Extrasistole contrazione muscoli addome
Buonasera, sono una ragazza di 24 anni, studentessa universitaria, non bevo, non fumo e dormo almeno 8 ore a notte.
Fin da giovane età ho sempre teso a somatizzare molto a livello cardiaco i miei stati ansiosi. A 6 anni, in seguito ad una forte tachicardia innescata da un grosso spavento, eseguii ecg, ecocadiogramma e holter24h. Tutti gli esami ebbero esito negativo. Ho sofferto nell'adolescenza di sporadiche tachicardie ansiose e ogni tanto avvertivo extrasistole ma dato che anche mio padre ne ha sofferto da giovane, sono sempre stata tranquillizzata. Papà ha avuto 2 volte fibrill atriale innescata da stress e gonfiore addome ma non ha patologie cardiache. Tra i 19 e i 20 anni a causa dell'ansia ho sofferto di frequentissime tachicardie e alcune extrasistole e per questo ho rieseguito ecg, eco ed holter24h. Tutto negativo anche stavolta. C'è da dire che non erano mai stati registrati fenomeni di extrasistolia da nessun esame perchè (ovviamente!) quando ho fatto gli esami non si sono manifestati i disturbi. Questo almeno fino a pochi mesi fa quando, a seguito di un periodo piuttosto lungo in cui le extrasistole sono diventate un vero tormento, ho eseguito per l'ennesima volta ecg eco e holter. Questa volta l'Holter ha registrato degli episodi ed il referto è stato: costante ritmo sinusale con normale conduzione atrioventricolare e intraventricolare. Non pause patologiche. Isolato battito prematuro ventricolare. Rarissimi battiti prematuri sopraventricolari. Non modificazioni ST-T diagnostiche per ischemia miocardica intercorrente.
Quel giorno ho avuto solo 6 extrasistole ma ad oggi ne accuso un numero maggiore tutti i giorni.
L'ecocardiogramma ha invece evidenziato un lievissimo prolasso della mitrale, considerato trascurabile e una lieve insufficienza tricuspidalica con normale stima indiretta della PAPS (25 mmHg).
Le extrasistole si presentano ultimamente con maggiore insistenza e ho iniziato a rendermi conto che c'è una correlazione tra la loro manifestazione e alcuni movimenti che faccio: quando mi sdraio supina si presentano sempre nei momenti subito successivi alla distensione e durante il movimento stesso, quando mi piego in avanti (per esempio per allacciarmi le scarpe), quando ho un rapporto sessuale e quindi (deduco io) in tutti quei casi in cui si verifica una contrazione dei muscoli pelvici e dell'addome o quando resto per lungo tempo in una postura scorretta, ricurva su me stessa per esempio quando studio.
Quale può essere la causa?
E' plausibile che un'ernia iatale, in determinate posizioni e in relazione alla contrazione addominale solleciti il muscolo cardiaco provocando le extrasistole. Tutti i cardiologi mi hanno detto che ho un cuore sano, che questi episodi non sono pericolosi.Tuttavia, sono piuttosto fastidiosi e vorrei capire, oltre ad una matrice emotiva che io per prima ritengo plausibile e che considero una con-casua, quale altra condizione possa essere alla radice di questo mio disturbo. Grazie di cuore, cordialmente
Fin da giovane età ho sempre teso a somatizzare molto a livello cardiaco i miei stati ansiosi. A 6 anni, in seguito ad una forte tachicardia innescata da un grosso spavento, eseguii ecg, ecocadiogramma e holter24h. Tutti gli esami ebbero esito negativo. Ho sofferto nell'adolescenza di sporadiche tachicardie ansiose e ogni tanto avvertivo extrasistole ma dato che anche mio padre ne ha sofferto da giovane, sono sempre stata tranquillizzata. Papà ha avuto 2 volte fibrill atriale innescata da stress e gonfiore addome ma non ha patologie cardiache. Tra i 19 e i 20 anni a causa dell'ansia ho sofferto di frequentissime tachicardie e alcune extrasistole e per questo ho rieseguito ecg, eco ed holter24h. Tutto negativo anche stavolta. C'è da dire che non erano mai stati registrati fenomeni di extrasistolia da nessun esame perchè (ovviamente!) quando ho fatto gli esami non si sono manifestati i disturbi. Questo almeno fino a pochi mesi fa quando, a seguito di un periodo piuttosto lungo in cui le extrasistole sono diventate un vero tormento, ho eseguito per l'ennesima volta ecg eco e holter. Questa volta l'Holter ha registrato degli episodi ed il referto è stato: costante ritmo sinusale con normale conduzione atrioventricolare e intraventricolare. Non pause patologiche. Isolato battito prematuro ventricolare. Rarissimi battiti prematuri sopraventricolari. Non modificazioni ST-T diagnostiche per ischemia miocardica intercorrente.
