Ischemia miocardica
Buongiorno a tutti,
a mia mamma (72 annI) una tomoscintigrafia da sforzo e a riposo ha trovato
"Circoscritta area di ischemia miocardica inducibile as elevato carico di lavoro in sede antero-laterale strettamente distale ed apicale, da riferire in prima ipotesi a disfunzione microvascolare o ad alterazione di vasi di piccolo calibro. A riposo funzione ventricolare nella norma."
per approfondire è stata sottoposta a TAC coronarica che non ha trovato placche ne' particolari problemi.
Le sono state prescritte statine (colesterolemia elevata) e betabloccanti.
Mia mamma è sempre stata sportiva, trekking (anche di livello) sci di fondo, ecc. e la sua preoccupazione maggiore sarebbe non poter più praticare quegli sport ne' poter frequentare luoghi di montagna sopra i 1000metri. Ci sono controindicazioni a continuare con l'attività fisica?
Grazie in anticipo per il consulto.
a mia mamma (72 annI) una tomoscintigrafia da sforzo e a riposo ha trovato
"Circoscritta area di ischemia miocardica inducibile as elevato carico di lavoro in sede antero-laterale strettamente distale ed apicale, da riferire in prima ipotesi a disfunzione microvascolare o ad alterazione di vasi di piccolo calibro. A riposo funzione ventricolare nella norma."
per approfondire è stata sottoposta a TAC coronarica che non ha trovato placche ne' particolari problemi.
Le sono state prescritte statine (colesterolemia elevata) e betabloccanti.
Mia mamma è sempre stata sportiva, trekking (anche di livello) sci di fondo, ecc. e la sua preoccupazione maggiore sarebbe non poter più praticare quegli sport ne' poter frequentare luoghi di montagna sopra i 1000metri. Ci sono controindicazioni a continuare con l'attività fisica?
Grazie in anticipo per il consulto.
[#1]
La TC coronarica e' stata del tutto inutile, dal momento che già' la scintigrafia miocardica parlava di una zona circoscritta e quindi tributaria di vasi non aggredibili ne' con l'angioplastica ne' con la chirurgia.
Rimane il fatto che la paziente abbia una seppur limitata zona di ischemia e che vada pertanto trattata con farmaci in modo adeguato
Una paziente con ischemia documentata non dovrebbe eseguire sport faticosi, ma favorire un'attività quotidiana di cammino, almeno un'ora al giorno.
La perapia si basa su antiaggreganti, beta bloccanti o calcio antagonisti, ipocolesterolemizzanti (qualora il quadro lipemico lo richiedesse), eventualmente farmaci per il microcircolo come la ramolazina.
Astensione (la do per scontato) dal fumo attivo e passivo.
Code che sicuramente le avranno già' detto
Arrivederci
cecchini
Rimane il fatto che la paziente abbia una seppur limitata zona di ischemia e che vada pertanto trattata con farmaci in modo adeguato
Una paziente con ischemia documentata non dovrebbe eseguire sport faticosi, ma favorire un'attività quotidiana di cammino, almeno un'ora al giorno.
La perapia si basa su antiaggreganti, beta bloccanti o calcio antagonisti, ipocolesterolemizzanti (qualora il quadro lipemico lo richiedesse), eventualmente farmaci per il microcircolo come la ramolazina.
Astensione (la do per scontato) dal fumo attivo e passivo.
Code che sicuramente le avranno già' detto
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Non vedo controindicazioni. Continui con l'attività sportiva,senza esagerazioni, perchè sono gli eccessi che possono creare problemi...
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#3]
Gentile utente,
una persona anziana, anche se giovanile,ipercolesterolemica , che ha problemi evidenziati di ischemia da sforzo non dovrebbe eseguire sforzi (non bisogna essere cardiologi ne' laureati in medicina per comprenderlo).
E' vero che la concentrazione di ossigeno alla quota di 1000 metri non e' marcatamente dissimile a quella quota mare, ma sta di fatto che e' una persona con una diagnosi di ischemia documentata del microcircolo, per la quale il beta bloccante e' una parte della terapia che andrebbe ampliata con farmaci come la ranolazina ad esempio o la trimetazidina, evitando sforzi inutili come il trekking in montagna.
Chi dice il contrario ovviamente può' dirlo, assumendone tutte le responsabilità, e magari scrivendolo nero su bianco, per motivi assicurativi.
Rimango ovviamente a disposizione della paziente.
arrivederci
una persona anziana, anche se giovanile,ipercolesterolemica , che ha problemi evidenziati di ischemia da sforzo non dovrebbe eseguire sforzi (non bisogna essere cardiologi ne' laureati in medicina per comprenderlo).
E' vero che la concentrazione di ossigeno alla quota di 1000 metri non e' marcatamente dissimile a quella quota mare, ma sta di fatto che e' una persona con una diagnosi di ischemia documentata del microcircolo, per la quale il beta bloccante e' una parte della terapia che andrebbe ampliata con farmaci come la ranolazina ad esempio o la trimetazidina, evitando sforzi inutili come il trekking in montagna.
Chi dice il contrario ovviamente può' dirlo, assumendone tutte le responsabilità, e magari scrivendolo nero su bianco, per motivi assicurativi.
Rimango ovviamente a disposizione della paziente.
arrivederci
[#4]
La malattia coronarica dei piccoli vasi non è comparabile alle stenosi critiche dei grandi vasi. Confermo che occorre evitare gli eccessi rappresentati da sforzi di particolare entità, ma lei non ha certo la stessa prognosi di chi presenta un'ischemia da danno coronarico di arterie principali come la discendente anteriore ....
Cordialmente
Cordialmente
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 3k visite dal 12/07/2017.
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