Coronografia e studio elettrofisiologico
Salve ho 34 anni e soffro di tachicardia ventricolare fascicolare, sensibile a isoptin in bolo, non a compresse. Ablato 3 volte ma senza risultati. Ora in cura con almarytm la mia domanda è questa: dovrei fare la coronografia o sarebbe inutile?? Perchè io penso che con tre studi elettrofisiologici,e una RM con contrasto le coronarie penso che l hanno viste.
[#1]
Medico Chirurgo
Salve,
la Tachicardia Ventricolare Fascicolare è caratteristicamente sensibile al Verapamil in bolo ma purtroppo anche alte dosi di questo farmaco per os non sono efficaci nè nella prevenzione nè nella terapia. Le darebbero solo stipsi ostinata.
Tanto meno è efficace l'Almarytm.
Mi risulta strano che lei abbia tentato l'ablazione tre volte e non sia andata a buon fine: in genere un adeguato mappaggio e una ablazione mirata del circiuto di rientro hanno successo in oltre il 90% dei casi.
Le coronarie non hanno rilievo in questa aritmia che peraltro non innalza significativamente il rischio di morte improvvisa aritmica.
Io le consiglio di recarsi in un centro di alta specializzazione, dove eseguire un mappaggio acccurato e tentare una oculata ablazione: a Pisa trova il Prof. Cecchini, che è anche un nostro specialista di MI+ e poi vede la torre "storta" e a Milano può fare riferimento all'IRCCS Monzino, anch'esso all'avaguardia in Italia.
Ovviamente eviti le situazioni di stress che spesso innescano l'aritmia.
Faccia sapere se vorrà.
Carissimi saluti e auguri,
Dott. Caldarola.
la Tachicardia Ventricolare Fascicolare è caratteristicamente sensibile al Verapamil in bolo ma purtroppo anche alte dosi di questo farmaco per os non sono efficaci nè nella prevenzione nè nella terapia. Le darebbero solo stipsi ostinata.
Tanto meno è efficace l'Almarytm.
Mi risulta strano che lei abbia tentato l'ablazione tre volte e non sia andata a buon fine: in genere un adeguato mappaggio e una ablazione mirata del circiuto di rientro hanno successo in oltre il 90% dei casi.
Le coronarie non hanno rilievo in questa aritmia che peraltro non innalza significativamente il rischio di morte improvvisa aritmica.
Io le consiglio di recarsi in un centro di alta specializzazione, dove eseguire un mappaggio acccurato e tentare una oculata ablazione: a Pisa trova il Prof. Cecchini, che è anche un nostro specialista di MI+ e poi vede la torre "storta" e a Milano può fare riferimento all'IRCCS Monzino, anch'esso all'avaguardia in Italia.
Ovviamente eviti le situazioni di stress che spesso innescano l'aritmia.
Faccia sapere se vorrà.
Carissimi saluti e auguri,
Dott. Caldarola.
[#2]
Utente
Dottore la ringrazio per la risposta le avevo chiesto della coronografia perché in quel momento mi trovavo ricoverato in ospedale mi hanno dimesso pomeriggio,e volevano farmi questo esame, perché avevano il dubbio che la tachicardia avrebbe potuto provocare danni alle coronarie. Ora inizio ad organizzarmi per un ulteriore ablazione, in questo lasso di tempo conviene prendere l almarytm o no?
[#4]
Medico Chirurgo
Sa, pensavo al suo caso.....
E alla sua ultima domanda.
Forse un defribillatore impiantabile le sarebbe di grande aiuto.
Prenda in considerazione questa possibilità e la faccia presente ai medici che l'avranno in cura. Al più presto.
Io torno a consigliarle Pisa e il prof. Cecchini: della sua esperienza mi fido ciecamente e non le nascondo che se mai avessi bisogno di un cardiologo per me e per la mia famiglia non ci penserei due volte.
Ha 30 anni di esperienza "sul campo" ed è uno dei migliori cardiologi ed aritmologi d'Italia.
Poi a lei la scelta...
Serena notte,
Dott. Caldarola.
E alla sua ultima domanda.
Forse un defribillatore impiantabile le sarebbe di grande aiuto.
Prenda in considerazione questa possibilità e la faccia presente ai medici che l'avranno in cura. Al più presto.
Io torno a consigliarle Pisa e il prof. Cecchini: della sua esperienza mi fido ciecamente e non le nascondo che se mai avessi bisogno di un cardiologo per me e per la mia famiglia non ci penserei due volte.
