Pericardite
Buonasera, il 20 dicembre sono stato sottoposto ad ablazione transcatetere con radiofrequenza per FA , complicata da tamponamento per il quale si è resa necessaria pericardiocentesi e cateterismo per un paio di gg. A dimissione mi consigliano Xarelto da 20 e colchicina 1/2 al giorno, consapevoli di un lieve versamento pericardico di max 5mm che mi causa un lieve dolore con respiri profondi. Il primo marzo visita urgente per forte dolore toracico irradiato a collo e mandibole che indicherebbe una pericardite visto anche il versamento aumentato a 7mm, se non fosse che i marker sanguigni sono tutti negativi.Nessuno sa quindi che fare. Mi consigliano di assumere gastroprotettore e continuare con colchicina. I dolori sembrano diminuire ma mai scomparire alternando giorni buoni con giorni dolorosi arrivò al 19 marzo che devo recarmi in ps perché non riesco nemmeno a respirare da quanto sono forti. Anche qui esami sangue negativi , ma il versamento sembra aumentato a 9mm per cui la diagnosi è : cito "gli indici di flogiosi sono negativi . Il versamento pericardico sembra tuttavia un po aumentato e le caratteristiche cliniche non escludono una pericardite.Meno probabile ma non escludibile toracoalgia parietale. Aumenterei la colchicina a 1/2 x2 e inizierei breve ciclo di anti infiammatori
Mi danno quindi Brufen 600 x2 .
Cosa ne pensate? Perché sinceramente da quando sono stato ablato sto vivendo un inferno e sinceramente continuare ad avere risposte incerte per qualsiasi cosa è davvero pesante. Ovviamente ora col Brufen sto un po' meglio ( ma già avevo provato autonomamente con la tachipirina da 500 e il dolore era praticamente sparito) ma si deve per forza andare a tentoni?
Grazie a tutti
Mi danno quindi Brufen 600 x2 .
Cosa ne pensate? Perché sinceramente da quando sono stato ablato sto vivendo un inferno e sinceramente continuare ad avere risposte incerte per qualsiasi cosa è davvero pesante. Ovviamente ora col Brufen sto un po' meglio ( ma già avevo provato autonomamente con la tachipirina da 500 e il dolore era praticamente sparito) ma si deve per forza andare a tentoni?
Grazie a tutti
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La sua storia fa pensare ad un emopericardio forse da perforazione atriale (complicanza possibile dell'ablazione anche in mani esperte).
Non pare una pericardite virale dato lo stretto nesso con l'intervento al quale lei e' stato sottoposto.
La terapia e' a base di antinfiammatori (il Brufen va benissimo (si solito si somministra 600 mg tre volte al di), con controli periodici dell'ecografia per valutare l'andamento del versamwento.
Ci vuole molta pazienza da parte sua, questo e' vero.
Arrivederci
Non pare una pericardite virale dato lo stretto nesso con l'intervento al quale lei e' stato sottoposto.
La terapia e' a base di antinfiammatori (il Brufen va benissimo (si solito si somministra 600 mg tre volte al di), con controli periodici dell'ecografia per valutare l'andamento del versamwento.
Ci vuole molta pazienza da parte sua, questo e' vero.
Arrivederci
Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso
[#2]
Utente
Buongiorno Dott. Cecchini, la ringrazio per la risposta è proprio successo quello che pensa e sfortunatamente a me che non volevo nemmeno sottopormi ad intervento. Comunque una pericardite senza alterazioni di ves e pcr è quindi possibile?
E soprattutto questa perforazione atriale mi condizionerà per il resto della vita? O guarisce senza lasciare segni?
La ringrazio molto.
Maurizio
E soprattutto questa perforazione atriale mi condizionerà per il resto della vita? O guarisce senza lasciare segni?
La ringrazio molto.
Maurizio
[#5]
Non e' quantificabile...diciamo qualche settimana.
Per cio' che riguarda lo stile di vita in questo perioodo prevale il buon senso: riposo!
E stare attenti a nuiova comparsa di dolore, affanno, gambe gonfie, aumento significativo della frequenza cardiaca
In tal caso ripetere un ecocardiogramma velocemente.
In bocca al lupo..
cecchini
Per cio' che riguarda lo stile di vita in questo perioodo prevale il buon senso: riposo!
E stare attenti a nuiova comparsa di dolore, affanno, gambe gonfie, aumento significativo della frequenza cardiaca
In tal caso ripetere un ecocardiogramma velocemente.
In bocca al lupo..
cecchini
[#6]
Utente
sicuramente il riposo è indispensabile, purtroppo il libero professionista con 2 figli piccoli è un po penalizzato in tal senso. La frequenza cardiaca da dopo l'intervento è sempre stata piuttosto alta e rispetto alla mia media pre intervento di 55/60 bpm ora sta sugli 80/85 ed è molto suscettibile anche a minimi sforzi ed emozioni.Inoltre ho iniziato ad avere migliaia di extrasistole che non ho mai avuto. Ma ora capisco che il problema potrebbe essere proprio la pericardite, probabilmente sottovalutata e trascurata.
grazie ancora.
grazie ancora.
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 4.3k visite dal 22/03/2017.
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