Extrasistoli ventricolari e run
Buongiorno, volevo chiedere un consulto circa la situazione seguente. Mio padre, di 86 anni, a marzo scorso scopre, per caso, di soffrire di extrasistole. Abbiamo fatto un holter delle 24 ore e sono emerse circa 7000 extrasistroli ventricolari polimorfe, con un run di 8 battiti e blocco atrio-ventricolare di grado 1, non pause patologiche, QRS nella norma . Abbiamo eseguito altri controlli del caso tra cui ecocardiogramma che risulta nella norma sia per conformazione di atri e ventricoli e sia per FE e anche uno studio elettrofisiologico endocavitario in un clinica specialistica. Durante lo SEF sono state indotte delle aritmie ventricolari a cui il cuore di mio padre ha risposto sempre bene. Alle dimissioni come terapia è stato prescritto Sotalolo 20 mg al mattino e 20 mg alla sera, poi adeguato a 40 mg al mattino e 20 mg alla sera. Per sei mesi è andato tutto bene perché gli holter di controllo non hanno evidenziato extrasistoli ventricolari pericolose. Però da un mese circa abbiamo notato un aumento della frequenza cardiaca a riposo e quindi abbiamo ripetuto holter, il quale ha fatto emergere la presenza di extrasistole sopraventricolari e ventricolari. Le sopraventricolari erano poche organizzare anche in run, mentre le ventricolari erano 480 con un run di 9 battiti. L'aritmologo che lo ha visitato ha cambiato totalmente terapia sostituendo il sotalolo con il metropololo da 100 mg, dapprima 1/2 mattina e metà alla sera ma poi ridotta a causa dell'ipotensione indotta dal farmaco a 1/4 al mattino e 1/4 alla sera. Adesso i BEV sono di nuovo presenti con una frequenza più elevata del solito. Abbiamo ripetuto anche ecocardiogramma che non evidenzia problemi rilevanti con una normale FE. Vorrei chiedere come mai queste extrasistoli si sono ripresentate e come sia possibile che non esiste un farmaco che agisca definitivamente sul problema? Voi siete d'accordo con il cambio di terapia passando dal sotalolo al metoprololo? In questi casi il metoprololo è appropriato? Grazie in anticipo.
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Non è facile risponderle da lontano senza poter adeguatamente valutare il caso, ma il metoprololo è un betabloccante puro, mentre il sotalolo è un antiaritmico di classe 3 con effetto betabloccante e questo giustificherebbe la miglior risposta al sotalolo che non al metoprololo. Per quanto riguarda l'altra parte della sua domanda, ebbene no, non esiste un farmaco che agisca definitivamente sul problema (magari).
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#2]
Utente
Grazie mille per la risposta.
Volevo comunque chiederle se da quanto da me descritto la situazione di mio padre è preoccupante oppure no ed inoltre se con il metoprololo la situazione non migliora, anzi peggiora, si può tornare a prendere il sotalolo? Anche perchè mi è sembrato strano un cambiamento radicale della terapia e non un adeguamento del dosaggio del sotalolo. Grazie in anticipo.
Volevo comunque chiederle se da quanto da me descritto la situazione di mio padre è preoccupante oppure no ed inoltre se con il metoprololo la situazione non migliora, anzi peggiora, si può tornare a prendere il sotalolo? Anche perchè mi è sembrato strano un cambiamento radicale della terapia e non un adeguamento del dosaggio del sotalolo. Grazie in anticipo.
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.3k visite dal 12/12/2017.
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