Ha 30 anni di esperienza "sul campo" ed è uno dei migliori cardiologi ed aritmologi d'Italia.
Poi a lei la scelta...
Serena notte,
Dott. Caldarola.
[#6]
Medico Chirurgo
Gentile Utente,
spero che non abbia chiesto agli stessi medici che l'hanno ablata 3 volte senza successo.
Perchè le hanno detto una grande fesseria.
La sua situazione attuale è questa: lei ha delle crisi di Tachicardia Ventricolare Bifascicolare, e a quanto mi riferisce, sono anche abbastanza frequenti.
La suddetta aritmia, che ha un preciso e molto conosciuto meccanismo elettrofisiopatologico, in una percentuale dell'80 -90% dei casi risponde ad una ablazione ben condotta, dopo adeguato mappaggio in studio EFS intracavitario.
Le situazioni possono essere:
Che lei non sia stato mappato bene
Che per tre volte non siano riusciti ad ablare quello che si doveva ablare.
Posto che le coronarie non c'entrano nulla, lei, quando ha la crisi, a tutti gli effetti va incontro ad una TACHICARDIA VENTRICOLARE e non sopraventricolare, e la TV quale che sia la causa è sempre un evento a rischio teorico per molti motivi. Compreso il fatto che se di elevata frequenza, e questo nessuno lo può prevedere, lei può andare incontro a una sindrome da bassa portata e potrebbe perdere conoscenza. Mi fermo qui, per non fare inutile terrorismo.
Senza contare le limitazioni della sua vita che non potrà essere mai lontana da un Ospedale dove avrà bisogno di recarsi, al bisogno, per farsi fare il bolo di Verapamile.
Ora, caro utente, le opzioni sono due:
-o lei tenta un mappaggio fatto con criterio e una ablazione definitiva che ponga fine alle sue Tachicardie Ventricolari (che siano bifascicolari è un dettaglio dal punto di vista emodinamico perchè una TV non si può prevedere in pochi secondi che andamento prenda.... Lo esegua dove ritiene più opportuno.
-O lei impianta un defibrillatore che oggi è un computer sofisticatissimo capace di essere programmato e riprogrammato perchè scarichi solo quando sia necessario.
Ovviamente sia l'applicazione del defribillatore sia la sua programmazione deve essere fatta in un centro aritmologico con altissima qualificazione dove verrà seguito nel tempo.
In Italia ce ne sono sparsi ovunque: le ho detto del Monzino a Milano, a Milano c'è il S. Raffaele...deve solo decidersi a non vivere con la spada di Damocle sul collo.
Certo è che lei non andrà in giro con le piastre di un defribrillatore automatico attaccate al petto dunque non si ustionerà nè la pelle nè il cuore: viceversa ad onta delle fesserie che le hanno detto e se l'ablazione non dovesse sortire effetto lei con un defibrillatore impiantabile potrebbe avere salva la vita.
Io non nè vendo nè li impianto, quindi conflitti di interesse non ne ho.
Lei è stato in terapia con Propafenone os, Verapamile per os, adesso Flecainide ma alla fine deve correre, finchè lo possa fare, in ospedale per fare la fiqla di Isoptin.
Vuole andare avanti così? E se capiti una crisi ad alta frequenza mentre sta facendo una gita ed è lontano da un posto di primo soccorso?
Lo faccia presente a chi le ha detto quello che mi ha riferito e veda che cosa le rispondano.
Infine se è sotto terapia con l'inutile Flecainide la somministrazione in bolo del Verapamile deve essere effettuata con estrema prudenza.
Tanto le dovevo in scienza e coscienza.
E a chiarimento di quanto da lei affermato.
Poi il cuore è suo, la TV pure e lei può gestirla come meglio crede e con CHI meglio ritiene opportuno.
Le auguro un buon w.e.
Carissimi saluti,
Dott. Caldarola.
spero che non abbia chiesto agli stessi medici che l'hanno ablata 3 volte senza successo.
Perchè le hanno detto una grande fesseria.
La sua situazione attuale è questa: lei ha delle crisi di Tachicardia Ventricolare Bifascicolare, e a quanto mi riferisce, sono anche abbastanza frequenti.
La suddetta aritmia, che ha un preciso e molto conosciuto meccanismo elettrofisiopatologico, in una percentuale dell'80 -90% dei casi risponde ad una ablazione ben condotta, dopo adeguato mappaggio in studio EFS intracavitario.
Le situazioni possono essere:
Che lei non sia stato mappato bene
Che per tre volte non siano riusciti ad ablare quello che si doveva ablare.
