Capogiri, stanchezza/spossatezza più o meno cronica, pallore, leggera inappetenza

Egregi dottori buonasera. Da circa 2-3 anni soffro di una sorta di continua spossatezza e capogiri che, seppur non gravi, a volte sono davvero invalidanti. Non è bello avere 24 anni e non sentire più le energie di una volta. Comunque sono sempre andato avanti di fatto rassegnandomi a doverci fare l'abitudine ma negli ultimissimi tempi la situazione è un po' peggiorata, pur dormendo sempre sulle 8 ore, mi alzo alle 9 e alle 19 sono già distrutto, inoltre è subentrata una fastidiosa inappetenza che mi fa sentire l'ora dei pasti quasi come un peso e i capogiri sono più frequenti. Premessa obbligatoria: la mia situazione sanitaria è sempre stata eccezionale, le "complicazioni" iniziano 4 anni fa, in seguito ad una depressione che in principio si manifesta con forti attacchi di panico. Così nei mesi a seguire, anche a causa delle varie reazioni psicosomatiche e delle paure sviluppatesi contestualmente al disagio psicologico, mi sottopongo a varie visite. Gli esami del sangue sempre tutto nella norma. Faccio anche una visita al cuore (ecg e ecodoppler) e la cardiologa mi fa i complimenti perché riscontra un cuore "perfetto" (in effetti, non fumo e ho più o meno sempre fatto sport, oltre che alimentarmi in modo corretto). Visita neurologica e risonanza magnetica, tutto ok. Test ELISA per l'hiv (ovviamente negativo), insomma questo a correttezza d'informazione per farvi capire quanto psicologicamente non stessi proprio bene. Tuttavia con un buon psicoterapeuta inizio un percorso (non ho mai preso farmaci) che ad oggi continua e direi che i progressi sono stati eccezionali, adesso lo frequento ancora ma perché mi va di farlo, è una cosa che mi fa stare bene e che mi aiuta a conoscermi meglio. Nel frattempo, a testimonianza dei progressi, ho iniziato e quasi finito l'università, ho avuto una grande crescita nella vita sociale e personale in generale, leggo molto, ho sogni e speranze. Pur tuttavia, i disturbi sopraelencati sono ancora qua. Per questo mi viene il dubbio che la mia rassegnazione ad abituarmi al fatto che tali disturbi abbiano origine psicosomatica non sia poi tanto azzeccata. Concludo quindi esponendovi due ulteriori elementi: unica nota stonata della mia "cartella medica" di questi anni, 3 anni fa, dovendo fare visita medico-sportiva per ottenere l'autorizzazione all'attività agonistica (giocavo a calcio), il medico all'atto della prova di sforzo, non risultava molto convinto, dicendomi che non gli era piaciuto come avevo reagito allo sforzo, (mostravo un pallore insolito) insistendo con la torcia sulle pupille e chiedendomi se fossi un soggetto anemico; altra cosa, oggi, particolarmente sottotono, cercando la soluzione ai miei problemi, effettuavo per la prima volta una misurazione della pressione, che mostrava i seguenti risultati: pressione 124 con 64, e frequenza cardiaca a 47 bpm. Possono i battiti cardiaci bassi essere motivo della mia condizione? Cosa mi consigliate di indagare? Grazie a tutti quanti mi dedicheranno del tempo.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Una volta esclusa una anemia ed un ipotiroidismo , con un banale esame del sangue , direi che la sua depressione possa essere la causa dei suoi sintomi


Cordialita

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso