Tratto pr ed alterazioni dell'ecg
Buongiorno, sono uno studente di Medicina alle prime armi con "Cardiologia" e mi scuso in anticipo per la brutta figura che potrei fare ponendo la seguente domanda:
un segnento PR ai limiti minimi (esattamente di 120 ms) con fq a riposo pari a 50-55 bpm, in una persona di 20 anni praticante attività sportiva amatoriale per sole 2-3 volte a settimana (in assenza di altre alterazioni dell'ECG - quali QRS slargato ed onda delta), puo' essere considerato normale?
Purtroppo online ho trovato solo la Sindrome di Levine (che si accompagna ad un QRS normale, senza onde delta), ma non credo che tutti coloro i quali abbiano un PR così breve (anche se nei "limiti inferiori della norma") abbiano detta sindrome. Qual è, in base alla vostra esperienza, l'incidenza di tale sindrome? E quanti, invece, sono generalmente i pazienti con PR ai limiti inferiori considerabili "sani"?
Chiedo a voi esperti un parere a riguardo.
Grazie in anticipo per le risposte.
un segnento PR ai limiti minimi (esattamente di 120 ms) con fq a riposo pari a 50-55 bpm, in una persona di 20 anni praticante attività sportiva amatoriale per sole 2-3 volte a settimana (in assenza di altre alterazioni dell'ECG - quali QRS slargato ed onda delta), puo' essere considerato normale?
Purtroppo online ho trovato solo la Sindrome di Levine (che si accompagna ad un QRS normale, senza onde delta), ma non credo che tutti coloro i quali abbiano un PR così breve (anche se nei "limiti inferiori della norma") abbiano detta sindrome. Qual è, in base alla vostra esperienza, l'incidenza di tale sindrome? E quanti, invece, sono generalmente i pazienti con PR ai limiti inferiori considerabili "sani"?
Chiedo a voi esperti un parere a riguardo.
Grazie in anticipo per le risposte.
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Tutti i pazienti con PR corto senza altre alterazioni ECG e senza positività anamnestica per crisi di tachicardia parossistica possono e devono essere considerati normali. Il PR corto da solo è l'espressione della presenza di un nodo AV definito "giovanile", cioè che nelle sue componenti anatomo-funzionali si caratterizza per una via rapida "dominate", responsabile di una elevata capacità anteroconduttiva che non esprime alcuna patologia del sistema elettrico del cuore.
Cordialmente
Cordialmente
Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 3.4k visite dal 08/05/2017.
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