Tachicardia durata ore dopo cannabis, danno?
Salve
Qualche anno fà ho assunto marijuana oralmente e dopo ho avuto un attacco di panico molto intenso, durato presumibilmente (per quello che ricordo) minimo 2 ore, con un annessa tachicardia sui 160/170 che credo sia durata per tutto il tempo. Successivamente ho avuto qualche problema di attacco di panico, prontamente trattato e quasi del tutto risolto. Ho fatto anche vari accertamenti cardiologici (prova da sforzo, Ecg, Ecocardio e un test alla felcalnide per sospetta brugada, anche se successivamente un altro cardiologo ha dato parere contrario alla necessità di effettuare questo test ma allora ero seguito da un altro professionista) Il test di Brugada è stato comunque negativo, e tutti gli altri hanno portato soltanto a rilevare un Blocco di branca destro incompleto. Preciso che a nessun cardiologo ho parlato di questo evento, sinceramente non ho pensato in quel momento che fosse rilevante, ma adesso mi chiedo se eventualmente questo possa aver portato ad avere un qualche tipo di danno specifico che sarebbe il caso di indagare diversamente... Sò che il Blocco di branca di per sè non è una patologia, ma magari potrebbe essere segno di qualcosaltro? anche perchè non ho Ecg precedenti all'episodio e non mi è mai stato segnalato nulla (tralaltro il Blocco di branca mi è stato segnalato solo da un professionista, gli altri non lo hanno proprio considerato e non mi hanno nemmeno segnalato la cosa). Ritenete che sarebbe il caso di approfondire la cosa o di effettuare unaltra visita per riportare l'evento, o sarebbe un inutile esagerazione e mi sto preoccupando per nulla?
Grazie in anticipo della disponibilità
Qualche anno fà ho assunto marijuana oralmente e dopo ho avuto un attacco di panico molto intenso, durato presumibilmente (per quello che ricordo) minimo 2 ore, con un annessa tachicardia sui 160/170 che credo sia durata per tutto il tempo. Successivamente ho avuto qualche problema di attacco di panico, prontamente trattato e quasi del tutto risolto. Ho fatto anche vari accertamenti cardiologici (prova da sforzo, Ecg, Ecocardio e un test alla felcalnide per sospetta brugada, anche se successivamente un altro cardiologo ha dato parere contrario alla necessità di effettuare questo test ma allora ero seguito da un altro professionista) Il test di Brugada è stato comunque negativo, e tutti gli altri hanno portato soltanto a rilevare un Blocco di branca destro incompleto. Preciso che a nessun cardiologo ho parlato di questo evento, sinceramente non ho pensato in quel momento che fosse rilevante, ma adesso mi chiedo se eventualmente questo possa aver portato ad avere un qualche tipo di danno specifico che sarebbe il caso di indagare diversamente... Sò che il Blocco di branca di per sè non è una patologia, ma magari potrebbe essere segno di qualcosaltro? anche perchè non ho Ecg precedenti all'episodio e non mi è mai stato segnalato nulla (tralaltro il Blocco di branca mi è stato segnalato solo da un professionista, gli altri non lo hanno proprio considerato e non mi hanno nemmeno segnalato la cosa). Ritenete che sarebbe il caso di approfondire la cosa o di effettuare unaltra visita per riportare l'evento, o sarebbe un inutile esagerazione e mi sto preoccupando per nulla?
Grazie in anticipo della disponibilità
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
Un BBDx incompleto è una variante della normalità.
Non capisco di cosa di preoccupa dopo aver assunto la cannabis ANNI FA e dopo aver fatto molteplici esami tra cui il test per la Sindrome di Brugada, risultato negativo.
Ovviamente stia lontamo mille miglia dalla marijuana.
Buona serata,
Dott. Caldarola.
Un BBDx incompleto è una variante della normalità.
Non capisco di cosa di preoccupa dopo aver assunto la cannabis ANNI FA e dopo aver fatto molteplici esami tra cui il test per la Sindrome di Brugada, risultato negativo.
Ovviamente stia lontamo mille miglia dalla marijuana.
Buona serata,
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
A guardi poco ma sicuro, prima e ultima volta. Mi preoccupo perchè un pò di tempo dopo ho avuto un episodio di tachicardia sinusale continua dopo un allenamento in palestra, per la quale sono andato al pronto soccorso. ho avuto i battiti sui 150 prima e 130 per qualche ora, nonostante mi avessero dato dei calmanti endovena. al pronto soccorso mi dissero che poteva essere dovuto al reflusso gastrico (di cui soffro), più avanti dopo una visita specialistica mi è stato detto che probabilmente era un misto trà lo sforzo, il reflusso (cattiva alimentazioni in quel periodo) e la paura. dopo questo evento ho fatto gli accertamenti e non si è trovato niente, ma alla fine non ho effettivamente avuto una risposta precisa su cosa io abbia avuto... inoltre mi capita quando mi alleno con i pesi di avere spesso una sensazione di "vuoto" in testa. niente di che, ma dato che mi alleno poco e non faccio enormi sforzi la cosa mi fà strano, dato che da adolescente facevo allenamenti molto più intensi e non mi succedeva niente del genere. Sono piccolezze, me ne rendo conto, ma il dubbio mi tormenta da quell'episodio, specialmente perchè non mi è stata data una risposta precisa su quello che è successo... Ecco per quale motivo mi preoccupo dopo tanto tempo
[#3]
Medico Chirurgo
Salve,
Premesso che la pesistica fa male ai cuori più sani, ma lei è adulto e maggiorenne e con il suo cuore ci fa quel che vuole, indagherei sul fatto che quando alza i pesi avverte la sensazione di testa vuota.
