Tachicardia sinusale da anni
Egregi dottori,
Nell'attesa che arrivi il giorno della mia visita, gradirei avere delucidazioni su una mia preoccupazione.
Ho sempre sofferto di "tachicardia", quei battiti accelerati che non permettono di fare una corsa o altra attività fisica. Feci la prima visita cardiologica a 13 anni perché riferivo questi forti battiti accelerati. Non ho qui con me i referti, ma il medico fece ecg e ecografia cardiaca e disse che non c'era nulla che non andasse.
Intorno ai 23 anni iniziai ad usare un apparecchio per misurare la pressione che rivelava anche i battiti cardiaci. Ebbene la pressione era sempre bassina (70-100) e i battiti sempre parecchio alti, 100 a riposo, a volte anche 120. Iniziai a indagare, feci un altro ecg, il battito era regolare ma era sempre piuttosto elevato, intorno ai 110. Feci altra ecografia cardiaca, e feci un holter cardiaco delle 24 ore: il battito in giornata era sempre alto, intorno ai 100-120, ma regolare, e nella notte scendeva a valori anche normali (70,80) infatti l'holter non rivelò nulla, nessuna extrasistole, nessun battito anomalo. I dottori non mi dissero nulla alchè io venni bollata come soggetto ansioso (lo sono, lo ammetto senza problemi). Passarono gli anni, sempre con questi battiti intorno ai 100, finché in questo periodo ho iniziato a soffrire di quelle che hanno definito "crisi d'ansia" che si presentano con tachicardia, confusione, giramenti di testa, vertigini. A volte dolore alla bocca dello stomaco e fiato corto. Sono in cura da uno psichiatra che appunto conduce tutto all'ansia, varie volte per gli stessi sintomi mi sono recata al pronto soccorso: ecg regolare, sempre con battiti accelerati, alla visita non presentavo soffi cardiaci, gli enzimi cardiaci del sangue erano normali. "Ansia". Che dura ore e non va via con gli ansiolitici. Gli ormoni tiroidei sono nella Norma. La mia domanda è la seguente: oggi parlando con una conoscente, mi ha parlato della figlia 16enne marchiata come ansiosa perché tachicardica, invece soffriva di una sorta di malfunzionamento elettrico cardiaco, risolto con un'ablazione. Mi domandavo, nonostante le analisi fatte, è possibile che io soffra di questo? Può essere pericoloso in 27 anni (la mia età) non aver mai assunto medicinali per calmare il battito cardiaco?
Grazie mille per la risposta, sono molto preoccupata e si, adesso sento ansia e cardiopalmo.
Nell'attesa che arrivi il giorno della mia visita, gradirei avere delucidazioni su una mia preoccupazione.
Ho sempre sofferto di "tachicardia", quei battiti accelerati che non permettono di fare una corsa o altra attività fisica. Feci la prima visita cardiologica a 13 anni perché riferivo questi forti battiti accelerati. Non ho qui con me i referti, ma il medico fece ecg e ecografia cardiaca e disse che non c'era nulla che non andasse.
Intorno ai 23 anni iniziai ad usare un apparecchio per misurare la pressione che rivelava anche i battiti cardiaci. Ebbene la pressione era sempre bassina (70-100) e i battiti sempre parecchio alti, 100 a riposo, a volte anche 120. Iniziai a indagare, feci un altro ecg, il battito era regolare ma era sempre piuttosto elevato, intorno ai 110. Feci altra ecografia cardiaca, e feci un holter cardiaco delle 24 ore: il battito in giornata era sempre alto, intorno ai 100-120, ma regolare, e nella notte scendeva a valori anche normali (70,80) infatti l'holter non rivelò nulla, nessuna extrasistole, nessun battito anomalo. I dottori non mi dissero nulla alchè io venni bollata come soggetto ansioso (lo sono, lo ammetto senza problemi). Passarono gli anni, sempre con questi battiti intorno ai 100, finché in questo periodo ho iniziato a soffrire di quelle che hanno definito "crisi d'ansia" che si presentano con tachicardia, confusione, giramenti di testa, vertigini. A volte dolore alla bocca dello stomaco e fiato corto. Sono in cura da uno psichiatra che appunto conduce tutto all'ansia, varie volte per gli stessi sintomi mi sono recata al pronto soccorso: ecg regolare, sempre con battiti accelerati, alla visita non presentavo soffi cardiaci, gli enzimi cardiaci del sangue erano normali. "Ansia". Che dura ore e non va via con gli ansiolitici. Gli ormoni tiroidei sono nella Norma. La mia domanda è la seguente: oggi parlando con una conoscente, mi ha parlato della figlia 16enne marchiata come ansiosa perché tachicardica, invece soffriva di una sorta di malfunzionamento elettrico cardiaco, risolto con un'ablazione. Mi domandavo, nonostante le analisi fatte, è possibile che io soffra di questo? Può essere pericoloso in 27 anni (la mia età) non aver mai assunto medicinali per calmare il battito cardiaco?
Grazie mille per la risposta, sono molto preoccupata e si, adesso sento ansia e cardiopalmo.
