Battito diminuisce drasticamente piegandomi in avanti

Buonasera,
scrivevo in merito ad un curioso sintomo che si manifesta mentre mi piego in avanti.
ultimamente sto sperimentando divere tachicardie postprandiali che si protraggono per ore.
ho effettuato ua ph-impedenziometria che ha riscontrato reflussi gassosi acidi o leggermente acidi, ho effettuato un eletrtocardiogramma nel bel mezzo di una di queste tachicardie che però ha portato alla luce un cuore sano se non per la tachicardia sinusale. Ho effettuato anche un ecocardiogramma color doppler che non ha portato alla luce nulla di nulla e gli esami per la tiroide, che è sana. Mi ritrovo dunque ad avere un battito molto sostenuto durante il giorno (90-100 in piedi) che diminuisce alla sera (fino ai 59 prima di dormire).
Il punto è che anche trovandomi in uno stato di battito sostenuto durante la giornata stando in piedi (come ho detto, sempre intorno ai 100), accade che piegandomi leggermente in avanti (sempre da posizione eretta), il battito diminuisce drasticamente fino ai 70 battiti al minuto, per poi riaccelerare immediatamente in maniera brusca appena torno in posizione eretta.

è una cosa normale? è encessario effettuare altri esami oltre a quelli già effettuati?
grazie in anticipo e cordiali saluti.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.6k 3.7k
Potrebbe eseguire un Holter delle 24 ore.
Ma le pongo io un quesito: lei pensa che sia normale che un ragazzo di 23 anni stia a controllarsi la frequenz cadiaca nelle diverse posizioni del corpo?
La saluto

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
Utente
Utente
Gentile dottor Cecchini,
La ringrazio per il parere ed eseguirò appena possibile.

In merito al suo quesito, ha perfettamente ragione.

Il punto è che sono parecchi mesi che sto facendo i conti con problemi di salute (probabilmente legati all'apparato digerente quali bruciori, asme, rinite e di recente proprio queste tachicardie post prandiali) , a seguito di esami quali gastroscopia e ph-impedenziometria ne sono risultati una gastrite cronica, un cardias incontinente ed un numero di reflussi gassosi acidi sopra la media, eppure il gastroenterologo continua a dirmi "stai bene".

Di conseguenza nel corso dei mesi, sono diventato ipocondriaco e sto prendendo in considerazione di rivolgermi anche ad uno psicoloco per arginare la cosa.

La ringrazio nuovamente e buona giornata!
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