Pressione, battiti e betabloccanti
Salve dottori,
mi rivolgo a voi perché, a seguito di una visita cardiologica, mi è stata indicata una terapia da seguire, della quale però non sono molto convinto.
Qualche mese fa, avendo dolori al petto che si protraevano ormai da settimane, decisi di sottopormi alla visita di un cardiologo; Il referto di quella visita evito di riportarlo perché per me è praticamente illeggibile, ma in sostanza il dottore mi dice che il cuore è strutturalmente sano e che questi dolori sono dovuti al reflusso gastroesofageo della quale soffro da tempo.
Mi viene consigliato (a parte sport e smettere di fumare) di fare comunque delle analisi del sangue (generiche più ormoni tiroidei) e un ecg da sforzo.
Le analisi risultano tutte nella norma e le conclusioni della prova da sforzo sono: "Test massimale (96% FCMT) negativo per segni e sintomi di ischemia miocardica inducibile. Scarso controllo cronotropo e pressorio. Non aritmie sognificative"
Successivamente ho fatto visionare questi test al cardiologo, il quale mi dice che l'aumento improvviso di battiti e pressione durante l'ecg da sforzo è causata da un eccesso di adrenalina, e che oltre a smettere di fumare e fare più sport avrei dovuto prendere per tre mesi CONGESCOR 2.5 mg, una volta al giorno.
Dopo questa lunga premessa, vorrei quindi capire se questa è una terapia indicata per la mia situazione, e se effettivamente c'è la necessità di prendere questo medicinale, ma sopratutto se la mia condizione è preoccupante o meno.
Inoltre vorrei sapere se questa mia condizione è risolvibile con un aumento dell'attività fisica e la rimozione totale delle sigarette, senza quindi ricorrere a farmaci.
Per chiarezza, sottolineo che non sto cercando/chiedendo una terapia, ma solo dei chiarimenti, perché in questo momento non mi sento di prendere questi medicinali per mesi e comunque, tutto questo, un pò mi spaventa.
In ogni caso ringrazio tutti voi per l'attenzione e per tutto il lavoro che fate.
mi rivolgo a voi perché, a seguito di una visita cardiologica, mi è stata indicata una terapia da seguire, della quale però non sono molto convinto.
Qualche mese fa, avendo dolori al petto che si protraevano ormai da settimane, decisi di sottopormi alla visita di un cardiologo; Il referto di quella visita evito di riportarlo perché per me è praticamente illeggibile, ma in sostanza il dottore mi dice che il cuore è strutturalmente sano e che questi dolori sono dovuti al reflusso gastroesofageo della quale soffro da tempo.
Mi viene consigliato (a parte sport e smettere di fumare) di fare comunque delle analisi del sangue (generiche più ormoni tiroidei) e un ecg da sforzo.
Le analisi risultano tutte nella norma e le conclusioni della prova da sforzo sono: "Test massimale (96% FCMT) negativo per segni e sintomi di ischemia miocardica inducibile. Scarso controllo cronotropo e pressorio. Non aritmie sognificative"
Successivamente ho fatto visionare questi test al cardiologo, il quale mi dice che l'aumento improvviso di battiti e pressione durante l'ecg da sforzo è causata da un eccesso di adrenalina, e che oltre a smettere di fumare e fare più sport avrei dovuto prendere per tre mesi CONGESCOR 2.5 mg, una volta al giorno.
Dopo questa lunga premessa, vorrei quindi capire se questa è una terapia indicata per la mia situazione, e se effettivamente c'è la necessità di prendere questo medicinale, ma sopratutto se la mia condizione è preoccupante o meno.
Inoltre vorrei sapere se questa mia condizione è risolvibile con un aumento dell'attività fisica e la rimozione totale delle sigarette, senza quindi ricorrere a farmaci.
Per chiarezza, sottolineo che non sto cercando/chiedendo una terapia, ma solo dei chiarimenti, perché in questo momento non mi sento di prendere questi medicinali per mesi e comunque, tutto questo, un pò mi spaventa.
In ogni caso ringrazio tutti voi per l'attenzione e per tutto il lavoro che fate.
[#1]
Il suo comportamento pressorio e di fequenza sotto sforzo ( che perp lei non ci indica...che valori pressori e di frequenza ha raggiunto?) ha spinto il suo cardiologo a prescriverle un farmaco del tutto maneggevole e efficace.
lei ha paura di prendere un farmaco che le fa bene ma non ha paura di fumare, cosa che le aumenta il rischio di infarto ictus e cancro....
cordialita
cecchini
lei ha paura di prendere un farmaco che le fa bene ma non ha paura di fumare, cosa che le aumenta il rischio di infarto ictus e cancro....
cordialita
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Buongiorno dottore,
mi scuso per la mancanza, comunque per quel che riguarda la pressione questa è arrivata fino a 210/100, mentre i battiti a 188 bpm.
Ci tengo comunque a precisare che, come ogni fumatore d'altronde, conosco bene i rischi del fumo, ed è per questo che da ormai qualche giorno ho abbandonato completamente la sigarette.
Grazie dell'attenzione
mi scuso per la mancanza, comunque per quel che riguarda la pressione questa è arrivata fino a 210/100, mentre i battiti a 188 bpm.
Ci tengo comunque a precisare che, come ogni fumatore d'altronde, conosco bene i rischi del fumo, ed è per questo che da ormai qualche giorno ho abbandonato completamente la sigarette.
Grazie dell'attenzione
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 4.5k visite dal 09/11/2017.
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