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Esiste un'aritmia che simula il ritmo sinusale che in aritmologia definiamo tachicardia sinusale inappropriata. Come può intendere dalla definizione non è normale un'accelerazione del battito che non sia appropriata o giustificata, come invece accade se c'è ansia a determinarla .....
Per la diagnosi di tachicardia sinusale inappropriata o IST (come viene chiamata in lingua inglese) è necessario eseguire una serie di valutazioni che solo un esperto in aritmologia può fare. In ogni caso meriterebbe di essere trattata (e non necessariamente con un'ablazione) solo se in grado di determinare danni al cuore, evidenziabili con un semplice ecocardiogramma (ma non sembra che sia questo il suo caso).
Il consiglio quindi è di affidarsi a un bravo aritmologo.
Cordialmente
Per la diagnosi di tachicardia sinusale inappropriata o IST (come viene chiamata in lingua inglese) è necessario eseguire una serie di valutazioni che solo un esperto in aritmologia può fare. In ogni caso meriterebbe di essere trattata (e non necessariamente con un'ablazione) solo se in grado di determinare danni al cuore, evidenziabili con un semplice ecocardiogramma (ma non sembra che sia questo il suo caso).
Il consiglio quindi è di affidarsi a un bravo aritmologo.
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#3]
Utente
Gentile dottore,
Ho effettuato una visita cardiologica, con elettrocardiogramma e ecografia cardiaca. Il tracciato dell'ecg era regolare, mostrava solo un battito un po' accelerato (112 bpm). L'ecocardio era nella norma. Ho fatto visionare inoltre al medico l'holter che effettuai un po' di tempo fa, che mostrava un battito cardiaco sempre piuttosto accelerato, sia di giorno (tra i 120 e i 140 bpm) che di notte (75, 80 bpm). Gli ho inoltre mostrato un emocromo recente che comprendeva anche gli enzimi cardiaci (D dimero, troponina I e PCR), nei limiti. Mi ha prescritto una blanda dose di betabloccante, congescor 1.25 metà compressa, in quanto soffro -tra le altre- di pressione bassa. Il mio quesito era il seguente: quando faccio degli sforzi, come ad esempio salire le scale o sollevare un oggetto pesante, mi compare oltre all'aumento del battito cardiaco una pressione dolorosa al torace e alla base della gola, con annesso -ovviamente- spavento. Ho chiesto al medico se possa trattarsi di angina, mi ha risposto che sulla base degli esami e della visita fatta escluderebbe questa ipotesi. Io però, sinceramente, ho un po' di paura, anche perché sapevo che per diagnosticare l'angina servono altri tipi di esami (scintigrafia?). Volevo conoscere una sua opinione; potrebbero queste sensazioni essere riconducibili a un dolore di tipo anginoso? Sarebbe necessario eseguire ulteriori esami diagnostici? Mi perdoni le tante domande.
La ringrazio per l'attenzione, buona serata
Ho effettuato una visita cardiologica, con elettrocardiogramma e ecografia cardiaca. Il tracciato dell'ecg era regolare, mostrava solo un battito un po' accelerato (112 bpm). L'ecocardio era nella norma. Ho fatto visionare inoltre al medico l'holter che effettuai un po' di tempo fa, che mostrava un battito cardiaco sempre piuttosto accelerato, sia di giorno (tra i 120 e i 140 bpm) che di notte (75, 80 bpm). Gli ho inoltre mostrato un emocromo recente che comprendeva anche gli enzimi cardiaci (D dimero, troponina I e PCR), nei limiti. Mi ha prescritto una blanda dose di betabloccante, congescor 1.25 metà compressa, in quanto soffro -tra le altre- di pressione bassa. Il mio quesito era il seguente: quando faccio degli sforzi, come ad esempio salire le scale o sollevare un oggetto pesante, mi compare oltre all'aumento del battito cardiaco una pressione dolorosa al torace e alla base della gola, con annesso -ovviamente- spavento. Ho chiesto al medico se possa trattarsi di angina, mi ha risposto che sulla base degli esami e della visita fatta escluderebbe questa ipotesi. Io però, sinceramente, ho un po' di paura, anche perché sapevo che per diagnosticare l'angina servono altri tipi di esami (scintigrafia?). Volevo conoscere una sua opinione; potrebbero queste sensazioni essere riconducibili a un dolore di tipo anginoso? Sarebbe necessario eseguire ulteriori esami diagnostici? Mi perdoni le tante domande.
La ringrazio per l'attenzione, buona serata
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Lei è partito con una richiesta e ora ne fa un'altra....la tachicardia non ha rapporti con l'angina....i suoi sintomi sono aspecifici e le probabilità che lei abbia un'angina sono pressocchè uguali a quelli di una tegola che le cada sulla testa se fa una passeggiata in strada. Mi sembra che lei sia solo un soggetto molto ansioso.
Saluti
Saluti
[#5]
Utente
Mi perdoni, non volevo apparire iper apprensiva, effettivamente ho omesso di parlare del dolore toracico che provo nella prima richiesta, ma comunque per me rappresentava un qualche dubbio da chiarire.
Non era mia intenzione fare autodiagnosi, ma solo capire.
Le auguro una buona giornata.
Non era mia intenzione fare autodiagnosi, ma solo capire.
Le auguro una buona giornata.
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 11.9k visite dal 11/07/2017.
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