Andai al pronto soccorso e in conclusione mi dissero che sono crisi normali e che finchè iniziano
Salve a tutti. Mi chiamo Simone, ho 20 anni. Scrivo sperando di trovare qualche consiglio utile dato che questo problema incomincia a condizionarmi un po troppo la vita.
Circa 2 mesi fa 1 ora dopo cena, sdraiato in poltrona davanti alla TV ho iniziato ad avvertire qualche leggera aritmia al cuore ma non mi preoccupai, finche dopo qualche minuto quei battiti fuori posto non divennero frequenti e così fui accompagnato al pronto soccorso. Mi fecero un elettrocardiogramma (quando ormai non avvertivo più extrasistoli) e un regolare prelievo per i segnalatori d'infarto, ma risultò tutto in regola.
Successivamente mi sono subito rivolto ad un cardiologo che con un ecocardiogramma ed elettrocardiogramma mi disse che il mio cuore non aveva assolutamente nulla e che quindi era sanissimo. In più mi disse di fare un gran numero di analisi per tiroide etc... alle quali mi sottoposi immediatamente. I risultati furono che io ero 100% appostissimo.
Episodi di extrasistole continuavano a ripetersi (vi aggiungo che fumavo da 6 anni e ho smesso da 2 settimane).
Così la mia famiglia e i medici iniziarono a dirmi che sicuramente il problema era dovuto a troppa tensione e quindi a fattori psicologici. Dopo altri episodi però mi consigliarono una gastroscopia dalla quale poi risultarono:
- esofagite
- incontinenza cardiale
- antropatia erosiva
Quindi si ritenne trovata la causa e cominciai a prendere del pantorc per protezione allo stomaco e niente altro.
Vi dico che comunque sono un tipo abbastanza teso.
In un episodio in particolare in fase di recupero dopo un fortissimo sforzo avvertì un'unica ma fortissima extrasistole.
Qualche giorno fa, dopo pranzo, mentre ero in rapporti intimi con la mia metà ho iniziato ad avvertire dei battiti irregolari che per la prima volta mi facevano sentire molto male e per la prima volta avevano una frequenza molto elevata. Andai al pronto soccorso e in conclusione mi dissero che sono crisi normali e che finchè iniziano e finiscono da sole senza causare aritmie pericolose è meglio non intervenire.
Continuo ad avere un'alimentazione corretta, mastico perfettamente i cibi, faccio una regolare attività fisica.
Ora il mio problema è che sono sempre condizionato in ciò che faccio perchè spesso avverto extrasistoli durante allenamenti o quando ho rapporti "intimi".
Il problema più grosso è proprio quello dei rapporti intimi che ultimamente non riesco a terminare perchè una volta che cominciano le extrasistoli non smettono finchè non interrompo il rapporto.
Spero di trovare in voi qualche valido consiglio perchè inizio ad essere ossessionato dal problema e la situazione si fa snervante e insopportabile.
Grazie mille in anticipo per le risposte.
Circa 2 mesi fa 1 ora dopo cena, sdraiato in poltrona davanti alla TV ho iniziato ad avvertire qualche leggera aritmia al cuore ma non mi preoccupai, finche dopo qualche minuto quei battiti fuori posto non divennero frequenti e così fui accompagnato al pronto soccorso. Mi fecero un elettrocardiogramma (quando ormai non avvertivo più extrasistoli) e un regolare prelievo per i segnalatori d'infarto, ma risultò tutto in regola.
Successivamente mi sono subito rivolto ad un cardiologo che con un ecocardiogramma ed elettrocardiogramma mi disse che il mio cuore non aveva assolutamente nulla e che quindi era sanissimo. In più mi disse di fare un gran numero di analisi per tiroide etc... alle quali mi sottoposi immediatamente. I risultati furono che io ero 100% appostissimo.
Episodi di extrasistole continuavano a ripetersi (vi aggiungo che fumavo da 6 anni e ho smesso da 2 settimane).
