Scompenso cardiaco dopo secondo infarto?
Gentili Medici,
scrivo per conto di mio padre la cui condizione vado di seguito ad esporre.
Ha 67 anni e nel 2010 ha subito un infarto del miocardio (NSTEMI) nell'ambito di anemia sideropenica severa per ETP del cieco. Ha successivamente eseguito emicolectomia e PTCA con stent metallico su coronaria destra.
Negli anni successivi si è attenuto alle terapie prescritte ed ha eseguito i dovuti controlli, mantenendo un regolare peso corporeo e seguendo una dieta povera di grassi e di sodio. Riferiva di dolori al torace e improvvise carenze di fiato.
Ad aprile 2017 ha avuto un secondo infarto con edema polmonare acuto e blocco di branca sinistra.
Ha eseguito PTCA e impianto di stent medicati su TC e IVA. Successivamente presentava una frequente extrasistolia ventricolare e sopraventricolare blocco di branca sinistro, bradicardia. E' stata quindi iniziata terapia con amiodarone.
Gli ultimi esami svolti (10/7/2017) descrivono la seguente situazione:
ECG: RS 58/m. BEV isolati. Blocco di branca sinistra. All'ecocardiogramma il ventricolo sinistro appare ai limiti superiori per diametrie, lieve ipertrofia concentrica, movimento anomalo del setto, funzione globale moderatamente ridotta (Dd 54, setto 12 mm, FE 40%) Radice aortica ai limiti superiori (38 mm), atrio sinistro lievemente dilatato (41 mm), sezioni di destra nei limiti, non significative alterazioni valvolari.
L'holter registra una frequenza cardiaca media di 58 bpm, massima a 90, minima a 37. 5 episodi di bradicardia. Battiti ectopici ventricolari isolati 2098, 4 coppie 1 salve, bigeminismo 14, trigeminismo 65. Battiti ectopici sopraventricolari isolati 890, 48 coppie, 2 salve, due episodi di bigeminismo. Le aritmie ventricolari appaiono ridotte, permane il blocco di branca sinistra, la frazione di eiezione è del 40%.
Agli esami del sangue si registra NT-proBNP 905 pg/ml. La terapia attualmente seguita prevede Torvast 40 mg 1 c; Lansox 30 mg 1 c; Cardioaspirin 100 mg 1 c; Brilique 90 mg 2 c al dì; Kanrenol 25 mg 1 c; Furosemide 25mg 1 c; Triatec 5mg 1 c 2 volte al dì; Allopurinolo 300mg 1 c; Amiodar 200 mg 1 c 5 giorni a settimana; Bisoprololo 5mg 1 c.
Gentilmente e nei limiti della vostra disponibilità vorrei avere delle indicazioni circa il percorso terapeutico e maggiori chiarimenti in riferimento alla prognosi di mio padre.
Capisco bene quanto sia difficile esprimersi, ma
- è possibile avere un'idea di quali siano i margini di miglioramento o di peggioramento della sua situazione?
- Vorrei capire meglio ed avere una migliore percezione della gravità della sua patologia. Soprattutto, il suo cuore è rimasto scompensato?
- E' possibile che la sua condizione evolva positivamente? O dobbiamo aspettarci ineluttabilmente, nel breve o nel medio periodo, una insufficienza cardiaca congestizia?
- Quali sono i pericoli che attualmente corre?
- Avete indicazioni terapeutiche o suggerimenti da dare?
Vi ringrazio sentitamente per l'attenzione rivoltami e per l'encomiabile servizio che svolgete.
Suo padre e' stato curato molto bene sia con i farmaci che con gli stents coronarici.
E' impossibile stilare una prognosi come lei chiede.
MA le consiglio di riflettere che la maggior parte delle guerre sono state vinte con la guerra di posizione, cercando di non arretrare, anziche' alla baionetta. Finche suo padre si mantiene con questi valori non vedo motivo di preoccupazione, a parte il rischio di morte improvvisa ovviamente più elevato rispetto ad un soggetto non infartuato.
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
la ringrazio infinitamente per avermi fornito il suo esperto parere e le rassicurazioni dense di umanità. La metafora di una lunga e paziente guerra di posizione mi ha illuminato sull'atteggiamento da tenere, infondendomi fiducia e coraggio. Sono veramente lieta di aver potuto conferire con lei, in particolar modo per lo spessore umano e morale che traspare dal suo scritto.
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