Coumadin post ablazione paziente anziano
Buongiorno,
Ho 86 anni, sono fabico/anemico, e nel 1998 sono stato operato d'urgenza per aneurisma rotto al tripode celiaco risolto senza protesi e febbraio del 2016 ho fatto l'ablazione per fletter atriale. Da allora assumo Coumadin con INR sempre tra 2 e 3 e nonostante questo
si sono verificati diversi episodi a mio avviso da non sottovalutare:
- improvvisa fuoriuscita di sangue dal naso durante la notte;
- presenza di sangue nel muco per tosse grassa;
- formazione di una bolla di circa 2 cm in bocca che poi nel giro di qualche ora si è riassorbita spontaneamente.
Per tutti questi episodi ovviamente mi sono recato al pronto soccorso e fatti i dovuti controlli e visite dall'otorino la risposta è stata: fragilità capillare.
Perché a distanza di quasi due anni ancora nessun medico sostituisce il Coumadin con un altro farmaco, nonostante dietro suggerimento di uno dei cardiologi che ho consultato mi abbia consigliato un holter e sia risultato buono e il rimo sinusale?
Qualche giorno fa durante la visita di controllo la cardiologa ha finalmente prospettato la volontà di sostituirlo con l'aspirina o cardioaspirina ma a causa del favismo, ci sono pareri contrastanti e l'ematologo consultato è perplesso.
La mia domanda è questa:
avrei bisogno di un'attenta valutazione, fatta da cardiologo ed ematologo insieme, dei rischi benefici soprattutto in considerazione della grave emorragia di 19 anni fa, della mia età, dell' anemia e degli episodi di cui sopra. L'ablazione e la mancanza di recidive a quasi due anni non basta per sostituire il Coumadin con un'altra farmaco? Nel mio caso specifico sarebbe più adeguato un altro anticoagulante oppure un antiaggregante? La sostituzione non deve essere fatta per evitarmi solo i prelievi periodici, non mi importa questo. Mi importa invece di non rischiare emmoraggie serie e fatali.
Non ho diabete, non ho colesterolo.
Attualmente assumo: Quark 5 mg (1 al mattino + 1 la sera), Congescor 1,5 mg al mattino, Lasix 2 volte alla settimana, Coumadin 1 compressa 5 mg oppure 1+1/4 al giorno secondo schema.
Ringrazio e saluto cordialmente.
Ho 86 anni, sono fabico/anemico, e nel 1998 sono stato operato d'urgenza per aneurisma rotto al tripode celiaco risolto senza protesi e febbraio del 2016 ho fatto l'ablazione per fletter atriale. Da allora assumo Coumadin con INR sempre tra 2 e 3 e nonostante questo
si sono verificati diversi episodi a mio avviso da non sottovalutare:
- improvvisa fuoriuscita di sangue dal naso durante la notte;
- presenza di sangue nel muco per tosse grassa;
- formazione di una bolla di circa 2 cm in bocca che poi nel giro di qualche ora si è riassorbita spontaneamente.
Per tutti questi episodi ovviamente mi sono recato al pronto soccorso e fatti i dovuti controlli e visite dall'otorino la risposta è stata: fragilità capillare.
Perché a distanza di quasi due anni ancora nessun medico sostituisce il Coumadin con un altro farmaco, nonostante dietro suggerimento di uno dei cardiologi che ho consultato mi abbia consigliato un holter e sia risultato buono e il rimo sinusale?
Qualche giorno fa durante la visita di controllo la cardiologa ha finalmente prospettato la volontà di sostituirlo con l'aspirina o cardioaspirina ma a causa del favismo, ci sono pareri contrastanti e l'ematologo consultato è perplesso.
La mia domanda è questa:
avrei bisogno di un'attenta valutazione, fatta da cardiologo ed ematologo insieme, dei rischi benefici soprattutto in considerazione della grave emorragia di 19 anni fa, della mia età, dell' anemia e degli episodi di cui sopra. L'ablazione e la mancanza di recidive a quasi due anni non basta per sostituire il Coumadin con un'altra farmaco? Nel mio caso specifico sarebbe più adeguato un altro anticoagulante oppure un antiaggregante? La sostituzione non deve essere fatta per evitarmi solo i prelievi periodici, non mi importa questo. Mi importa invece di non rischiare emmoraggie serie e fatali.
Non ho diabete, non ho colesterolo.
Attualmente assumo: Quark 5 mg (1 al mattino + 1 la sera), Congescor 1,5 mg al mattino, Lasix 2 volte alla settimana, Coumadin 1 compressa 5 mg oppure 1+1/4 al giorno secondo schema.
Ringrazio e saluto cordialmente.
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I nuovi anticoagulanti orali hanno dimostrato di avere un rischio emorragico inferiore al coumadin, e molti cardiologi ormai li prescrivono volentieri, sempre che non ci siano controindicazioni. Peraltro, se il ritmo è stabile (e se le dimensioni dell'atrio sinistro non sono molto aumentate) si può anche pensare di togliere l'anticoagulante.
Magari aggiungendo una vera profilassi antiaritmica (il Congescor non credo serva a molto).
L'aspirina non è una buona alternativa, e credo che non eviterebbe i piccoli sanguinamenti.
Ha mai fatto dette terapie per rinforzare i capillari (con flavonoidi)?
Certo che per tutto questo ci vuole una valutazione clinica completa.
Magari aggiungendo una vera profilassi antiaritmica (il Congescor non credo serva a molto).
L'aspirina non è una buona alternativa, e credo che non eviterebbe i piccoli sanguinamenti.
Ha mai fatto dette terapie per rinforzare i capillari (con flavonoidi)?
Certo che per tutto questo ci vuole una valutazione clinica completa.
Dr. Chiara Lestuzzi
Cardiologia, Centro di Riferimento Oncologico (CRO), IRCCS, Aviano (PN)
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.9k visite dal 03/12/2017.
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