Betabloccante a 18 anni?
Buonasera dottori,
Premetto di essere una ragazza particolarmente ansiosa (da sempre) e proprio per questo vado regolarmente da una psicoterapeuta. Ad ogni modo ho iniziato da poco ad andare in palestra e per questo ho dovuto fare un elettrocardiogramma da sforzo. "Il test da sforzo non ha evidenziato segni attuali di ridotta riserva coronarica", max FC/bpm 184/min , max PA*FC 138/80 mmHg/min.
Il problema che ha riscontrato il cardiologo, però, è stata una tachicardia piuttosto alta in quanto all'inizio del test i battiti erano a 138.
Purtroppo so che è tutta colpa dell'ansia e anche lui l'ha confermato. Per questo mi ha prescritto mezza compressa di Sequacor 1,25 al giorno "Solo per farti stare meglio, non perchè tu abbia qualche malattia al cuore".
Io a questo punto ho un sacco di domande che non sono riuscita a porre sul momento perchè ero un attimo confusa:
1. Mettiamo che i miei battiti aumentino solo in alcuni momenti della giornata (es. Prima di un compito in classe), in tutti gli altri momenti i battiti saranno più bassi del normale a causa di questi betabloccanti? E non sarebbe "pericoloso" per un corpo abituato ad una frequenza più alta?
2. Andando in palestra, dovrei tenere qualche accorgimento? Dato che facendo attività fisica i battiti devono aumentare, non aumenterebbero per questi farmaci?
3. Il corpo si abitua all'assunzione di questi farmaci? Cioè se io dovessi, un giorno in cui magari avrò risolto i problemi di ansia, smetterli, il mio corpo ne risentirebbe?
4. Ci sono effetti collaterali da tenere presenti?
5. Dovrei cambiare qualche abitudine che potrebbe "interferire" con questi medicinali (Ad esempio l'assunzione di alcol che, tralaltro, nel mio caso non è affatto frequente ma mi capita, facciamo una media di due o tre volte al mese, di bere magari un po di vino con gli amici)?
Credo di aver finito con i miei dubbi, scusatemi per il disturbo, buona serata!
Premetto di essere una ragazza particolarmente ansiosa (da sempre) e proprio per questo vado regolarmente da una psicoterapeuta. Ad ogni modo ho iniziato da poco ad andare in palestra e per questo ho dovuto fare un elettrocardiogramma da sforzo. "Il test da sforzo non ha evidenziato segni attuali di ridotta riserva coronarica", max FC/bpm 184/min , max PA*FC 138/80 mmHg/min.
Il problema che ha riscontrato il cardiologo, però, è stata una tachicardia piuttosto alta in quanto all'inizio del test i battiti erano a 138.
Purtroppo so che è tutta colpa dell'ansia e anche lui l'ha confermato. Per questo mi ha prescritto mezza compressa di Sequacor 1,25 al giorno "Solo per farti stare meglio, non perchè tu abbia qualche malattia al cuore".
Io a questo punto ho un sacco di domande che non sono riuscita a porre sul momento perchè ero un attimo confusa:
1. Mettiamo che i miei battiti aumentino solo in alcuni momenti della giornata (es. Prima di un compito in classe), in tutti gli altri momenti i battiti saranno più bassi del normale a causa di questi betabloccanti? E non sarebbe "pericoloso" per un corpo abituato ad una frequenza più alta?
2. Andando in palestra, dovrei tenere qualche accorgimento? Dato che facendo attività fisica i battiti devono aumentare, non aumenterebbero per questi farmaci?
3. Il corpo si abitua all'assunzione di questi farmaci? Cioè se io dovessi, un giorno in cui magari avrò risolto i problemi di ansia, smetterli, il mio corpo ne risentirebbe?
4. Ci sono effetti collaterali da tenere presenti?
5. Dovrei cambiare qualche abitudine che potrebbe "interferire" con questi medicinali (Ad esempio l'assunzione di alcol che, tralaltro, nel mio caso non è affatto frequente ma mi capita, facciamo una media di due o tre volte al mese, di bere magari un po di vino con gli amici)?
Credo di aver finito con i miei dubbi, scusatemi per il disturbo, buona serata!
[#1]
il beta bloccante nella donna non crea alcun problema
rimango peroplesso del fatto che una donna cosi giovane abbia bisogno di un farmaco.
ma evidentemente il suo cardiologo avra le sue ragioni
cecchini
rimango peroplesso del fatto che una donna cosi giovane abbia bisogno di un farmaco.
ma evidentemente il suo cardiologo avra le sue ragioni
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 5.1k visite dal 11/12/2017.
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