Frequenze cardiache

sono sincero, la mia è una semplice curiosità, figlia di una scommessa, anche se è banale potete aiutarmi?
Se tra lo stato di veglia e lo stato di riposo i battiti calano all'incirca del 30percento, negli istanti in cui il corpo si prepara al riposo (per intenderci il momento "dell'abbiocco") è possibile stabilire una percentuale di rallentamento dei battiti, sufficentemente esatta? se sì quale è?
oppure, di quanto devono calare (magari sempre in percentuale) i bpm per capire che si sta per entrare nella fase di riposo?

grazie di "cuore" anticipatamente
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
Gentile utente, la sua curiosità è priva di risposta perchè esiste un'ampia variabilità individuale di adattamento al sonno, che in linea percentuale determina una progressiva riduzione di frequenza cardiaca, pressione arteriosa e gittata cardiaca almeno del 20-30%.
Cordiali saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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Attivo dal 2008 al 2008
Ex utente
Egr. Dr. Vincenzo Martino
volevo ringraziarLa per l'informazione datami e contemporaneamente approfittare della Sua disponibilità per una precisazione: possiamo quindi indicare nel rallentamento del 15% la soglia dell'abbandono dello stato di veglia efficente?
Nel ringraziarLa di nuovo, colgo l'occasione per inviare i miei più distinti saluti.

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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
Mi dispiace, ma come le indicavo una soglia precisa non esiste, il passaggio dalla veglia al sonno è più evidenziabile mediante modifiche delle onde all'elettroencefalogramma, mentre le altre attività corporee: frequenza cardiaca, respirazione, tono muscolare ad es., gradualmente e progressivamente tendono a ridursi senza un netto passaggio quantificabile.
Saluti