Quel giorno ho avuto solo 6 extrasistole ma ad oggi ne accuso un numero maggiore tutti i giorni.
L'ecocardiogramma ha invece evidenziato un lievissimo prolasso della mitrale, considerato trascurabile e una lieve insufficienza tricuspidalica con normale stima indiretta della PAPS (25 mmHg).
Le extrasistole si presentano ultimamente con maggiore insistenza e ho iniziato a rendermi conto che c'è una correlazione tra la loro manifestazione e alcuni movimenti che faccio: quando mi sdraio supina si presentano sempre nei momenti subito successivi alla distensione e durante il movimento stesso, quando mi piego in avanti (per esempio per allacciarmi le scarpe), quando ho un rapporto sessuale e quindi (deduco io) in tutti quei casi in cui si verifica una contrazione dei muscoli pelvici e dell'addome o quando resto per lungo tempo in una postura scorretta, ricurva su me stessa per esempio quando studio.
Quale può essere la causa?
E' plausibile che un'ernia iatale, in determinate posizioni e in relazione alla contrazione addominale solleciti il muscolo cardiaco provocando le extrasistole. Tutti i cardiologi mi hanno detto che ho un cuore sano, che questi episodi non sono pericolosi.Tuttavia, sono piuttosto fastidiosi e vorrei capire, oltre ad una matrice emotiva che io per prima ritengo plausibile e che considero una con-casua, quale altra condizione possa essere alla radice di questo mio disturbo. Grazie di cuore, cordialmente
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
dal suo dettagliato racconto anamnestico si evince che lei è un soggetto ansioso cosa di cui peraltro è cosciente.
Per quanto riguarda le EXS, che comunque sono poche anche nell'Holter in cui sono state documentate, ritengo palusibile che un'ernia iatale associata a una esofagite da reflusso possa fungere da trigger specialmente per le extrasistoli sopraventricolari.
Lei segnala il classico segno del laccio di scarpa, tanto caro ai vecchi clinici.
Ovviamente è necessario che programmi una gastroscopia per verificare tutto questo: in compenso una terapia adatta potrebbe ridurre il suo fastidioso sintomo cardiaco.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
dal suo dettagliato racconto anamnestico si evince che lei è un soggetto ansioso cosa di cui peraltro è cosciente.
Per quanto riguarda le EXS, che comunque sono poche anche nell'Holter in cui sono state documentate, ritengo palusibile che un'ernia iatale associata a una esofagite da reflusso possa fungere da trigger specialmente per le extrasistoli sopraventricolari.
Lei segnala il classico segno del laccio di scarpa, tanto caro ai vecchi clinici.
Ovviamente è necessario che programmi una gastroscopia per verificare tutto questo: in compenso una terapia adatta potrebbe ridurre il suo fastidioso sintomo cardiaco.
