Scompenso cardiaco o ansia?
Salve, avrei bisogno di una rassicurazione circa una mia personale considerazione maturata proprio ieri sera che non riesce a darmi pace. Premesso che da sette mesi a questa parte soffro di dispnea correlata a stati di ansia dovuta in particolar modo al mio essere fortemente ipocondriaca, con episodi di attacchi di panico, cardiopalmo e crisi respiratorie. Dopo gli accertamenti di routine nella norma (misurazione pressione, visita cardiologica e ECG, svariati esami del sangue e urine) la situazione sembrava essersi stabilizzata, condizione che è stata quindi attribuita al mio trasferimento in un'altra città per motivi di studio. In questo frangente ho ridotto drasticamente anche il vizio del fumo fino a smettere completamente. Non avvertivo e tuttora non avverto inoltre particolare affanno dopo una camminata o dopo uno sforzo fisico moderato, ma il cardiopalmo continua ad essere presente, particolarmente in serata. Recentemente, però, a causa di un'algia alla gamba destra, dopo un Ecocolordoppler venoso e arterioso agli arti inferiori, mi è stato diagnosticato un linfedema di grado moderato ad entrambi gli arti; la succulenza delle gambe e in particolar modo dei gemelli l'ho sempre avuta, essendo stata una ragazza in carne da tutta la vita. Ieri sera, mentre ero fuori casa, ho avvertito strane sensazioni al petto, come dei tonfi al cuore, associati ad agitazione e ad un senso generale di debolezza che temevo sfociasse in svenimento. Consultando il web poco dopo l'accaduto (cosa sbagliatissima ma ormai per me un gesto naturale), ho letto che lo scompenso cardiaco esordisce proprio con edemi agli arti inferiori, dispnea, cardiopalmo e senso di debolezza durante quest'ultimo. C'è da precisare che sette anni fa ho perso mio papà cardiopatico a causa di un attacco cardiaco.
Probabilmente è quest'ultima precisazione che mi spinge costantemente a controllarmi nonostante la mia giovanissima età, non sapete quanta fatica faccio a scrivere queste cose cosciente di aver appena appena compiuto 20 anni, e proprio a fronte di questo il mio quesito è il seguente: è il caso che parli con il mio medico curante per ulteriori accertamenti? L'idea che io possa ignorare una possibile patologia cardiaca confondendola con ansia mi getta nell'angoscia più totale. Spero di essere stata abbastanza esaustiva. Grazie infinite in anticipo.
Probabilmente è quest'ultima precisazione che mi spinge costantemente a controllarmi nonostante la mia giovanissima età, non sapete quanta fatica faccio a scrivere queste cose cosciente di aver appena appena compiuto 20 anni, e proprio a fronte di questo il mio quesito è il seguente: è il caso che parli con il mio medico curante per ulteriori accertamenti? L'idea che io possa ignorare una possibile patologia cardiaca confondendola con ansia mi getta nell'angoscia più totale. Spero di essere stata abbastanza esaustiva. Grazie infinite in anticipo.
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Si è spiegata bene, ma non vedo quale razionalità ci sia nel pensare che lei possa avere uno scompenso cardiaco. Ha già fatto una valutazione cardiologica che ha escluso questo problema, quindi tutto è sicuramente compatibile con quanto le è stato diagnosticato, ossia l'ansia e il linfedema. Non sottovaluti l'ansia. Lei ha bisogno per questo del supporto specialistico di uno psicoterapeuta.
Cordialità
Cordialità
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 7k visite dal 24/07/2017.
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