Cardiopatia, pressione alta e nitrati

Gent.mo Dottore, il mio dubbio riguarda mio padre 80enne affetto da cardiopatia ischemica e diabete. Tra le altre medicine applica cerotto Venitrin T 10 dalle ore 08,00 alle 22,00. Tempo fa prendeva anche Monocinque, 20 poi gli è stato sospeso perchè (presumo) la pressione sembrava essersi un pò abbassata.
Ho notato che di giorno con il solo cerotto, e con temperatura esterna non troppo rigida, la pressione è sotto controllo. Questa poi ha un rialzo la sera quando il cerotto viene eliminato e nonostante la concomitante l'assunzione di Tareg 80 (misurazione h. 24,00 e h. 08,00 del mattino seguente mmHg 160 ca. di max).
Giorni fa la sera, dopo aver tolto il cerotto, oltre al Tareg ha assunto Monocinque 20 e devo dire che la pressione è rientrata nei valori normali.
Vorrei sapere se l'assunzione del Monocinque (che comunque è un nitrato), dopo aver tolto il Venitrin, potrebbe vanificare l'intervallo di intermittenza terapeutica prevista per il Cerotto. La ringrazio. Fabio
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
Gentile utente, come da lei sospettato l'assunzione di monocinque e venitrin vanifica quella finestra terapeutica, necessaria per l'efficacia dei nitrati. Sarebbe più opportuno, a mio avviso aumentare invece il dosaggio del Tareg che presenta altre formulazioni a dosaggi superiori a quello praticato da suo padre. Ne parli ovviamente con il medico curante.
Cordialmente,

Dr. Vincenzo MARTINO

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Utente
Utente
Da qualche giorno il medico curante ha ritenuto opportuno abbinare al Tareg 80 il certotto transdermico Catapresan TTS-1 2,5 mg. La pressione è rientrata nella norma durante le ore notturne ma nelle ore diurne (applicando anche il Venitrin 10) subisce un ulteriore calo. Ieri ho addirittura ho rilevato 85 di max e 30 di minima e ho dovuto dare a mio padre 30 gocce di Gutron. Ha inciso il fatto di averla misurata a cira 1 ora dal pranzo?

Una volta un medico mi ha detto: "La pressione bassa (quella minima) non ha mai ucciso nessuno anche se è sotto i 50 mmHg". Il mio medico curante non è affatto daccordo. Qual'è il suo pensiero in merito, oltre quale soglia verso il basso la pressione diastolica potrebbe suscitare problemi?

Un'ultima domanda, ci sono farmaci ipertensivi che riescono ad agire più selettivamente verso la pressione minima o max a seconda di quella che crea più problemi.

La rigrazio ancora per la sua disponibilità. Fabio
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209
Gent.mo sig. Fabio,
non è riportata in letteratura una soglia minima di pressione diastolica oltre la quale necessariamente vi è danno all'organismo, va da se per ogni medico esperto sapere che è più tollerata, da parte del paziente, una pressione alta che non bassa.
Circa la terapia seguita da suo padre, senza avere l'opportunità di visitarlo, non posso esprimermi in merito.
Saluti
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