Così la mia famiglia e i medici iniziarono a dirmi che sicuramente il problema era dovuto a troppa tensione e quindi a fattori psicologici. Dopo altri episodi però mi consigliarono una gastroscopia dalla quale poi risultarono:
- esofagite
- incontinenza cardiale
- antropatia erosiva
Quindi si ritenne trovata la causa e cominciai a prendere del pantorc per protezione allo stomaco e niente altro.
Vi dico che comunque sono un tipo abbastanza teso.
In un episodio in particolare in fase di recupero dopo un fortissimo sforzo avvertì un'unica ma fortissima extrasistole.
Qualche giorno fa, dopo pranzo, mentre ero in rapporti intimi con la mia metà ho iniziato ad avvertire dei battiti irregolari che per la prima volta mi facevano sentire molto male e per la prima volta avevano una frequenza molto elevata. Andai al pronto soccorso e in conclusione mi dissero che sono crisi normali e che finchè iniziano e finiscono da sole senza causare aritmie pericolose è meglio non intervenire.
Continuo ad avere un'alimentazione corretta, mastico perfettamente i cibi, faccio una regolare attività fisica.
Ora il mio problema è che sono sempre condizionato in ciò che faccio perchè spesso avverto extrasistoli durante allenamenti o quando ho rapporti "intimi".
Il problema più grosso è proprio quello dei rapporti intimi che ultimamente non riesco a terminare perchè una volta che cominciano le extrasistoli non smettono finchè non interrompo il rapporto.
Spero di trovare in voi qualche valido consiglio perchè inizio ad essere ossessionato dal problema e la situazione si fa snervante e insopportabile.
Grazie mille in anticipo per le risposte.
[#1]
Gentile utente, la sua situazione richiede un'analisi del ritmo cardiaco nel corso delle 24h attraverso un Holter ECG. Questo perchè probabilmente nei momenti in cui aumenta lo sforzo fisico (allenamento) o emotivo (rapporti sessuali) del suo organismo aumentano nel contempo per frequenza e durata anche le extrasistoli. In realtà, forse è molto più probabile che la sua sintomatologia vada col tempo a ridursi da sè, soprattutto se è in grado di gestire le sue emozioni attraverso una buone dose di autocontrollo, piuttosto che con una terapia farmacologica.
Comunque esegua l'indagine sopradescritta e poi ne discuta col suo cardiologo.
Cordiali saluti
Comunque esegua l'indagine sopradescritta e poi ne discuta col suo cardiologo.
Cordiali saluti
Dr. Vincenzo MARTINO
[#2]
Utente
La ringrazio moltissimo per la gentile risposta Dr. Martino.
Avevo dimenticato di premettere che comunque a prate questa situazione io non ho mai sofferto o accusato sintomi che riguardassero il cuore.
Comunque ho già effettuato l'Holter e le riporto i risultati:
"ANALISI AMBULATORIALE è stata svolta per un periodo di 22 ore e 54 minuti. Un totale di 94461 Battiti(QRSs) sono stati analizzati.
LA FREQUENZA CARDIACA MEDIA e stata 68 BPM, con un max di Freq. Card. 130 BPM alle 22:54:29, ed un minimo di 41 BPM alle 11:36:35 ore.
Lo SLIVELLAMENTO ST è variato da 0.60 mm CH 3 alle 08:10:25 a + 3,20 mm CH 2 alle 14:15:55 ore.
ATTIVITA' VENTRICOLARE ECTOPICA non presente
ATTIVITA' SOPRAVENTRICOLARE ECTOPICA consistente in 81 SV isolati ectopici, no Pause o battiti mancanti, 20 Bradicardie, nessuna Tachicardia SV e nessuna Tachicardia Parossistica SV."
La ringrazio ancora per la sua cortese attenzione e disponibilità.
Avevo dimenticato di premettere che comunque a prate questa situazione io non ho mai sofferto o accusato sintomi che riguardassero il cuore.