Ciò potrebbe essere sintomo di una "sindrome da furto della Succlavia" a cui probabilmente i suoi specialisti non hanno pensato.
La diagnosi non è difficile, se ci si pensa benisnteso.
Ne parli con il medico curante o con uno dei cardiologi che la seguono.
Serena notte,
Dott. Caldarola.
Premesso che la pesistica fa male ai cuori più sani, ma lei è adulto e maggiorenne e con il suo cuore ci fa quel che vuole, indagherei sul fatto che quando alza i pesi avverte la sensazione di testa vuota.
Ciò potrebbe essere sintomo di una "sindrome da furto della Succlavia" a cui probabilmente i suoi specialisti non hanno pensato.
La diagnosi non è difficile, se ci si pensa benisnteso.
Ne parli con il medico curante o con uno dei cardiologi che la seguono.
Serena notte,
Dott. Caldarola.
[#4]
Utente
Non sapevo la pesistica facesse male al cuore... sapevo che non dava benefici, ma non credevo creasse addirittura dei danni. comunque sia cosa dovrei fare per accertarmi di questa condizione? che tipo di esame o visita dovrei fare per la diagnosi? La pressione bassa potrebbe giustificare i miei sintomi?
La ringrazio della disponibilità fin'ora dimostrata, mi è stato di grande aiuto
Cordiali saluti
La ringrazio della disponibilità fin'ora dimostrata, mi è stato di grande aiuto
Cordiali saluti
[#5]
Medico Chirurgo
Salve,
la diagnosi di "furto della Succlavia", sulla cui fisiopatologia si sarà documentato in rete e comunque evito per sintesi di farle una lectio magistralis in sede non opportuna, può avvalersi di numerose metodiche diagnosthe: dalle più semplici, che fanno riferimento alla semeiotica clinica, a quelle di imaging tra le quali assai dirimenti sono l'angio RM funzionale o la Angio TC.
Come primo step anche una ecografia color doppler dei TSA può in mani esperte, molto esperte, avallare il sospetto: ma il gold standard restano gli esami indicati.
Tornando brevemente alla pesistica, lei scrive:
"Non sapevo la pesistica facesse male al cuore... sapevo che non dava benefici......"
Ammesso che questo fosse vero, che senso avrebbe fare uno sport da cui non si ricavano benefici?
Credo che in questo possiamo convenire.
Purtroppo crea anche danni e spesso seri nel tempo: ma lei mi pare di capire che abbia dei cardiologi che la seguono.
Se intellettualmente onesti le diranno che cosa provoca sollevare un manubrio con dei pesi e che cosa avviene all'acme dello sforzo.
Per vivere bene bisogna scegliere: una bella carrozzeria che finirà con l'usurarsi sia nell'aspetto che nel motore, una carrozzeria meno appariscente ma con un ottimo motore di lunga durata.
Questa non è l'apologia della sedentarietà, ma quella del movimento e di tutte le attività aerobiche che però il corpo non glielo scolpiscono.
Cari saluti.
Dott. Caldarola.
la diagnosi di "furto della Succlavia", sulla cui fisiopatologia si sarà documentato in rete e comunque evito per sintesi di farle una lectio magistralis in sede non opportuna, può avvalersi di numerose metodiche diagnosthe: dalle più semplici, che fanno riferimento alla semeiotica clinica, a quelle di imaging tra le quali assai dirimenti sono l'angio RM funzionale o la Angio TC.
Come primo step anche una ecografia color doppler dei TSA può in mani esperte, molto esperte, avallare il sospetto: ma il gold standard restano gli esami indicati.
Tornando brevemente alla pesistica, lei scrive:
"Non sapevo la pesistica facesse male al cuore... sapevo che non dava benefici......"
Ammesso che questo fosse vero, che senso avrebbe fare uno sport da cui non si ricavano benefici?
Credo che in questo possiamo convenire.
Purtroppo crea anche danni e spesso seri nel tempo: ma lei mi pare di capire che abbia dei cardiologi che la seguono.
Se intellettualmente onesti le diranno che cosa provoca sollevare un manubrio con dei pesi e che cosa avviene all'acme dello sforzo.
Per vivere bene bisogna scegliere: una bella carrozzeria che finirà con l'usurarsi sia nell'aspetto che nel motore, una carrozzeria meno appariscente ma con un ottimo motore di lunga durata.
Questa non è l'apologia della sedentarietà, ma quella del movimento e di tutte le attività aerobiche che però il corpo non glielo scolpiscono.
Cari saluti.
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 9.9k visite dal 15/08/2017.
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