Posto che le coronarie non c'entrano nulla, lei, quando ha la crisi, a tutti gli effetti va incontro ad una TACHICARDIA VENTRICOLARE e non sopraventricolare, e la TV quale che sia la causa è sempre un evento a rischio teorico per molti motivi. Compreso il fatto che se di elevata frequenza, e questo nessuno lo può prevedere, lei può andare incontro a una sindrome da bassa portata e potrebbe perdere conoscenza. Mi fermo qui, per non fare inutile terrorismo.
Senza contare le limitazioni della sua vita che non potrà essere mai lontana da un Ospedale dove avrà bisogno di recarsi, al bisogno, per farsi fare il bolo di Verapamile.
Ora, caro utente, le opzioni sono due:
-o lei tenta un mappaggio fatto con criterio e una ablazione definitiva che ponga fine alle sue Tachicardie Ventricolari (che siano bifascicolari è un dettaglio dal punto di vista emodinamico perchè una TV non si può prevedere in pochi secondi che andamento prenda.... Lo esegua dove ritiene più opportuno.
-O lei impianta un defibrillatore che oggi è un computer sofisticatissimo capace di essere programmato e riprogrammato perchè scarichi solo quando sia necessario.
Ovviamente sia l'applicazione del defribillatore sia la sua programmazione deve essere fatta in un centro aritmologico con altissima qualificazione dove verrà seguito nel tempo.
In Italia ce ne sono sparsi ovunque: le ho detto del Monzino a Milano, a Milano c'è il S. Raffaele...deve solo decidersi a non vivere con la spada di Damocle sul collo.
Certo è che lei non andrà in giro con le piastre di un defribrillatore automatico attaccate al petto dunque non si ustionerà nè la pelle nè il cuore: viceversa ad onta delle fesserie che le hanno detto e se l'ablazione non dovesse sortire effetto lei con un defibrillatore impiantabile potrebbe avere salva la vita.
Io non nè vendo nè li impianto, quindi conflitti di interesse non ne ho.
Lei è stato in terapia con Propafenone os, Verapamile per os, adesso Flecainide ma alla fine deve correre, finchè lo possa fare, in ospedale per fare la fiqla di Isoptin.
Vuole andare avanti così? E se capiti una crisi ad alta frequenza mentre sta facendo una gita ed è lontano da un posto di primo soccorso?
Lo faccia presente a chi le ha detto quello che mi ha riferito e veda che cosa le rispondano.
Infine se è sotto terapia con l'inutile Flecainide la somministrazione in bolo del Verapamile deve essere effettuata con estrema prudenza.
Tanto le dovevo in scienza e coscienza.
E a chiarimento di quanto da lei affermato.
Poi il cuore è suo, la TV pure e lei può gestirla come meglio crede e con CHI meglio ritiene opportuno.
Le auguro un buon w.e.
Carissimi saluti,
Dott. Caldarola.
[#7]
Utente
Per il defibrillatore mi è stato detto da tanti dottori che non è il caso ,sia a Roma sia a Pisa , che a Milano,la ringrazio per le sue delucidazioni, anche se sono un po' terrorizzato ora. Comunque Non faccio nomi,mi creda che mi hanno ablato due dottori diversi e penso che siano tra i migliori. Buon finendo settimana anche a lei e grazie per la pazienza
[#8]
Medico Chirurgo
Allora se l'hanno ablato due medici diversi che sono tra i migliori e lei ha ancora la TV significa che lei rientra nel 10 - 20% di quei pazienti che non rispondono all'ablazione.
Quindi a maggior ragione è candidato al defibrillatore impiantabile.
Anzi se vuole, se le fa piacere, può scannerizzarmi le conclusioni lasciate a fine visita da questi Cardiologi di Roma , Milano e Pisa che cita e inviarli alla mia mail: v.caldarola.doc@hotmail.com
Non credo che non le abbiano lasciato alcunchè di scritto.
Sarò lieto di ricredermi.
Con questo la saluto.
Dott. Caldarola.
Quindi a maggior ragione è candidato al defibrillatore impiantabile.
Anzi se vuole, se le fa piacere, può scannerizzarmi le conclusioni lasciate a fine visita da questi Cardiologi di Roma , Milano e Pisa che cita e inviarli alla mia mail: v.caldarola.doc@hotmail.com
Non credo che non le abbiano lasciato alcunchè di scritto.
Sarò lieto di ricredermi.
Con questo la saluto.
Dott. Caldarola.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 2.9k visite dal 07/04/2017.
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