Comunque ho già effettuato l'Holter e le riporto i risultati:
"ANALISI AMBULATORIALE è stata svolta per un periodo di 22 ore e 54 minuti. Un totale di 94461 Battiti(QRSs) sono stati analizzati.
LA FREQUENZA CARDIACA MEDIA e stata 68 BPM, con un max di Freq. Card. 130 BPM alle 22:54:29, ed un minimo di 41 BPM alle 11:36:35 ore.
Lo SLIVELLAMENTO ST è variato da 0.60 mm CH 3 alle 08:10:25 a + 3,20 mm CH 2 alle 14:15:55 ore.
ATTIVITA' VENTRICOLARE ECTOPICA non presente
ATTIVITA' SOPRAVENTRICOLARE ECTOPICA consistente in 81 SV isolati ectopici, no Pause o battiti mancanti, 20 Bradicardie, nessuna Tachicardia SV e nessuna Tachicardia Parossistica SV."
La ringrazio ancora per la sua cortese attenzione e disponibilità.
[#3]
Gentile utente,
come sospettato, il numero delle extrasistoli è troppo basso (81) per approcciare una terapia farmacologica antiaritmica e anche la sua Frequenza Cardiaca rientra perfettamente nei parametri di un soggetto giovane ed allenato.
Al momento non le resta che cercare di gestire le sue emozioni.
Saluti
come sospettato, il numero delle extrasistoli è troppo basso (81) per approcciare una terapia farmacologica antiaritmica e anche la sua Frequenza Cardiaca rientra perfettamente nei parametri di un soggetto giovane ed allenato.
Al momento non le resta che cercare di gestire le sue emozioni.
Saluti
[#4]
Utente
Buona sera dottore.
Le porgo i miei più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità e il suo interessamento.
Oggi ho trascorso una giornata molto movimentata perchè mentre mi allenavo nel pomeriggio ho iniziato ad avvertire delle extrasistoli che sono aumentate di frequenza a fine allenamento finche dopo 3/4 d'ora di extrasistoli continue e ripetute, mi son deciso di andare al pronto soccorso. Sala d'attesa per mezz'ora... la crisi mi passa, mi fanno l'elettrocardio e naturalmente nulla... troppo tardi.
Il medico mi dice quì non c'è niente, ma io comunque replico che le sento queste extrasistoli ma dato che non hanno una regolarità non è facile registrarle, soprattutto con un elettrocardiogramma di pochi secondi. Cosi mi ha consigliato di correre in pronto soccorso o da qualche medico che può fare l'eletrocardiogramma se si fosse verificata un'altra crisi, e di richedere esplicitamente una registrazione più lunga con l'elettrocardiogramma.
Uscito dall'ospedale torno a casa e dopo poco cominciano a farsi risentire... finchè non ritorna la crisi!
Non sapendo cosa fare dato che le ho provate tutte sono andato da mio zio (pneumologo) che con pazienza ha ascoltato i mie battiti per un po. Finchè non mi ha detto fai dei respiri profondi... il cuore iniziò ad aumentare tremendamente il numero di extrasistole!
Così mi ha rincuorato dicendo che ciò che non causa ma agevola queste extrasistole è la respirazione, ossia colpa dell'iperventilazione. Quindi quando ero preso da extrasistole e per calmarmi facevo respiri profondi non facevo altro che andare in iperventilazione disturbando il cuore.
Così in fine mi ha detto che sarà una situazione che ci impiegherà un po a passare perchè ci sono tre fattori che influiscono su queste mie extrasistole:
esofagite, fattore psicologico (questo non è uno dei momenti migliori delle mia vita) e iperventilazione.
Così proverò curando questi tre fattori e dando tempo al tempo sperando in un miglioramento.
Comunque sia io avevo già ottimizzato tipologia e metodi di alimentazione con relativa cura e anche iniziato a curare gli aspetti psicologici, ho smesso pure di fumare e sono spaventato dal fatto che invece di vedere dei miglioramenti ho visto solo un peggioramento.
