Aritmia (FA e sospetta tachicardia sopraventricolare)
Salve, sono un ragazzo di 22 anni, da quando sono piccolo durante l'esercizio fisico avverto palpitazioni e tachicardie dalla durata di circa 5 min, con insorgenza e cardioversione improvvisa.
Specifico che soffro di Asma e sin da piccolo faccio uso di Ventolin, il che potrebbe spiegare le tachicardie (?), ma da circa un anno mi succede qualcosa di anomalo; dopo l'insorgenza della tachicardia (non so di quale tachicardia si possa trattare in quanto dato che la durata era poca e l'insorgenza troppo sporadica non ero mai andato all'ospedale ne avevo optato per un holter) invece di cardiovertirsi nel normale ritmo sinusale insorge una aritmia che ha invece una durata più lunga, circa 2 ore, tanto che ho avuto il tempo circa 1 mese fa di andare in ospedale, dove mi hanno diagnosticato una Fibrillazione Atriale, il battito è tornato a normale ritmo sinusale spontaneamente in pronto soccorso, mi è stata prescritta dal dottore una valutazione degli ormoni tiroidei. Sono in attesa di effettuare l'esame, ma avevo dei dubbi, noto che la tachicardia mi prende sempre in seguito ad un movimento brusco (ad esempio, in seguito ad un improvviso tuffo per una parata), e durante l'evento noto di dover espellere molta aria attraverso lo stomaco, come se si fosse riempito di aria.
Effettuo sport regolarmente e sin da piccolo ho effettuato molto sport, senza mai avere problemi con il certificato medico agonistico, ho inoltre eseguito una ecocuore che ha dato risposte normali, il cuore è sano e non riporta alcuna malformazione. Quale potrebbe essere la causa? ovvero, capisco che senza una visita approfondita non è possibile dare risposte, ma ho cercato di essere il più preciso possibile e volevo capire come era possibile che mi prende sempre e solo dopo un movimento brusco, se ad esempio corro per 2 ore in linea retta mi affaticherò molto ma non avrò questo tipo di tachicardia. Grazie per le risposte.
Specifico che soffro di Asma e sin da piccolo faccio uso di Ventolin, il che potrebbe spiegare le tachicardie (?), ma da circa un anno mi succede qualcosa di anomalo; dopo l'insorgenza della tachicardia (non so di quale tachicardia si possa trattare in quanto dato che la durata era poca e l'insorgenza troppo sporadica non ero mai andato all'ospedale ne avevo optato per un holter) invece di cardiovertirsi nel normale ritmo sinusale insorge una aritmia che ha invece una durata più lunga, circa 2 ore, tanto che ho avuto il tempo circa 1 mese fa di andare in ospedale, dove mi hanno diagnosticato una Fibrillazione Atriale, il battito è tornato a normale ritmo sinusale spontaneamente in pronto soccorso, mi è stata prescritta dal dottore una valutazione degli ormoni tiroidei. Sono in attesa di effettuare l'esame, ma avevo dei dubbi, noto che la tachicardia mi prende sempre in seguito ad un movimento brusco (ad esempio, in seguito ad un improvviso tuffo per una parata), e durante l'evento noto di dover espellere molta aria attraverso lo stomaco, come se si fosse riempito di aria.
Effettuo sport regolarmente e sin da piccolo ho effettuato molto sport, senza mai avere problemi con il certificato medico agonistico, ho inoltre eseguito una ecocuore che ha dato risposte normali, il cuore è sano e non riporta alcuna malformazione. Quale potrebbe essere la causa? ovvero, capisco che senza una visita approfondita non è possibile dare risposte, ma ho cercato di essere il più preciso possibile e volevo capire come era possibile che mi prende sempre e solo dopo un movimento brusco, se ad esempio corro per 2 ore in linea retta mi affaticherò molto ma non avrò questo tipo di tachicardia. Grazie per le risposte.
[#1]
Occorre che lei esegua un ECG sotto sforzo ed un holter.
Durante la regsitrazione ovviamente esegua quei movimenti che a sua detta scatenano l'aritmia.
Se vuole ci faccia sapere l'esito degli esami
Arrivederci
cecchini
Durante la regsitrazione ovviamente esegua quei movimenti che a sua detta scatenano l'aritmia.
Se vuole ci faccia sapere l'esito degli esami
Arrivederci
cecchini
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
A 22 anni una fibrillazione atriale documentata non è un evento frequente. Spesso alla sua età la fibrillazione atriale è la conseguenza di aritmie differenti che possono trasformarsi in FA. Il fatto di aver documentato fibrillazione atriale al PS non significa matematicamente che l'aritmia sia partita direttamente come tale e a volte è una tachicardia parossistica (che non si riesce a documentare) la causa della FA. In questi casi l'unica indagine che può essere dirimente è uno studio elettrofisiologico intracavitario, anche perchè in caso di conferma del sospetto diagnostico di una TPSV è possibile seduta stante effettuare un'ablazione transcatetere con RF della tachicardia con una possibilità di risoluzione del problema vicina al 100% con probabile eliminazione anche della fibrillazione atriale secondaria.
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
[#3]
Utente
Grazie per le risposte! Dopo l'ennesimo episodio risolto in ps (ma sempre spontaneamente) sono stato mandato da un cardiologo il quale data la mia giovane età mi ha consigliato l'ablazione, ho effettuato la valutazione degli ormoni tiroidei ed è risultata normale, ho una domanda, dato che mi è stata sconsigliata l'attività fisica e dato che l'ablazione si farebbe tra circa 2 mesi, nel frattempo farmaci antiaritmici sarebbero in grado di farmi tornare a fare dell'attività fisica, tenendo conto che l'aritmia principale è (probabilmente) una tachicardia da rientro nodale? Grazie
[#4]
No....gli antiaritmici possono paradossalmente essere causa di aritmie più importanti rispetto a quelle che vanno a trattare e questo viene facilitato dagli squilibri elettrolitici che si possono verificare durante l'attività sportiva. Direi che lei deve attendere la procedura ablativa, prima di riprendere.....del resto 2 mesi non son nulla.
Ma la di la di questo spero proprio che prima di sottoporla all'ablazione della FA, i colleghi facciano uno studio elettrofisiologico per escludere tachicardie di vario tipo....Lo faccia presente a chi dovrà operarla, altrimenti il rischio è di sottoporla ad una procedura inutile perchè il problema da trattare potrebbe essere diverso.
Saluti
Ma la di la di questo spero proprio che prima di sottoporla all'ablazione della FA, i colleghi facciano uno studio elettrofisiologico per escludere tachicardie di vario tipo....Lo faccia presente a chi dovrà operarla, altrimenti il rischio è di sottoporla ad una procedura inutile perchè il problema da trattare potrebbe essere diverso.
Saluti
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 3.6k visite dal 06/07/2017.
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