Extrasistoli legate forse a intestino
Gentile Dottore/Dottoressa circa un anno e mezzo fa ho cominciato a soffrire di extrasistoli, prima un episodio che è durato un po' di ore, poi un altro forte dopo mesi e poi a cicli mi si ripetono tutti i giorni per dei periodi di 15-20 giorni ad intervalli di qualche mese.Si manifestano per me come la percezione che il normale ritmo cardiaco venga interrotto da un battito, diciamo così, sbalgliato, fuori dalla regolarità, lo sento a livello della gola. Oltre a darmi molto fastidio psicologico non mi hanno mai causato problemi tipo svenimenti e non sono assovciate a tachicardia, se non in un caso quando il cuore ha battuto "sbagliato" per più di due ore di fila e mi sentivo la testa nell'aria. Ho fatto un holter 24 h ma guarda caso in quel giorno non se ne è verificata nemmeno una, quindi il medico ha archiviato come qualcosa di non problematico e magari legato allo stress. Di recente mi sono resa conto che quasi sempre si verificano nei momenti in cui mangio o durante o dopo e allora mi chiedevo se potesse essere legato alla digestione. Premetto che non ho alcun problema digestivo che possa aver verificato, tranne che l'intestino lo ritengo il mio punto debole per quanrto riguarda l'emotività che si scarica tutta lì. Vorrei sapere cosa ne pensate e se devo approfondire con qualche altro esame? Sono pericolose?
Grazie per l'attenzione
Valentina
Grazie per l'attenzione
Valentina
[#1]
Gentile utente, vista la descrizione del fenomeno aritmico, che a suo dire e'strettamente connesso al periodo digestivo, ritengo probabile che la sua sintomatologia e' strettamente correlata ad una patologia a pertinenza gastro esofagea (ad es. ernia iatale, reflusso gastro-esofageo), ne parli con il suo curante per un'eventuale terapia con anti-acidi, mentre a livello generale le posso consigliare di non effettuare lauti pranzi e/o cene senza poi praticare almeno un' ora di cammino, evitare bevande gassose e cibi particolarmente grassosi.
Nel caso in cui il fenomeno dovesse ripetersi pratichi prelievo venoso per la valutazione della funzionalita tiroidea.
Cordialmente
Nel caso in cui il fenomeno dovesse ripetersi pratichi prelievo venoso per la valutazione della funzionalita tiroidea.
Cordialmente
Dr. Vincenzo MARTINO
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Utente
Gentile Dr. Martino, innanzitutto grazie per la risposta. Sonoun po' cpnfusa poichè mi sento di poter confermare che a livello tiroideo è tutto a posto (ho fatto per altri motivi le analisi di recente) e per quanto riguarda le due ipotesi di relfusso o problemi di ernia iatale io non ho alcun sintomo alivello di stomaco, in genere queste patologie non danno dei fastidi riconoscibili? Proprio a livello gastro esofageo non ho mai vuto problemi e non sento neanche ora. Invece posso dire che ho notato altra cosa, più che altro l'evento non si verifica dopo aver mangiato, ma magari mentre mangio e spesso dopo poco o espello dell'aria a livello intestinale oppure devo scaricarmi, può forse c'enrtrare qualcosa? Comunque seguo il suo consiglio e mi rivolgerò al mio medico spiegandogli meglio il tutto. Detto questo vorrei sapere se sono legate a problemi digestivi, se a lungo andare possono creare problemi al cuore.
Grazie ancora.
Valentina
Grazie ancora.
Valentina
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 2.2k visite dal 20/11/2008.
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