La cosa che mi crea più disagio è che quando ho quelle crisi non posso fare nulla di concreto per farle smettere, perchè, le assicuro, che quando hanno una frequenza elevata causano una pessima sensazione e stato d'animo.
Sono letteralmente condizionato in TUTTO da questa situazione. Il mio impegno sarà quello di continuare a curare alimentazione e esofagite , curerò gli aspetti psicologici e cercherò di tenere a bada le crisi di extrasistole (la vedo dura) cercando di non entrare in iperventilazione.
Più di questo non saprei cosa fare.
Spero in un suo prezioso consiglio!
Ancora mille grazie per ogni sua pregiata risposta!
Le porgo i miei più sinceri ringraziamenti per la sua disponibilità e il suo interessamento.
Oggi ho trascorso una giornata molto movimentata perchè mentre mi allenavo nel pomeriggio ho iniziato ad avvertire delle extrasistoli che sono aumentate di frequenza a fine allenamento finche dopo 3/4 d'ora di extrasistoli continue e ripetute, mi son deciso di andare al pronto soccorso. Sala d'attesa per mezz'ora... la crisi mi passa, mi fanno l'elettrocardio e naturalmente nulla... troppo tardi.
Il medico mi dice quì non c'è niente, ma io comunque replico che le sento queste extrasistoli ma dato che non hanno una regolarità non è facile registrarle, soprattutto con un elettrocardiogramma di pochi secondi. Cosi mi ha consigliato di correre in pronto soccorso o da qualche medico che può fare l'eletrocardiogramma se si fosse verificata un'altra crisi, e di richedere esplicitamente una registrazione più lunga con l'elettrocardiogramma.
Uscito dall'ospedale torno a casa e dopo poco cominciano a farsi risentire... finchè non ritorna la crisi!
Non sapendo cosa fare dato che le ho provate tutte sono andato da mio zio (pneumologo) che con pazienza ha ascoltato i mie battiti per un po. Finchè non mi ha detto fai dei respiri profondi... il cuore iniziò ad aumentare tremendamente il numero di extrasistole!
Così mi ha rincuorato dicendo che ciò che non causa ma agevola queste extrasistole è la respirazione, ossia colpa dell'iperventilazione. Quindi quando ero preso da extrasistole e per calmarmi facevo respiri profondi non facevo altro che andare in iperventilazione disturbando il cuore.
Così in fine mi ha detto che sarà una situazione che ci impiegherà un po a passare perchè ci sono tre fattori che influiscono su queste mie extrasistole:
esofagite, fattore psicologico (questo non è uno dei momenti migliori delle mia vita) e iperventilazione.
Così proverò curando questi tre fattori e dando tempo al tempo sperando in un miglioramento.
Comunque sia io avevo già ottimizzato tipologia e metodi di alimentazione con relativa cura e anche iniziato a curare gli aspetti psicologici, ho smesso pure di fumare e sono spaventato dal fatto che invece di vedere dei miglioramenti ho visto solo un peggioramento.
La cosa che mi crea più disagio è che quando ho quelle crisi non posso fare nulla di concreto per farle smettere, perchè, le assicuro, che quando hanno una frequenza elevata causano una pessima sensazione e stato d'animo.
Sono letteralmente condizionato in TUTTO da questa situazione. Il mio impegno sarà quello di continuare a curare alimentazione e esofagite , curerò gli aspetti psicologici e cercherò di tenere a bada le crisi di extrasistole (la vedo dura) cercando di non entrare in iperventilazione.
Più di questo non saprei cosa fare.
Spero in un suo prezioso consiglio!
Ancora mille grazie per ogni sua pregiata risposta!
[#5]
Gentile utente, se le crisi (ma per quanto tempo durano, secondi? minuti?) sono ripetitive e la tengono davvero in ansia è previsto il trattamento farmacologico con blandi antiaritmici. Se possibile cerchi di sopportare il disturbo oppure ne parli con suo zio circa l'eventualità di procedere ad una terapia.
Saluti
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 6 risposte e 58.5k visite dal 07/12/2008.
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