Cuore malato
Buonasera, scrivo qui per conto di mia nonna. Lei ha 73 anni compiuti ad aprile e il suo cuore è molto malato..spiegherò in ordine.
2007: infarto e ha subito un angioplastica con l'inserimento di alcuni stent (purtroppo non ricordo quanti)
2011: infarto, nessun intervento
2015: fibrillazione atriale
Agosto 2017: scompenso cardiaco (oltre alle pasticche giornaliere che già prendeva, hanno aggiunto cerotto al cuore e diuretici)
Fine settembre 2017: fibrillazione atriale
E' uscita ieri dall'ospedale e durante il ricovero hanno fatto una coronorografia che ha rilevato piccole calcificazioni in TUTTE le coronarie e hanno detto che, essendo piccole, non hanno potuto intervenire con un'altra angioplastica...ma hanno detto che via via il suo cuore non pomperà più bene il sangue e che quindi dobbiamo aspettarci che muoia con un terzo infarto o per mancanza di ossigeno.
Allego la terapia che hanno dato durante quest'ultimo ricovero.
Ore 7.00: Pantorc
Ore 8.00: Mezza pasticca di carvedilolo, laxis e cordarone
Ore 13.00: Mezza pasticca di carvedilolo, cardioaspirina
Ore 16.00: Luvion
Ore 18: Xarelto 20 mg
Ore 20.00: Carvedilolo, cordarone
Ore 22: Crestor
Il cerotto lo mette la mattina appena sveglia.
Premetto che mia nonna fa un'alimentazione impeccabile, mangia molta frutta e verdura, poco sale, niente alcolici, niente eccessi di condimenti.
Quello che io mi chiedo, è vero che non si può proprio fare nulla? Devo davvero aspettarmi che mia nonna da un momento all'altro muoia per un terzo infarto o per mancanza di ossigeno? Sono davvero molto preoccupata..e spero presto in una vostra risposta.
Grazie mille per la disponibilità.
Distinti saluti
2007: infarto e ha subito un angioplastica con l'inserimento di alcuni stent (purtroppo non ricordo quanti)
2011: infarto, nessun intervento
2015: fibrillazione atriale
Agosto 2017: scompenso cardiaco (oltre alle pasticche giornaliere che già prendeva, hanno aggiunto cerotto al cuore e diuretici)
Fine settembre 2017: fibrillazione atriale
E' uscita ieri dall'ospedale e durante il ricovero hanno fatto una coronorografia che ha rilevato piccole calcificazioni in TUTTE le coronarie e hanno detto che, essendo piccole, non hanno potuto intervenire con un'altra angioplastica...ma hanno detto che via via il suo cuore non pomperà più bene il sangue e che quindi dobbiamo aspettarci che muoia con un terzo infarto o per mancanza di ossigeno.
Allego la terapia che hanno dato durante quest'ultimo ricovero.
Ore 7.00: Pantorc
Ore 8.00: Mezza pasticca di carvedilolo, laxis e cordarone
Ore 13.00: Mezza pasticca di carvedilolo, cardioaspirina
Ore 16.00: Luvion
Ore 18: Xarelto 20 mg
Ore 20.00: Carvedilolo, cordarone
Ore 22: Crestor
Il cerotto lo mette la mattina appena sveglia.
Premetto che mia nonna fa un'alimentazione impeccabile, mangia molta frutta e verdura, poco sale, niente alcolici, niente eccessi di condimenti.
Quello che io mi chiedo, è vero che non si può proprio fare nulla? Devo davvero aspettarmi che mia nonna da un momento all'altro muoia per un terzo infarto o per mancanza di ossigeno? Sono davvero molto preoccupata..e spero presto in una vostra risposta.
Grazie mille per la disponibilità.
Distinti saluti
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini
Cardiologo
112.6k 3.7k
Mi pare che manchi la cosa piu' importante: la ecografia cardiaca. Puo' riportarla come copia ed incolla?.
azotemia? creatininemia? elettroliti? BNP?
Per il resto mi pare una terapia ben impostata.
arrivederci
azotemia? creatininemia? elettroliti? BNP?
Per il resto mi pare una terapia ben impostata.
arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Le analisi attualmente sono buone, a parte la troponina che è un pochino altalenante.
Questo è il referto dell'ecocardio fatto due giorni fa:
"Ventricolo sinistro di normali dimensioni con limitata area di acinesia, scar e rimodellamento espansivo in sede infero-settale basale; buona cinetica dei restanti segmenti. FE conservata. Disfunzione diastolica di primo grado.
Sclerosi valvolare aortica; sclerosi valvolare mitralica con minima insufficienza.
Atrio sinistro, sezioni destre e VCI nei limiti. Assenza di versamento pericardico."
Ma a me è la situazione coronica che preoccupa e quello che mi hanno riferito i medici appunto..le copio anche il referto della coronarografia se può aiutarla:
"Tronco comune: esente da lesioni. Discendente anteriore: vaso discretamente sviluppato, presenta lesione subcritica calcifica nel tratto prossimale Circonflessa: vaso ben rappresentato con irregolarità grossolane di parete; il primo ramo marginale ottuso presenta restrigimento intermedio calcifico all'ostio. Coronaria destra: vaso dominante presenta lesione subcritica calcifica al tratto prossimale; pervio con minimi fenomeni di ricrescita lo stent precedentemente impiantato"
Questo è il referto dell'ecocardio fatto due giorni fa:
"Ventricolo sinistro di normali dimensioni con limitata area di acinesia, scar e rimodellamento espansivo in sede infero-settale basale; buona cinetica dei restanti segmenti. FE conservata. Disfunzione diastolica di primo grado.
Sclerosi valvolare aortica; sclerosi valvolare mitralica con minima insufficienza.
Atrio sinistro, sezioni destre e VCI nei limiti. Assenza di versamento pericardico."
Ma a me è la situazione coronica che preoccupa e quello che mi hanno riferito i medici appunto..le copio anche il referto della coronarografia se può aiutarla:
"Tronco comune: esente da lesioni. Discendente anteriore: vaso discretamente sviluppato, presenta lesione subcritica calcifica nel tratto prossimale Circonflessa: vaso ben rappresentato con irregolarità grossolane di parete; il primo ramo marginale ottuso presenta restrigimento intermedio calcifico all'ostio. Coronaria destra: vaso dominante presenta lesione subcritica calcifica al tratto prossimale; pervio con minimi fenomeni di ricrescita lo stent precedentemente impiantato"
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini
Cardiologo
112.6k 3.7k
Da cio che ha inviato si rileva che la paziente ha un ventricolo di volume normale con buona funzione di pompa, con un piccola cicatrice di un pregresso infarto.
Gli esami lei dice che vadano bene
La coronarografia mostra un aterosclerosi coronarica diffusa ma senza lesioni ne' da operare ne' da sottoporre ad angioplasica.
La situazione e' quindi non drammatica, anche se la paziente ovviamente da curare con attenzione come mi pare venga curata.
Arrivederci
cecchini
Gli esami lei dice che vadano bene
La coronarografia mostra un aterosclerosi coronarica diffusa ma senza lesioni ne' da operare ne' da sottoporre ad angioplasica.
La situazione e' quindi non drammatica, anche se la paziente ovviamente da curare con attenzione come mi pare venga curata.
Arrivederci
cecchini
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 2.4k visite dal 04/10/2017.
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