Cari saluti,
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
Anche un suo collega ha intuito che potesse esserci una condizione gastrica alla base e per questo mi ha prescritto nexium 20 tutte le mattine e Motilex prima dei pasti. Sto seguendo la cura da un po' di tempo ormai ma non ho riscontrato grandi benefici. Forse la condizione ansiosa di fondo incrementa i sintomi e forse la condizione gastrica se pur "curata" con questa terapia, non consente una effettiva riduzione delle extra. In effetti non ho mai compreso in che modo questa condizione gastrica può generare le extra.
Le sarei grata se potesse spiegarmi in che modo l'ernia iatale può generare extrasistole e per quale ragione il sintomo delle extra non è quantomeno diminuito. Forse bisogna perseverare nella cura per un periodo piuttosto prolungato? La sto eseguendo da un paio di settimane.
Purtroppo però il Motilex mi provoca una fortissima sonnolenza tanto da crearmi problemi quando mi metto alla guida e per questo motivo ho intenzione, da oggi, di eliminarlo o quantomeno di ridurne la posologia, magari prendendone mezza compressa invece che una e vedere come va.
La ringrazio per la rapidissima risposta e le auguro buona giornata.
Le sarei grata se potesse spiegarmi in che modo l'ernia iatale può generare extrasistole e per quale ragione il sintomo delle extra non è quantomeno diminuito. Forse bisogna perseverare nella cura per un periodo piuttosto prolungato? La sto eseguendo da un paio di settimane.
Purtroppo però il Motilex mi provoca una fortissima sonnolenza tanto da crearmi problemi quando mi metto alla guida e per questo motivo ho intenzione, da oggi, di eliminarlo o quantomeno di ridurne la posologia, magari prendendone mezza compressa invece che una e vedere come va.
La ringrazio per la rapidissima risposta e le auguro buona giornata.
[#3]
Medico Chirurgo
Signora è complesso spiegare in un post come un'ernia iatale possa fungere da grilletto per indurre delle extrasistoli, specie a chi, per ovvi motivi non conosce la fisiopatologia cardiaca
D'altro canto un 'ernia iatale può accentuare la sintomatologia extrasistolica la quale può tuttavia tranquillamente essere presente nei cuori più sani.
Tenga conto che il suo cuore batte ogni giorno 100 - 120.000 volte: se lei avesse anche solo l'1% di extrasistoli il loro numero si attesterebbe tra le 1000 e le 1200, valori che vengono considerati normali.
Lei mi pare di capire che ne ha molte di meno.
Per quanto riguarda il reflusso prima di qualunque terapia empirica si deve accertarne la presenza con la gastroscopia: quindi in tutta sincertià non condivido l'atteggimento del Collega che l'ha messa in terapia per un reflusso sospettato ma non confermato.
Saluti Cordiali,
Dott. Caldarola.
D'altro canto un 'ernia iatale può accentuare la sintomatologia extrasistolica la quale può tuttavia tranquillamente essere presente nei cuori più sani.
Tenga conto che il suo cuore batte ogni giorno 100 - 120.000 volte: se lei avesse anche solo l'1% di extrasistoli il loro numero si attesterebbe tra le 1000 e le 1200, valori che vengono considerati normali.
Lei mi pare di capire che ne ha molte di meno.
Per quanto riguarda il reflusso prima di qualunque terapia empirica si deve accertarne la presenza con la gastroscopia: quindi in tutta sincertià non condivido l'atteggimento del Collega che l'ha messa in terapia per un reflusso sospettato ma non confermato.
Saluti Cordiali,
Dott. Caldarola.
[#4]
Utente
La ringrazio nuovamente per la rapida risposta. Provvederò a fare gli accertamenti gastrici del caso. L'idea della gastroscopia non mi viene proprio a genio...so che con una ecografia con contrasto è possibile comunque riscontrare la presenza di ernia iatale. Ritiene che l'esame con la gastroscopia sia comunque il più appropriato e, forse, preciso?
Grazie
Grazie
Questo consulto ha ricevuto 7 risposte e 22.1k visite dal 25/04/2017.
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