Ablazione transcatetere: farmaci post-intervento

Salve gentili dottori. Sono molto preoccupato in virtù di un problema di mio padre e del relativo trattamento.

64 anni. Nel 2012 un unico episodio di Fibrillazione Atriale. Tra il 2015 e il 2017 invece 3 episodi di Flutter.

L'ultimo episodio di Flutter, nonostante i trattamenti in reparto di Cardiologia (Flebo) sembrava non volersi risolvere. Dunque :Cardioversione che ha dato il risultato sperato (ripristino ritmo). Ma un rapido ritorno di tachicardia (temporaneo) ha indotto i medici ad orientarci per l'ablazione transcatere.

Quest'ultima avrebbe permesso a mio padre, soggetto giovane, a risparmiarsi l'antiaritmico.

L'ablazione è stata eseguita pochi giorni fa mirata alla risoluzione non solo del Flutter ma anche dell'unica Fibrillazione (2012). Motivo per cui, ci veniva spiegato, sarebbe durata diverse ore.

Nelle ipotesi l'intervento sarebbe "perfettamente riuscito". Ciononostante e nonostante i presupposti la terapia all'uscita prevede:
- Eutirox (per via di un ipotiroidismo da Amiodarone)
- Pradaxa
- Bisoprololo
- Irbesartan
- Ciproflox (antibiotico per via di una infezione da catetere uretrale, Maledetti cateteri)

ma soprattutto, stranamente, un Anriaritmico:

- Almarithm 100 mg DUE VOLTE AL GIORNO!

I conti, comprenderete, non tornano. Intervento fatto per evitare il farmaco, intervento ipoteticamente "perfettamente riusciti". Dunque qual'è il senso di Almarythm in dosi certamente Non minime?

Controllo spesso la pressione di mio padre e il ritmo risulta assolutamente regolare. Dunque, perché? Quanto è consono ?

Le dimissioni (dunque la terapia) ci sono state fatte dal medico di turno, che si è limitato a lasciarci la "carta". Il mio timore è che l'organismo possa poi abituarsi all'intervento dell'antiaritmico e dunque che, nei fatti, l'operazione non assuma poi il giusto valore.

Certo vedremo presto un Cardiologo... ma vorrei sapere da voi, vorrei esser pronto a fare le domande/richieste giuste.

Grazie in anticipo
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 112.7k 3.7k
Di queste cose deve parlae non con UN cardiologo, ma con i Colleghi che hanno eseguito la procedura.
Perche' capisce bene non so niente di suop padre a parte le poche cose che le mi scrive.

Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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