una parte di intestino necrotico. L’intevento sembrava essere andato a buon fine, sebbene appariva talora spaesata e sebbene dormisse molto durante il giorno. Circa una settimana dopo l’intervento, ha cominciato a respirare molto male, in maniera affaticata, apparire palesemente in fibrillazione e continuare a dormire quasi tutto il giorno. La nuova diagnosi è stata di Embolia polmonare. Nei giorni scorsi ha continuato a respirare allo stesso modo, quando la svegliavamo dal sonno si sentiva spaesata e aveva un filo di voce, finché all’improvViso non si svegliava in seguito alla nostra sollecitazione. È stato da allora che è stata trasferita in terapia intensiva, respira con ventilatore meccanico. Le condizioni appaiono le medesime nei vari Giorni. La terapia è farmacologica.
Le mie domande sono: a cosa pensate sia dovuta l’ embolia? E soprattutto, ci sono delle possibilità che la terapia faccia effetto ? Di solito entro quando si possono notare i miglioramenti? Sono già passati tre giorni in condizioni stazionarie. Grazie del vostro aiuto.
Chiedo consulto per la situazione che sta attraversando mia nonna di 79 anni.
Anamnesi: Da giovane si ustionó le gambe,che ancora oggi presentano colore violaceo; talvolta indossava calze “restringenti”. Pregressa pericardite curata. Normalmente prendeva farmaci contro l’ipertensione e calcieparina. I problemi iniziano circa 15 giorni fa, quando ha iniziato ad accusare forti dolori intestinali che, dopo opportuna diagnosi, si sono conclusi con un intervento di urgenza in anestesia totale per occlusione intestinale, con rimozione di una parte di intestino necrotico. L’intevento sembrava essere andato a buon fine, sebbene appariva talora spaesata e sebbene dormisse molto durante il giorno. Circa una settimana dopo l’intervento, ha cominciato a respirare molto male, in maniera affaticata, apparire palesemente in fibrillazione e continuare a dormire quasi tutto il giorno. La nuova diagnosi è stata di Embolia polmonare. Nei giorni scorsi ha continuato a respirare allo stesso modo, quando la svegliavamo dal sonno si sentiva spaesata e aveva un filo di voce, finché all’improvViso non si svegliava in seguito alla nostra sollecitazione. È stato da allora che è stata trasferita in terapia intensiva, respira con ventilatore meccanico. Le condizioni appaiono le medesime nei vari Giorni. La terapia è farmacologica.
Le mie domande sono: a cosa pensate sia dovuta l’ embolia? E soprattutto, ci sono delle possibilità che la terapia faccia effetto ? Di solito entro quando si possono notare i miglioramenti? Sono già passati tre giorni in condizioni stazionarie. Grazie del vostro aiuto.
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L'embolia polmonare e' una complicanza temibile di interventi chirurgici: il trauma dell'intervento, la immobilizzazione a letto, la disidratazione sono tutti fattori di rischio.
Solitamente i pazienti di questo tipo vengono trattati in maniera profilattica con eparina a basso peso molecolare (anche se, purtroppo, spesso a dosi non congrue).
Difficile parlare di questo caso, dal momento che non so l'entita' della embolia polmonare (massiva oppure limitata ad alcuni segmenti polmonari).
La terapia consiste in eparina poi embicata con anticoagulanti orali.
Arrivederci
Solitamente i pazienti di questo tipo vengono trattati in maniera profilattica con eparina a basso peso molecolare (anche se, purtroppo, spesso a dosi non congrue).
Difficile parlare di questo caso, dal momento che non so l'entita' della embolia polmonare (massiva oppure limitata ad alcuni segmenti polmonari).
La terapia consiste in eparina poi embicata con anticoagulanti orali.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 8.8k visite dal 04/01/2018.
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