Fibrillazione atriale e colicisti
Salve, ho 53 anni e nel 2011 mi è venuta la tachicardia sinusale e prendevo un betabloccante e un ansiolitico ma avevo lo stesso delle crIsi che passavano aumentando il dosaggio. Ho problemi di acidità e di digestione e ho fatto una ecografia all'addome e ho scoperto di avere i calcoli alla colicisti .Adesso mi è venuta la fibrillazione atriale e sono in cura, ho fatto l'holter 24 ore e ho avuto un episodio durante la registrazione.Il cuore è sano , ho problemi di reflusso e di colon irritabile, sono stata in cura ma non ho concluso niente, sono in premenopausa. Adesso prendo omeprazolo , un antiritmico e l'ansiolitico. Ho scritto perché vorrei sapere se i calcoli possono causare fibrillazione o quale dei miei disturbi me la fa venire. Ringrazio anticipatamente .Distinti saluti.
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i calcoli della colecisti possono essere una spina irritativa che facilita in cuori predisposti una fibrillazione.
si faccia operare e poi verifichera se la f.a. dovesse ricomparire.
Intando tolga la colecisti
arrivederci
si faccia operare e poi verifichera se la f.a. dovesse ricomparire.
Intando tolga la colecisti
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
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Utente
La ringrazio per la sua celere risposta , vorrei aggiungere che ho problemi di anemia e carenza di ferro a causa della premenopausa. Lo stress e l'anemia possono essere anch'esse causa di fibrillazione ? Anche lo squilibrio ormonale? Ogni tanto mi capita di avere extrasistole dopo cena o quando sto troppo a digiuno, premetto che finora i dottori avevano attribuito la tachicardia, che adesso è fibrillazione, allo stress e al reflusso e anche a una ernia iatale ancora da accertare. La ringrazio anticipatamente per la risposta che mi vorrà inviare. La saluto cordialmente.
[#4]
Utente
Sì un dottore mi aveva dato questa terapia anticoagulante ma non essendo in menopausa ho avuto emorragia e ho sospeso .Il cardiologo che mi ha in cura adesso non ha ritenuto necessaria questa terapia , non essendo un soggetto a rischio, le mie analisi sono a posto, tranne l'anemia.La tiroide va bene e anche la colecisti è funzionante. Tempo fa ho chiesto un colsulto di gastroenterologia, qua su Medicitalia, e un suo collega leggendo il referto della mia ecografia , mi ha consigliato di operami solo in caso di coliche. Io non so cosa fare perché non c'è la certezza che la fibrillazione passi dopo l'intervento. Mi hanno sconsigliato di fare l'ablazione o altri interventi, solo cura farmacologica. Grazie per la sua disponibilità e se vorrà darmi qualche altro consiglio sarà ben accetto. La saluto.
[#5]
Innanzitutto e' sciocco aspettare di avere coliche o diventare gialli come limoni con il rischio di pancreatite ed operarsi di urgenza quando la colecistectomia per via laparoscopica puo' essere programmata tranquillamente.
Se lei ha episodi di fibrillazione atriale , scatenati da colelitiasi o meno non importa, lei e' a rischio di embolie anche gravi, ed il fatto che non sia in menopausa non e' certo una controindicazione.
Le embolie cerebrali (o anche intestinali) sono il vero rischio grave di chi presenta episodi di f.a. parossistica e per questo la terapia anticoagulante e' vivamente consigliata.
L'ablazione NON e' affatto sconsigliata, anzi e' da suggerire quando il paziente non riesce , con la terapia farmacologica antiaritmica, a dominare gli episodi aritmici.
Queste non sono mie opinioni, ma sono linee guida alle quali ogni cardiologo dovrebbe attenersi e che vanno consigliate ai pazienti, perche' la salute e' loro e non dei medici.
Questo era doveroso per me scriverle, dopo di che ovviamente lei puo' fare cio' che crede opportuno.
Cordialmente
cecchini
Se lei ha episodi di fibrillazione atriale , scatenati da colelitiasi o meno non importa, lei e' a rischio di embolie anche gravi, ed il fatto che non sia in menopausa non e' certo una controindicazione.
Le embolie cerebrali (o anche intestinali) sono il vero rischio grave di chi presenta episodi di f.a. parossistica e per questo la terapia anticoagulante e' vivamente consigliata.
L'ablazione NON e' affatto sconsigliata, anzi e' da suggerire quando il paziente non riesce , con la terapia farmacologica antiaritmica, a dominare gli episodi aritmici.
Queste non sono mie opinioni, ma sono linee guida alle quali ogni cardiologo dovrebbe attenersi e che vanno consigliate ai pazienti, perche' la salute e' loro e non dei medici.
Questo era doveroso per me scriverle, dopo di che ovviamente lei puo' fare cio' che crede opportuno.
Cordialmente
cecchini
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 13.8k visite dal 28/11/2017.
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